giovedì, 18 Aprile 2024
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Al Forte, gli alberi pietrificati di Penone

Il Forte riapre alla città con la mostra dell'artista Giuseppe Penone e i suoi enormi tronchi cristallizzati

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Riaprire le porte della città, condividerne gli spazi, anche i più complessi, come il Forte di Belvedere, riaperto la scorsa estate dopo una lunga chiusura.

E' con uno spirito propositivo che Dario Nardella ha ufficialmente tagliato il nastro di Prospettiva vegetale, mostra che vede le opere del maestro dell'arte povera Giuseppe Penone – reduce da una mostra nel Giardino di Versailles e dall'istallazione delle opere permanenti alla Venaria di Torino – dialogare alla perfezione con il contesto del Forte e con il vicino giardino di Boboli, dove si trova un'altra parte del corpus espositivo.

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Alberi pietrificati

17 opere di grandissima dimensione, alberi-non alberi, tronchi enormi che si stagliano contro il cielo del Forte e del parco granducale, scelte per l'occasione dai curatori Sergio Risaliti e Arabella Natalini, che hanno seguito passo passo anche l'installazione delle grandi sculture. “C'è voluto un grandissimo impegno, anche fisico, per collocare al loro posto le opere”.

Gru per l'installazione

Gru in grando di spostare le altissime installazioni, alzate di peso fino al Forte Belvedere e posizionate in modo tale da sembrare parte integrante del contesto. Stessa sensazione, ancor più totalizzante, al Giardino di Boboli, dove le sei opere sono dislocate in punti diversi del parco, dall'ingresso alla kafeehaus fino alla zona prospiciente l'ingresso di Porta Romana, e appaiono all'improvviso al visitatore.

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Il nuovo corso del Forte

“Dopo il successo della mostra di Zhang Huan, l'estate scorsa – ha detto Nardella – una nuova e suggestiva mostra di un artista di fama internazionale ci consente di riaprire il Forte Belvedere e di restituirlo alla città”. Per ringraziarlo della presenza, nel corso dell'opening il sindaco ha donato a Penone le chiavi delle città di Firenze e ha sottolineato che per la prima volta, il Forte e Boboli sono collegati in un unico percorso espositivo, grazie alla collaborazione tra Comune e Soprintendenza ai beni culturali.

Le chiavi della città

“Firenze – ha aggiunto il sindaco – è lieta di dare il bentornato a Giuseppe Penone che, in un inedito percorso unificato attraverso il giardino di Boboli e la fortezza medicea, riesce a far dialogare l'arte con la natura facendoci cogliere l'anima intima e materica delle sue sculture”.

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