Niente contributo a fondo perduto per i professionisti delle casse private di previdenza. Gli emendamenti al Decreto rilancio presentati durante il passaggio parlamentare per la conversione in legge sono stati bocciati dal Ministero dell’Economia. Il motivo? Mancano le coperture finanziarie.
Passa dunque la linea originaria del Decreto rilancio, che già nel testo licenziato dal Governo non includeva i professionisti delle casse private tra i beneficiari dell’indennità: niente contributo a fondo perduto per loro.
Troppi costi, niente fondo perduto per i professionisti degli Ordini
Il ministero dell’Economia ha espresso parere negativo nei confronti degli emendamenti che proponevano di estendere la misura. L’operazione avrebbe un costo troppo elevato.
Un’esclusione che ha fatto infuriare a, l’associazione degli enti previdenziali privati. “Solo pochi giorni fa – denuncia il presidente Alberto Oliveti – la sottosegretaria al lavoro, Francesca Puglisi, aveva auspicato che l’esclusione dei professionisti da questa misura di sostegno potesse essere corretta dal Parlamento in sede di conversione del decreto in legge”.
Casse private: no al contributo a fondo perduto, sì al bonus 600 euro
“Un auspicio – prosegue Oliveti – accolto da onorevoli appartenenti ad alcuni gruppi politici anche di Governo. Per il Mef la platea è troppo estesa e avrebbe un costo elevato per il Governo. Ma quanto vale, invece, la sopravvivenza di una parte attiva e importante di questo Paese?”.
“L’Adepp – prosegue Oliveti – continuerà il lavoro di sensibilizzazione, denuncia e confronto in tutte le sedi parlamentari chiedendo rispetto e sostegno per chi pur avendo subito pesantemente la crisi e gli effetti di questa pandemia, con profonda dignità e senso del dovere ha risposto mettendosi al servizio del Paese”.
Bonus maggio 100 euro: professionisti delle casse private ancora in attesa
Esclusi dal contributo a fondo perduto, i professionisti iscritti alle casse private sono comunque ammessi al bonus da 600 euro per il mese di aprile, così come lo erano stati per quello di marzo. Resta ancora da capire invece in che modo il bonus di maggio verrà esteso agli autonomi e ai professionisti delle casse private: avvocati, commercialisti, ingegneri e le altre professioni ordinistiche. Per le partite Iva e gli iscritti alla gestione separata Inps il bonus di maggio sarà di 1000 euro anziché 600, ma a patto di poter dimostrare un calo del fatturato di almeno di 33% nel secondo bimestre 2020.
Il Governo ha confermato che il bonus da 1000 euro per il mese di maggio 2020 spetterà anche ai professionisti delle casse private. Non è però ancora stato pubblicato il decreto interministeriale che disciplina le modalità di erogazione.