Includere le imprese di bus privati a noleggio nelle misure di sostegno per il settore turistico al pari delle altre categorie, come tour operator e agenzie di viaggio. È la richiesta avanzata dal Comitato bus turistici italiani al Governo, in audizione ieri presso le commissioni bilancio e finanze riunite del Senato, dopo che il Decreto Sostegni non ha previsto tale inclusione.
Gli indennizzi per il settore dei Bus turistici privati a noleggio italiani
Si tratta di un settore composto da circa 6mila imprese, con 25mila lavoratori e circa 25mila mezzi, per un fatturato di oltre 2,5 miliardi per la sola sezione noleggio, di cui l’80% andato perduto a causa della pandemia.
Come spiegato dal presidente del Comitato, Riccardo Verona, “gli indennizzi dovrebbero prevedere, oltre alla già ingente perdita del fatturato, i costi fissi che le aziende sono costrette a sostenere dall’inizio e la svalutazione inevitabile dei nostri mezzi, bloccati nei nostri parcheggi ormai da più di un anno”.
Regolarizzazione delle misure per il ristoro
Il Comitato chiede anche una concreta attuazione del comma 650 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021, che prevede risorse destinate agli aiuti per il sostegno al leasing e alle rate di finanziamento. Chiede inoltre la regolarizzazione, a livello nazionale, delle misure per il ristoro in caso di mancata prestazione da parte di imprese affidatarie di servizi aggiuntivi al Tpl.