martedì, 19 Novembre 2024
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Si è chiuso il Festival delle Generazioni

Oltre 30.000 partecipazioni, più di 80 appuntamenti e 150 autorevoli ospiti per la terza edizione dell'iniziativa

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Si è chiuso con successo il Festival delle Generazioni, che ha animato Firenze con oltre 30.000 partecipazioni e migliaia di visualizzazioni on line. L'evento “ci ha permesso di sognare, di vivere un’utopia. È questo il messaggio del nostro Festival, rivolto a giovani e anziani: continuare a sognare, e farlo soprattutto con lo scopo di migliorare questo nostro Paese. E il sogno, in questi tre giorni qui a Firenze, è diventato realtà”, ha affermato Gigi Bonfanti segretario nazionale Cisl pensionati.

appuntamenti e ospiti

Con più di 80 appuntamenti e 150 autorevoli ospiti, il festival, giunto alla terza edizione, ha registrato una partecipazione senza precedenti, soprattutto da parte dei giovani che hanno saputo sfruttare un'occasione di confronto e di crescita. Sold out la lectio magistralis tenuta da Zygmunt Bauman al Teatro Verdi che ha appassionato moltissimi giovani, che  “lo hanno fermato per farsi fare un autografo sui suoi libri dopo aver preso appunti per tutta la sua lectio magistralis. È un segno che i tempi stanno cambiando, e che forse il nostro Festival ha trovato la giusta direzione”, sottolinea Francesca Zaffino, direttrice artistica.

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“oltre le frontiere”

Per questa edizione il tema era “oltre le frontiere”, con il quale “abbiamo toccato un nervo scoperto del Paese, e le persone hanno risposto. In questi tre giorni abbiamo dato la parola alla gente, e dato loro la possibilità di una pausa per riflettere: un lusso in questi tempi di velocità”. Palcoscenico per la comunicazione generazionale, Firenze e i suoi giovani hanno dimostrato che il dialogo con gli anziani funziona ed è un elemento funzionale per il progresso del paese e per il futuro.

Il Festival delle Generazioni, grazie ai suoi ospiti ed alle tematiche toccate, è stato in grado di squarciare “il velo delle paure e delle barriere mentali che fanno a volte da freno allo slancio e alle passioni nella vita quotidiana: è il messaggio che un futuro diverso è possibile se si dà spazio ai sentimenti, alle relazioni non formali”: queste le parole di Francesca Zaffino, che conclude il suo discorso con una frase emblematica di Italo Calvino: “Se alzi un muro, pensa a ciò che lasci fuori”.

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