domenica, 28 Settembre 2025
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Nessun vincitore nel derby. Ancora un pareggio, in trasferta, per la Fiorentina

All’Arena Garibaldi ancora una partita deludente. Gli ex Nzola e Cuadrado meglio di Kean e di Gudmundsson

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Finisce con un pareggio senza reti il derby toscano tra Pisa e Fiorentina. Ancora una delusione per i tifosi viola, in pochi allo stadio, ma molti fuori l’Arena Garibaldi. Fiorentina che fa sempre fatica a costruire ed ha sempre grande difficoltà a concludere. Pisa intraprendente e che va anche in gol ma la rete viene poi annullata per un tocco di mano. Stefano Pioli, che deve rivedere schemi e assetto della squadra e cercare di capire come mai in cinque giornate ha collezionato tre pareggi, due sconfitte (in casa) ed ancora nessuna vittoria, ripropone la difesa a tre con Dodo e Gosens ancora esterni a centrocampo ma che, come in altre occasioni, deludono profondamente, Mandragora, Nicolussi Caviglia e Fazzini a centrocampo mentre, in attacco, un irriconoscibile Gudmundsson e Kean che segna due volte in fuorigioco. Alberto Gilardino schiera Akinsanmiro a centrocampo, il migliore in campo, e l’ex Nzola in attacco.

La partita

La prima occasione di questo derby che dopo 34 anni torna in serie A è del Pisa con Tourè che impegna De Gea. Al 7’ Kean calcia fuori di poco. Al 13’ Akinsanmiro pesca Nzola che, di testa, colpisce la traversa. Al 38’ la Fiorentina batte un calcio d’angolo: Nicolussi per Gud che apre per il tiro di Mandragora che calcia malissimo. Ci prova poi di nuovo Touré ma il tiro è alto sopra la traversa.

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Nella ripresa è la Fiorentina a farsi vedere, al 56’ con Kean ma il gol viene annullato perché l’attaccante è in netto fuorigioco. Poco dopo il Pisa va in vantaggio con il nuovo entrato Henrik Meister che fa partire un gran tiro che scavalca De Gea. Il Var vede un tocco di mano dell’attaccante e Manganiello rettifica il gol. Al 79’ un tiro di Cuadrado si stampa sul palo. La partita finisce senza reti. Per i viola settimana delicata. Giovedì il debutto in Conference League. Domenica, alle 15, arriva la Roma al Franchi. Due gare decisive per cancellare questa crisi.

L’allenatore

Deluso Stefano Pioli: “Noi e i tifosi non siamo contenti, è giusto, ma siamo noi a dover cambiare le cose. Se non succede dobbiamo accettare le critiche, resto convinto che non siamo così indietro come dicono i risultati. Credo che ci siano tante difficoltà ma siamo stati squadra oggi, siamo stati dentro la partita dove il Pisa ha messo tanto agonismo e aggressività. Le caratteristiche delle due squadre non sono simili per cui dovevamo puntare più sulla qualità, non siamo stati efficaci negli uno contro uno ma è chiaro che ci sono situazioni in cui si può essere più squadra dall’inizio alla fine. Non è che stiamo facendo male perché siamo sorpresi dagli avversari, anzi il Pisa è stato anche un po’ più arretrato del solito, è una squadra fisica, con gamba, ma era la partita che ci aspettavamo. Tanti contrasti, tanti falli, si chiama Arena questo stadio perché c’erano i gladiatori e noi non ci siamo tirati indietro. Le difficoltà sono dettate dagli avversari e da alcuni errori nostri – ha proseguito Pioli – e dovevamo avere più pazienza con i tre centrali e muovere la palla, quando l’abbiamo fatto abbiamo trovato delle soluzioni buone. Poi ci sta anche cercare la profondità quando gli avversari sono aggressivi ma sicuramente meglio la gestione della palla di oggi di quella che non abbiamo avuto nel secondo tempo con il Como. A me preoccupa che non vinciamo, so quanto significa per gli attaccanti fare gol ma l’importante è iniziare a vincere partite perché per il lavoro che stiamo facendo dobbiamo iniziare a fare punti. Non arrivano per caso, arrivano se li vuoi, se ci credi”.

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