domenica, 4 Maggio 2025
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Come ti preparo una torta per cani (a Firenze)

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Altro che torte fatte da cani. Qua non manca proprio niente. Il “toramisù”, la bau-pizza e i cannoli siciliani in versione pet-friendly. Senza dimenticare la candelina per festeggiare secondo tutti i crismi il compleanno di fido e micio. Possono essere a forma di osso, di muso o personalizzate con il nome dell’amico peloso.

Torte per cani a Firenze

A primo colpo d’occhio, queste torte sono del tutto uguali ai dolci di pasticceria. Peccato che siano a misura di zampa: possono essere dei ghiotti “dessert” per cani e gatti perché senza zuccheri, lieviti, sali e con pochi grassi. Al posto della panna per le decorazioni c’è il formaggio light; la classica spolverata di cacao è sostituita da biscotti e croccantini sbriciolati; i coloranti sono tutti naturali.

Lo chef di questa “pasticceria” canina 

L’idea è venuta alla giovane coppia che ha aperto un negozio di animali – “La casa del topo” – sotto i portici di piazza dell’Isolotto, lì dove prima esisteva  una bottega di alimentari. A vestire i panni dello chef canino (e felino) è Debora, 29 anni, origini viterbesi, che ha dato un tocco in più all’attività gestita dal compagno 30enne.

Adesso il negozio è uno dei pochi in città a realizzare creazioni culinarie per bestiole. “Ho studiato per essere una psicologa, umana non animale”, racconta ridendo la pet-cuoca. “Tutto è iniziato quattro anni fa come hobby, cucinando per il mio cane”. Complice il passaparola, i clienti arrivano anche da fuori del quartiere e nei periodi di punta la cucina della coppia è invasa da leccornie destinate a cagnetti e mici.

Gli ingredienti per i dolci da cani

“Finora sono sempre piaciute – assicura – tutte le torte sono fresche e realizzate in base ai gusti di ogni singolo animale. Basta qualche domanda al padrone per capirne le preferenze. Generalmente – rivela – i gatti sono difficili da soddisfare”. Pollo, pesce, manzo sono gli ingredienti più gettonati.

Per la forma non c’è che da sbizzarrirsi: si va dai mini-tortini alle bignè, dalle “schiacciate feline” all’osso goloso, fino al tronchetto a forma di albero richiesto da alcuni padronicini per festeggiare il Natale con fido al seguito. E con febbraio arrivano anche i dolci per carnevale.

Quanto costa una torta per cani e gatti?

Il costo di una torta per cani e gatti va da 10 a 30 euro, a seconda della grandezza, ma che ciò che avanza può essere messo nel surgelatore e mangiato più avanti ricordando la bella festa di compleanno. 

La questura con il vestito fatto a maglia

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E se il grigio colonnato del portico della Questura si vestisse di un abito colorato, di lana e fatto a maglia? È quel che succederà dall'11 al 14 giugno prossimi, quando sarà completato il progetto di urban knitting “Le maglie sulla città”, al via in questi giorni.

Vecchi golf e t-shirt per vestire la questura

L'Urban knitting (o Yarn bombing) è l'arte di rivestire edifici, monumenti e arredi urbani con creazioni colorate, fatte a maglia o a uncinetto, di lana, di stoffa o di altri filati. Il gruppo di cittadinanza attiva “Qualcosa da dire” sta per mettersi al lavoro per realizzare tanti pannelli quante sono le colonne del porticato della Questura di via San Gallo, assemblando pezzi di nuance realizzate con materiali di recupero, riutilizzando vecchi abiti di lana, cotone, t-shirt secondo la propria libera interpretazione.

Un'opera d'arte collettiva

Il progetto del gruppo “Qualcosa da dire” punta a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini nella creazione dell'installazione, collaborando con le associazioni – e in particolare con quelle di chi ricorda bene i giorni grigi delle lunghe file sotto al portico per ottenere il permesso di soggiorno – nel nome dell'incontro e dello scambio, valorizzando la lavorazione a mano per il recupero di aree degradate.

