domenica, 24 Novembre 2024
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Traviata a San Galgano

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E’ una conclusione in grande stile, quella del nutrito cartellone di spettacoli di OperaFestival 2008 che hanno acceso i riflettori per quasi due mesi sul magico scenario dell’Abbazia di San Galgano che anche quest’anno ha confermato la sua grande capacità artistica di trasformare ogni rappresentazione in un evento unico ed irripetibile.
Il silenzio assoluto, la volta stellata e la perfetta acustica si fondono assieme alle architetture, incantando gli spettatori che assistono estasiati alle equilibrate messe in scena. La suggestione si amplifica se si assistono a capolavori come Carmina Birana, Il Flauto Magico e per concludere il cartellone 2008, “La Traviata”.
Una chiusura di stagione che spetterà proprio al direttore artistico Luca Canonici che ricoprirà i panni di Alfredo e duetterà con il soprano Luz del Alba, grande interprete di una Violetta appassionata, mentre Germont padre avrà la potenza vocale di Carmelo Corrado Caruso e il Barone Duphol la straordinaria presenza scenica di Juan Possidente. Un cast eccezionale darà nuova vita ai personaggi dell’opera verdiana.
A dirigere l’Orchestra di OperaFestival un interprete eccezionale: il maestro Bruno Rigacci. Esordì come pianista a 8 anni. La sua carriera di solista in Europa e all’estero si è sviluppata parallelamente a quella di compositore di musica da camera, sinfonie, concerti e cinque opere. Il repertorio del maestro Rigacci include più di cento opere di autori che coprono tutto l’arco dal sedicesimo al ventunesimo secolo, con particolare attenzione al repertorio italiano.
La grande lirica chiude il ciclo di spettacoli di OperaFestival a San Galgano con un probante successo di pubblico e di critica. Gli organizzatori hanno creduto molto nel valore aggiunto della magica Abbazia che trasforma ogni spettacolo in un’esperienza unica e anche un po’ magica,tanto che hanno portato a ben 22 gli spettacoli lirici di questa edizione. Si conclude degnamente proprio con La Traviata di Giuseppe Verdi, un’opera in tre atti tratta dalla pièce teatrale La signora delle Camelie di Alexandre Dumas figlio, che viene considerata l’opera più romantica del grande maestro di Busseto.
Le scene sono curate da Nicola Visibelli che per questa Traviata ha immaginato un luogo di raffinata eleganza, in sintonia con il sentire di tutti i personaggi dell’opera. La regia di Emiliana Paoli ha come elementi fondamentali la donna e la società. Violetta come una donna che lotta per conquistare la sua dignità, grazie alla sua forza ed al suo coraggio e la società con le sue regole e le sue convenzioni dove le cortigiane erano accettate non come donne dedite al vizio, ma come gradite compagnie dei salotti mondani grazie al loro livello culturale e comportamentale.
“Nella mia regia non c’è condanna – spiega Emiliana Paoli – per Giorgio Germont, padre di Alfredo, perché è conforme alle regole sociali. Alfredo è l’unico che sogna perchè è innamorato, tutti gli altri personaggi con i piedi ben piantati per terra. Il destino di Violetta è già scritto non dalla malattia, ma dalle convenzioni sociali”.
I costumi sono curati da Marcella de Faveri: alcuni provengono dalla Casa d’Arte Cerratelli, espressione dell’artigianato di alta qualità tipicamente fiorentino.

OPERAFESTIVAL 2008
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