La squadra di Formiconi ha dimostrato di crederci fino all’ultimo secondo. Le ragazze di De Magistris, al contrario, non sono riuscite a chiudere la gara quando erano avanti di tre gol. Fiorentina subito in gol dopo una manciata di secondi con Cotti. Il raddoppio arriva grazie ad un bel tiro dalla distanza di Abbate. Dopo due opportunità di arrivare al 3-0 Blanca Gil trova un corridoio tra Abbate e Biancardi e accorcia le distanze. La terza rete biancazzurra arriva dopo pochi secondi con la Dravucz. Tifo da stadio alla Nesima. Tutta una città a spingere l’Orizzonte ma a tifare Fiorentina, in trasferta, c’è anche il Sindaco Matteo Renzi per stare vicino alle ragazze di De Magistris. La Fiorentina approfitta di un momento di appannamento da parte dell’Orizzonte e si porta sul 4-1 ancora con la Dravucz. Solo la Gil, almeno nella prima parte di gara, riesce sempre a filtrare nella retroguardia fiorentina e portarsi al tiro davanti alla Gigli. Ed è proprio sfruttando un’incertezza nella difesa gigliata che l’ungherese accorcia (4-2). Alla quinta occasione in superiorità numerica arriva la prima rete della Biancardi che ripristina il +3 per la Fiorentina. L’Orizzonte non demorde e trova la terza rete con la Radicchi ad un minuto dal termine del secondo tempo ma la Biancardi, ancora in superiorità numerica, sigla il 6-3 e si va al riposo con la rete della Di Mario (6-4). Abbate corregge, in posizione di centroboa, un preciso passaggio della Casanova. Le padroni di casa rimangono in gara grazie alla Di Mario e alla Bosello (7-6). Dravucz non perdona in superiorità numerica e riporta la Fiorentina a +2.
Nell’ultimo periodo la partita s’infiamma. Segna la Casanova ma Catania pareggia (9-9) con Miceli e una doppietta della Garibotti. A 1’17” dalla fine viene decretato un rigore a favore del Catania che Miceli realizza. E’ il gol che consegna il diciottesimo scudetto all’Orizzonte.