Arriva un aiuto economico per i lavoratori del settore primario: il decreto sostegni bis prevede un bonus braccianti agricoli 2021 da 800 euro e fissa anche i requisiti da specificare quando si fa domanda all’Inps. Si tratta di un’indennità una tantum (cioè pagata solo una volta, per una sola mensilità) riservata agli operai agricoli a tempo determinato. Il sussidio aumenta a 950 euro invece per i lavoratori del settore della pesca. Dopo tanta attesa, adesso è possibile fare domanda: le ultime notizie che arrivano dall’Inps indicano a chi spetta il bonus 2021 per i braccianti agricoli, oltre a come e quando richiederlo.
I requisiti del bonus per i lavoratori agricoli del decreto sostegno bis
Il decreto legge 73 del 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio e conosciuto dai più come “decreto sostegni bis“, all’articolo 69 introduce il bonus di 800 euro per i braccianti agricoli a tempo determinato che l’anno scorso hanno lavorato per almeno 50 giornate: questi i requisiti principali per fare domanda. Ci sono però delle condizioni per cui il bonus non spetta più, nel dettaglio:
- al momento della richiesta l’operaio agricolo non deve lavorare a tempo indeterminato (ma è possibile avere contratti intermittenti)
- non bisogna essere pensionati
- non bisogna percepire il reddito di emergenza o di cittadinanza
- è necessario non aver ricevuto altri bonus Covid, come ad esempio quello per i lavoratori stagionali del turismo o per gli autonomi (articolo 10 del decreto legge del 22 marzo 2021)
Quando fare domanda e quando arriva il bonus per i braccianti agricoli 2021
È arrivata la circolare che stabilisce entro quando fare domanda per ottenere il bonus da 800 euro riconosciuto ai braccianti agricoli, il cui pagamento arriva nei prossimi mesi: è possibile presentare richiesta entro il 30 settembre 2021, spiega l’Inps nella notizia dedicata alle indennità previste dal decreto sostegni bis. La domanda può essere fatta in autonomia sul sito dell’Istituto nazionale di previdenza, usando il servizio online, o attraverso i patronati, i sindacati o i centri di assistenza fiscale (caf). L’indennità per gli operai agricoli a tempo determinato non concorre alla formazione del reddito e quindi non si dovrà dichiarare quando si presenterà il 730 il prossimo anno.