Sotto il Duomo di Firenze si nasconde una storia particolare, legata ai resti dell’antica chiesa di Santa Reparata. Qui tutti possono accedere tramite una scala situata all’interno dell’odierna Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Per i lettori e visitatori più “amanti dell’avventura” cercheremo di raccontare l’origine di questo luogo, con curiosità e misteri che attorno vi alleggiano. Parleremo poi di quando e come si festeggia in città la figura di Santa Reparata, compatrona di San Giovanni Battista, celebrato ogni anno il 24 giugno. Questo breve articolo sarà utile a far arrivare preparato, chiunque vorrà, nel visitare questa antica basilica fiorentina.
Santa Reparata, compatrona di San Giovanni Battista: quando si festeggia a Firenze e come?
Chi era Santa Reparata? Da questo semplice quesito iniziamo il nostro viaggio. La giovane ragazza, di nobile stirpe, compare per la prima volta nel Martirologio di Beda il Venerabile come martire sotto l’imperatore Decio. Rifiutatasi di fare un sacrificio in favore degli dèi, Reparata venne torturata e uccisa attorno al 250 d.C. Perché allora divenne patrona di Firenze insieme a San Giovanni Battista? Si racconta che il suo culto sia legato ad un avvenimento fondamentale per la storia della città. Il 23 agosto del 406 d.C., grazie alla mediazione miracolosa di Reparata, furono sconfitti i barbari ostrogoti di Radagaiso che minacciavano e Firenze.
La tradizione vuole che la chiesa sia stata fatta costruire in seguito a questa vittoria e intitolata alla santa dal vescovo Zanobi, che invitò la popolazione a invocarla durante l’assedio della città. Nonostante la battaglia fu vinta il 23 agosto, a Firenze fu deciso di festeggiare Santa Reparata ogni 8 ottobre, giorno dedicato al suo martirio. Celebrazioni che si tengono tutt’oggi con una cerimonia in Duomo e la sfilata del Corteo Storico della Repubblica fiorentina.
Il segreto, ora svelato, nei sotterranei del Duomo
C’è una curiosità che si cela nei sotterranei del Duomo di Firenze: un percorso di visita aperto a tutti per vedere i resti archeologici dell’antica chiesa di Santa Reparata, “l’antico Duomo” della città. Gli scavi furono riportati alla luce in occasione di una grande campagna di scavi condotta tra il 1965 e il 1973. Entrando nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, fra il primo e il secondo pilastro del lato destro della navata centrale, vi è infatti una scala che conduce all’antica basilica. Cittadini e turisti possono così diventare degli “Indiana Jones” facendo esperienza di un viaggio indietro nel tempo, attraverso le fasi costruttive di uno dei primi templi cristiani della storia di Firenze, intitolato a Santa Reparata.
La storia dell’antica chiesa di Santa Reparata a Firenze
L’antica basilica di Santa Reparata a Firenze rimase in piedi, celebrando al suo interno il rito della Messa, per più di otto secoli: dalla fondazione, avvenuta agli inizi del V secolo, fino alla sua demolizione nel 1379. In questo anno fu completato il corpo basilicale della nuova Santa Maria del Fiore, di dimensioni assai maggiori e che la contenne fino a quel momento come in un gioco di matriosche.
Il sito archeologico presenta i resti dell’edificio paleocristiano, tra le più grandi chiese della ‘Tuscia’ altomedievale, denominazione attribuita all’Etruria dopo la fine del dominio etrusco, affermatosi a partire dalla Tarda antichità e per tutto l’Alto Medioevo. Lunga 50 metri per 25 di larghezza, a pianta basilicale e a tre navate, è ornata da un pavimento a mosaico decorato con motivi geometrici, nodi salomonici (un quadrato anseato sugli angoli) e dalla figura di un grande pavone, simbolo di eternità e resurrezione, affiancato da una targa con i nomi dei benefattori che finanziarono l’impresa.
Il ritrovamento della tomba di Filippo Brunelleschi
Dagli scavi condotti tra il 1965 e il 1973 sono emersi manufatti e sepolcri di alto pregio. Tra questi la tomba di Filippo Brunelleschi, autore della cupola del Duomo e padre del Rinascimento, morto a Firenze il 15 aprile 1446. Come pellegrini, ogni anno turisti da tutto il mondo vengono a vedere questa lapide in pietra serena con l’iscrizione citata dal Manetti nella sua biografia dell’amico architetto: “Corpo dell’uomo di grande ingegno Filippo di ser Brunelleschi fiorentino“.
Si racconta però che il corpo dell’artista fu prima provvisoriamente posto in un loculo nel campanile di Giotto. Il 30 dicembre dello stesso anno fu spostato poi all’interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Qui fu posto a parete il monumento funebre scolpito dal Buggiano, mentre un marmo bianco nel pavimento ne indicava la posizione della sepoltura. Dimenticata per secoli, la tomba del maestro fiorentino è stata rinvenuta nel 1972 durante gli scavi archeologici effettuati sotto il Duomo. Alcuni documenti citano anche le tombe di Giotto e Arnolfo di Cambio all’interno dell’antica basilica di Santa Reparata, tuttavia mai ritrovate.
Dove e come acquistare i biglietti per visitare Santa Reparata
L’ingresso è dalla porta del campanile (lato sud) del Duomo di Firenze e la durata consigliata per la visita è di 20-30 minuti circa. Per vedere l’antica basilica di Santa Reparata è necessario acquistare il biglietto sul sito ufficiale dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze. I visitatori dovranno accedere nella fascia oraria scelta al momento dell’acquisto.