Dopo due anni di concerti, i Marlene Kuntz hanno realizzato un album destinato a scardinare i comuni parametri della musica italiana. Prodotto dall’amico Gianni Maroccolo, Uno, che prende spunto da una celebre citazione di Nabokov, riesce a conciliare alla perfezioni le diverse anime storiche del gruppo piemontese e convogliarle con naturalezza verso nuovi e ambiziosi traguardi artistici preclusi alla maggior parte dei colleghi.
La “poetica sonica” dei Marlene Kuntz si stempera in un nuovo e inedito corso, inaugurato dall’uscita di Uno, il settimo capitolo della storia di una delle band più amate e influenti dell’ultima decade. Le raffiche noise che fecero gridare al miracolo ai tempi di Catartica, in questo nuovo lavoro, virano verso le atmosfere intime e raccolte della canzone d’autore. Cristiano Godano e soci hanno scelto di portare, per la prima volta, i nuovi brani nei teatri, in un tour diverso e affascinante, che spoglia la bella Marlene e ne scopre i lati più lievi e sognanti.