Il lavoro finale sarà esposto dall'11 al 14 giugno. Le associazioni, le scuole, le case di riposo, i centri sociali e le singole persone interessate a partecipare ai lavori o contribuire alla raccolta dei materiali possono rivolgersi a Alta Rosa, in Via San Gallo 84r a Firenze, [email protected], 055.4625190.

A Firenze l’allerta arriva via app (e con una chiamata)

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La novità è l’app anti-panico. Un programmino da scaricare sullo smartphone (per il momento solo sui sistemi Android) che avvisa in caso di allerta a Firenze (meteo, idrogeologica e simili), ma non solo. Consiglia anche su come affrontare l'emergenza, riportando tutti i comportamenti corretti da tenere in situazioni di rischio: violenti temporali, scosse di terremoto, incendi.

Come scaricare l'app della protezione civile

L’applicazione, scaricabile anche dal sito internet della protezione civile del Comune di Firenze, fa parte delle misure previste dal nuovo piano di protezione civile, il super dossier che contiene tutte le procedure da attivare in caso di calamità.

Il piano, che è stato aggiornato, contiene anche l’Alert System, il servizio che avvisa via telefono con un messaggio vocale i cittadini sui problemi che potrebbero verificarsi in città, dando anche istruzioni sul comportamento da seguire.

Pronto-allerta

Si va dalle segnalazioni di pericoli, all’interruzione dei servizi pubblici, fino alla chiusura di strade e scuole. Un modo per limitare i disagi per i cittadini, spiegano dalla Protezione civile. Il cervellone, gestito dalla sala operativa comunale, chiamerà i numeri disponibili nell’elenco telefonico. Per chi non fa parte dell’elenco o preferisce ricevere queste informazioni via cellulare è possibile iscriversi al servizio Firenze Alert System, registrandosi sul sito internet.

Protezione civile di Firenze

Le sale operative della protezione civile all'Olmatello

Il nuovo piano di protezione civile

“Il piano in vigore scade il 31 dicembre 2015 – spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella, la massima autorità di protezione civile sul territorio comunale – ma ci eravamo impegnati a rivederlo in anticipo, cosa che abbiamo fatto. A seguire approveremo l’aggiornamento dei singoli piani settoriali relativi al rischio idrogeologico, al rischio neve e al rischio sismico”.

Ma come funziona la gestione delle emergenze a Firenze? Il Reporter, nei mesi scorsi, è entrato nella sala operativa della protezione civile di Firenze all'Olmatello, un vero e proprio grande fratello che sorveglia i fiorentini.

Da fornace a spazio per l’arte, la nuova vita dell’ex Fiat

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Pronto il piano per il recupero dello stabilimento di via di Novoli. Urban center, laboratorio per giovani artisti, caffetteria e ristorante con terrazza panoramica. Viaggio all'interno dello stabilimento nato alla fine degli anni '30

Assunzioni in vista nel turismo

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Le aziende del turismo cercano personale. La Borsa Mercato Lavoro, al via il 19 febbraio al Nuovo Teatro dell’Opera, diventerà così un'ottima occasione di incontro tra domanda e offerta.

Dal barman all'estetista, ecco chi può candidarsi

Più di 60 aziende del settore turistico prenderanno parte all’iniziativa, in programma dalle 10 alle 18 nel foyer del Nuovo Teatro dell’opera, in cerca di personale qualificato da assumere in hotel, bar, ristoranti, agenzie di viaggi, tour operator, fast food, agenzie di animazione turistica.

Tra i profili richiesti: barman e cameriere ai piani, chef, maitre, capo ricevimento, sommelier, segretario ricevimento e cassa, estetista, receptionist. La partecipazione all'evento e ai colloqui di selezione con titolari e responsabili del personale delle aziende presenti è gratuita. L'iniziativa è organizzata dall’Ente bilaterale del turismo toscano.

