Com’era già successo nella prima giornata di gare anche oggi lo stadio Ridolfi ha confermato il buon momento di alcuni protagonisti, ben avviati verso i prossimi appuntamenti stagionali.
Nel martello, successo annunciato di Nicola Vizzoni; il vicecampione olimpico delle Fiamme Gialle che, dopo 73.78 al primo lancio e 76.55 al terzo, si è migliorato con 76.90 all’ultimo tentativo precedendo il carabiniere Povegliano (70.44) e il poliziotto Sanguin, fermatosi al limite dei 70 (69.99). Il peso fa registrare l’ennesimo sigillo dell’intramontabile carabiniere Paolo Dal Soglio (17.81) davanti al gialloverde Eugenio Mannucci e a Paolo Capponi (Fiamme Oro).
Anche Elena Romagnolo (Esercito), reduce dal 15:23.92 della scorsa settimana a Hengelo si è imposta come da pronostico nei 5000 in 15:41.35 davanti ad Anna Incerti (Fiamme Azzurre), terza nella recente trasferta portoghese di Coppa Campioni, e ad Emma Quaglia che sabato aveva vinto i 3000 siepi. Negli uomini, doppietta keniana con Kimurer Kemboi (Riccardi) e Kiprotich Tanui (Atl Vomano) che hanno monopolizzato i primi due posti lasciando il terzo al campione italiano assoluto Stefano La Rosa.
Nel lungo donne punteggio pieno per Francesca Doveri, a segno con 6.05 fatto registrare già al primo salto; sul podio anche Martinez, già protagonista il giorno prima nel triplo, e l’ucraina Derkach.
Nessun problema neppure per Laura Bordignon (Fiamme Azzurre) nel disco che, portatasi al comando con 54.62 al primo lancio, ha mantenuto sino al termine il vantaggio nei confronti di Valentina Annibali (Esercito) e della forestale Cristiana Checchi. Ed a pieni punti pure Zahra Bani (Fiamme Azzurre) nel giavellotto con 55.60 al terzo lancio, seconda Giulia Paccagnan (Italgest) , terza Luana Picchianti (Esercito).
Avvincente la gara dei 400 hs donne con la vittoria scontata della pluricampionessa e primatista italiana Benedetta Ceccarelli che ha vinto in scioltezza davanti alla forestale Pane e ad Anna Guerrera, scesa anche lei al sotto del minuto. La gara degli uomini ha visto invece il convincente rientro del carabiniere Gianni Carabelli che ha chiuso in 50.66 davanti al coriaceo Giacomo Panizza (Riccardi Milano) con 51.27 ed al gialloverde Leonardo Capotosti.
Nell’asta donne vittoria meritata per l’aviera bergamasca Elena Scarpellini (Fondiaria Sai), fermatasi a 4.20 dopo aver fallito i 4.30, ma con un buon margine su Gloria Gazzotti (Esercito) e la promessa del Cus Parma Giorgia Benecchi.
Nell’alto Marco Fassinotti (Aeronautica) e Andrea Lemmi (Fiamme Gialle) hanno superato entrambi i 2.20 ma l’aviere ha superato l’asticella al primo tentativo mentre il finanziere ha accusato un nullo; solo terzo il carabiniere Alessandro Talotti con 2.17.
Sprint decisivo e arrivo a braccia alzate per Marta Milani, la quattrocentista bergamasca che, assente l’azzurra Elisa Cusma iscritta solo ai 1500, ha dominato la gara degli 800 lasciando un buon margine tra sé e le altre; secondo posto per Yus Santiusti Caballero (Assindustria Padova), terzo per Antonella Riva del Cus Parma.
Fra gli uomini, bis del carabiniere Christian Obrist che sabato si era imposto anche nei 1500; alle sue spalle la promessa gialloverde Giordano Benedetti e Giovanni Bellino.
Nei 200, grande prova di Diego Marani, l’ex junior dell’Atletica Riccardi, bronzo europeo nella specialità, che ha chiuso in 20.99 davanti all’aviere Davide Manenti e al finanziere Fabio Cerutti. Mentre fra le donne si è ripetuta la forestale Giulia Arcioni in 24.07, di poco superiore al 23.67 col quale aveva vinto a Rieti la settimana scorsa; secondo e terzo posto per Jessica Paoletta dell’Esercito e Tiziana Maria Grasso del Cus Parma.
La chiusura della Coppa Italia è stata affidata alle scoppiettanti finali delle staffette 4×400. Negli uomini avvincente testa a testa fra FF.OO, Carabinieri e Aeronautica, piazzatesi nell’ordine, tutte al di sotto dei 3:10; fra le donne, invece, successo indiscusso della Fondiaria Sai davanti a Forestale ed Esercito. Risultato, questo, risultato decisivo per l’assegnazione della seconda, terza e quarta piazza nella classifica di Coppa.