Cacciavite, circuiti, bibite, patatine e foto ricordo: i Restart Party sbarcano a Firenze. Sono delle vere e proprie feste a tema “riparazione”. Una decina di tutor-volontari si mette a disposizione di tutti per insegnare come dare una nuova vita al computer che fa i capricci o al phon che non funziona a dovere, in modo gratuito.
In città i party per recuperare gli elettrodomestici che altrimenti finirebbero dritti nella pattumiera sono arrivati da una manciata di mesi, in altri Paesi – come nel Regno Unito dove hanno visto la luce – ormai esistono da qualche anno.
Come organizzare un Restart Party
Il funzionamento di un Restart Party è semplice: c'è un punto di ritrovo, si arriva con l’elettrodomestico da salvare, si viene registrati sul cartellone che stabilisce l’ordine di arrivo, si fanno due chiacchiere con i restarter (professionisti, ma anche semplici appassionati e “smanettoni”) e inizia la riparazione, con le proprie mani. Alla fine c’è la foto di rito davanti al cartellone “L’ho riparato io” e, come ogni festa che si rispetti, c’è pure la merenda.
Restart Party a Firenze, quando
Il primo Restart Party di Firenze risale allo scorso 29 marzo scorso, il prossimo si svolgerà in occasione della giornata mondiale del non-acquisto, sabato 29 novembre, alle Murate. Durante il primo party fiorentino sono stati riaccesi 20 chili di oggetti, tra computer, sveglie elettroniche e cellulari. In città questi happening sono organizzati da una decina di volontari in collaborazione con l’associazione Libera Informatica, che si occupa di software libero.
Ma attenzione, non si tratta di concorrenza sleale ai riparatori professionisti, ci tengono a precisare i volontari. Chi resuscita le “diavolerie moderne” sono gli stessi proprietari, che – dietro qualche dritta – riesce a recuperare il portatile che non si accende o il caricabatterie del cellulare che non funziona per un cavetto difettoso.
Foto: Libera Informatica
Ripara il “vecchio” computer e recupera
Dietro ai party della rinascita tecnologica c’è un progetto mondiale, Restart project, che si oppone alla cosiddetta obsolescenza programmata, ossia la politica dei produttori che rende sempre più vicina la “scadenza” degli oggetti tecnologici, programmati per avere qualche intoppo in brevi tempi, così da spingere le persone a comprare l’ultimo modello. Ma anche ciò che si ferma, può sempre rinascere.
Sul sito di Libera Informatica si trovano tutte i consigli e le dritte per organizzare e partecipare a un restart party a Firenze.