Niente sorprese, almeno per ora. La Carta del Docente, anche per l’anno scolastico 2024/25, non sarà riconosciuta ai precari (neppure a quelli in servizio fino al 30 giugno e ai supplenti fino al 31 agosto): al momento, il bonus da 500 euro è previsto solo per i docenti di ruolo. Una piccola speranza sembra esserci, se arriveranno fondi dalla prossima manovra finanziaria. Non si placano però le polemiche dei sindacati degli insegnanti che in questi mesi hanno promosso azioni legali per vedere il riconoscimento del sostegno economico pure per chi ha un contratto a termine. Alcuni infatti hanno scelto la via delle carte bollate, sostenuti dalle varie sigle: dalla FLC CGIL alla UIL scuola, fino all’ANIEF in molti casi i precari hanno vinto il ricorso vedendosi riconosciuti i soldi arretrati del bonus della Carta del Docente.
Come funziona il bonus docenti nell’anno scolastico 2024/25
Quest’anno la piattaforma ufficiale tornerà accessibile con un mese di ritardo. È stato lo stesso ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ad annunciare che la procedura per emettere nuovi voucher della Carta del Docente sarà attivata a partire dalle ore 14.00 di lunedì 14 ottobre 2024 senza entrare nel merito della questione precari. Sul sito www.cartadeldocente.istruzione.it, in attesa che il portale sia reso di nuovo operativo, campeggia però una scritta che non lascia adito dubbi: “L’iniziativa è riservata ai soli docenti di ruolo” è il messaggio laconico riportato in homepage.
Dunque anche per l’anno scolastico 2024/25 la Carta del Docente, che prevede 500 euro di bonus da spendere tra le altre cose in libri, riviste e biglietti per musei o per partecipare eventi formativi, non andrà ai docenti precari. C’è comunque uno spiraglio di luce. Il ministro Valditara, durante il confronto con i sindacati proprio sul tema del precariato, ha annunciato la possibilità di un finanziamento extra nella prossima legge di bilancio. Insomma, se saranno trovati i fondi, la Carta del Docente sarà riconosciuta anche ai precari durante il 2025.
Il ricorso per la Carta Docente ai precari
I sindacati però sono già sul piede di guerra: promettono una battaglia ricorso dopo ricorso, se queste risorse per estendere il bonus di 500 euro anche ai docenti precari non arriveranno. “Se ciò non avverrà, gli insegnanti precari si vedranno costretti a ricorrere alla via legale come già avvenuto in passato – spiega la FLC CGIL in una nota – Ricordiamo infatti che la Cassazione (con sentenza 30 ottobre 2023, n. 29961) ha affermato che la ‘carta’ spetta anche al personale docente con contratto a tempo determinato annuale o fino al 30 giugno“.
La lista dei docenti precari che hanno presentato ricorso contro la mancata assegnazione della Carta Docente e hanno vinto l’azione legale è sempre più nutrita. Spesso il giudice del lavoro riconosce il bonus anche per i vari anni di precariato, con cifre a tre zeri. Queste azioni legali sono sostenute dagli stessi sindacati: la FLC CGIL invita a rivolgersi alle sedi territoriali per attivare la vertenza, come anche la CSIL Scuola e al UIL, mentre l’Anief ha rilanciato la sua campagna che permette l’adesione gratuita degli iscritti ai ricorsi. La procedura prevede prima l’invio di una diffida via raccomandata A/R al Ministero dell’Istruzione, conservando una copia e la ricevuta di ritorno. A quel punto sarà possibile rivolgersi a un avvocato per avviare l’azione legale.