Un presepio tra le mura del carcere. È quello che si è reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Aiap (Associazione Italiana Amici del Presepio) e il carcere di Sollicciano a Firenze e che ha già coinvolto 10 detenuti.
“Un'iniziativa destinata a durare nel tempo – dichiara il Comandante delle guardie penitenziarie della Casa Circondariale di Sollicciano – per trasmettere questa passione anche a tutte le persone detenute che vorranno prendervi parte”. Grazie ad alcuni soci AIAP del gruppo di Firenze e Prato ha preso il via il primo corso di arte presepiale a Sollicciano: i detenuti hanno formato una classe e si sono messi al lavoro per la costruzione di presepi che, almeno in questa fase, i reclusi regaleranno alle rispettive famiglie in occasione delle feste di Natale.
Il progetto per il futuro: un presepe del carcere
“L'entusiasmo dei partecipanti si è mostrato in maniera crescente sin dalle prime fasi delle lavorazioni ed il grande impegno di ognuno ha portato a risultati che possono definirsi già di tutto rispetto”, aggiunge il comandante. Il progetto prevede una prima fase in cui i detenuti potranno cimentarsi con i materiali da utilizzare, con le attrezzature e con le principali tecniche di costruzione.
“E’ in programma – prosegue il comandante – la costituzione di un laboratorio permanente in cui i detenuti potranno costruire i loro presepi tutto l'anno, per raggiungere, in occasione delle festività dell’anno prossimo, l'ambizioso obiettivo della costruzione di un grande presepio visitabile dai cittadini ma anche la partecipazione a concorsi ed esposizioni. Tra i partecipanti al corso è presente anche qualche detenuto di fede musulmana: un messaggio di pace che va oltre ogni confine e al di là delle ideologie religiose”.