giovedì, 18 Aprile 2024
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Un compleanno a suon di ninna nanna

Un disco che non è propriamente un album dei loro, ma un tributo al cuore e all’anima del gruppo, Giulia Lorimer, che quest’anno spegne 80 candeline e continua a dare voce ai Wisky Trail

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Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do… Come si addormentano i bambini del terzo millennio se le mamme non ricordano più i vecchi stornelli, da bisbigliare cuore a cuore vicino alle culle dei piccini?

NINNA NANNE DA TUTTO IL MONDO. Da qui sono partiti i Whisky Trail, celebre band fiorentina che da trentasette anni a questa parte fa della musica irlandese una vocazione, per dare vita al loro nuovo disco. Un disco che non è propriamente un album dei loro, ma un tributo al cuore e all’anima del gruppo, Giulia Lorimer, che quest’anno spegne 80 candeline e continua – con una grinta e una passione invidiabili – a dare voce ai Whisky Trail, a suonare il violino e a ballare tra palcoscenico e pubblico al suono di flauti e arpe celtiche.

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NANA’S LULLABIES E IRLANDA IN FESTA. Nana’s Lullabies – questo il titolo del cd che uscirà in occasione dell’edizione annuale di Irlanda in Festa, dal 13 al 17 marzo all’Obihall – è una raccolta di nenie provenienti dai vari Paesi del globo, dagli Stati Uniti alla Scozia, dall’Irlanda alla Norvegia fino alla nostra Italia, da cui provengono le balie che hanno accudito i bambini della famiglia Lorimer. “Un giorno mia nipote mi scrisse – spiega Giulia Lorimer, che ha cinque tra fratelli e sorelle, undici figli e ben 22 nipoti – chiedendomi quale ninna nanna potesse cantare alla sua bambina”. E da lì è nata l’idea di creare una raccolta che desse spazio alle canzoncine di tutti i Paesi in qualche modo vissuti dalla cosmopolita famiglia Lorimer, che nel Novecento ha attraversato gran parte del globo. “Mi ha aiutato tutta la famiglia, mi hanno mandato filastrocche e ninna nanne”.

IL CANTO DI QUATTRO GENERAZIONI. Il risultato sono canzoni che rubano l’anima e riportano in auge tempi andati, “il tutto reinterpretato in chiave Whysky Trail”, racconta Stefano Corsi, altra colonna portante del gruppo. “Una delle canzoni – continua Giulia – è stata rimasterizzata mettendo insieme le voci di mia madre, oggi scomparsa, la mia e quelle di una delle mie figlie e di una nipote, in una sorta di canto transgenerazionale”. In occasione di Irlanda in festa la band presenterà anche la ristampa di uno dei suoi dischi più famosi, “The great Raid”, e si esibirà sul palco insieme a due amici di vecchia data, Vincenzo Zitello, il più importante suonatore di arpa celtica in Italia, e Andy Irvine, fondatore del gruppo musicale Planxty.

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