Non accadeva da otto anni. Da quel lontano 9 aprile 2001, quando la formazione viola allenata da Mancini si impose per 3 a 1 con una splendida doppietta di Enrico Chiesa.
Ieri c’erano tutti i presupposti per fare una grande partita. Ieri la Fiorentina non ha fatto una grande partita; ha giocato la partita perfetta. Stadio pieno, tifo esemplare. La sconfitta di Udine e lo striscione polemico hanno caricato la squadra, che ha polverizzato la Roma con un bellissimo 4 a 1.
Prandelli conferma il 4-2-3-1. Pasqual e Vargas partono per la prima volta insieme dal primo minuto. È proprio il peruviano, rinsanito dalla sua nuova posizione (quella di Catania) ad aprire le danze con una splendida conclusione dalla distanza. La partita è accesa. La Roma sembra non mollare mai, la Fiorentina ha il turbo.
Nella ripresa, pronti via e arriva subito il raddoppio. Jovetic serve con un gran tocco di prima Semioli, che in mezzo all’area trova Gilardino che di testa batte Artur. Poco dopo Prandelli è costretto a togliere Vargas a causa di un fastidio al ginocchio per Kuzmanovic. Cassetti trova la traversa, la Fiorentina cerca i 3 a 0. Al 59′ Pizarro, già ammonito, viene espulso. La Fiorentina allora chiude i giochi. Ci pensa ancora Gilardino con il suo 18esimo centro in campionato. Non è finita. Al 72′ entra Gobbi per un super Jovetic. Prandelli azzecca il cambio e il centrocampista mette a segno il poker. Nel finale i giallorossi accorciano le distanze con un gran tiro di Baptista.
La partita perfetta finisce così. Con una vittoria che resterà nella storia della società viola. Adesso la Champions è tutt’altro che un sogno.