Il taxi? Si paga con un sms

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Basta monete e contanti, basta carte di credito e bancomat, da oggi il taxi si paga con un sms: dopo aziende e professionisti, da oggi anche le famiglie potranno usufruire del servizio Stp del 4390 Taxi Firenze per pagare il taxi via sms.

basta un codice di sicurezza

Basta attivare i cellulari di ogni componente della famiglia – compresi i figli minorenni – per poter pagare a distanza inviando un semplice “messaggino”. L'sms dovrà contenere il codice indicativo della città (55 nel caso di Firenze), il codice di sicurezza a due cifre e il numero di licenza del tassista. Se il cliente è abilitato, il tassista riceve sul display il via libera ad effettuare la corsa.

L'obiettivo è quello di permettere a tutti, e in particolare a giovani, donne e anziani, di spostarsi in sicurezza, giorno e notte, senza portare con sé denaro contante. L'abbonato potrà inoltre monitorare, via web, la situazione aggiornata di tutte le corse effettuate, con data e orario di partenza e di arrivo e relativo importo, e può definire per ogni utilizzatore del taxi prepagato delle eventuali limitazioni d'uso (di orario, giorni della settimana, città, ecc.).

“Avvicinare le famiglie”

“Grazie a questo comodo sistema di pagamento via sms – commenta Claudio Giudici, presidente del 4390 Taxi Firenze – intendiamo avvicinare le famiglie all'uso del taxi, perché esso vuol dire sicurezza, comodità e risparmio. Va rimosso il preconcetto culturale per cui il taxi sarebbe caro. Se prendere il bus alla sera costa 4,5 euro a persona per arrivare da una fermata all'altra, se qualche ora in un posteggio del centro può arrivare a costare anche 15/20 euro, cosa c'è di più conveniente, comodo e sicuro di un taxi per una famiglia o un gruppo di amiche e amici?”.

Per informazioni o per attivare il servizio scrivere a [email protected] o chiamare il numero 055-4377741.

Quelli che ‘cheese’ lo dicono ancora in bianco e nero

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Dopo il primo flash regna un silenzio tombale. Dal secondo in poi, dietro la tendina, scoppiano  sonore risate. 5 ragazzi sono appollaiati su uno sgabello in un bugigattolo più piccolo di un metro quadro. Fascino della fotocabina versione anni Settanta: quattro scatti diversi uno dall’altro, niente digitale, fototessere in bianco e nero che spuntano fuori dalla fessura dopo cinque minuti di attesa.

Da quattro anni e mezzo, nel centro di Firenze sono attive 3 cabine vecchio stile (via dell’Agnolo, piazza Stazione e via del Proconsolo). Tutti pezzi originali che arrivano da mezzo mondo, restaurati da un ex scenografo fiorentino.

Vecchie cabine per fototessera anche in Oltrarno?

Matteo Sani, 41 anni d’età di cui 14 passati nel mondo del cinema, si è scoperto un appassionato del selfie vintage. Adesso il suo sogno è portare queste cabine in Oltrarno, ma le richieste di autorizzazione vengono puntualmente bocciate dal Comune o dalla soprintendenza. “Ho inviato una grandinata di domande per l’occupazione di suolo pubblico, papiri di documenti, pagato i bollettini di rito. Niente. Non demordo”, dice amareggiato.

Chi è mister selfie

Matteo Sani è la mente di “Fotoautomatica”, progetto per riportare in vita vecchie fotocabine abbandonate, rispettando lo stile originale e rimettendo in moto i meccanismi analogici. “Dentro non c’è niente di elettronico – precisa –  se la macchina si inceppa, la apri e capisci subito cos’è successo”.

Fotoautomatica a Firenze - Matteo Sani

Matteo Sani e una delle sue cabine per fototessera


La sua singolare collezione vanta una quarantina di pezzi tra cabine già recuperate,  pronte per entrare in servizio (autorizzazioni permettendo), ed esemplari da rimettere a nuovo. Arrivano da mezzo mondo: ci sono i modelli americani “tutti in legno, belli da morire”; molti provengono dall’est Europa.

La storia di Fotoautomatica

La prima “stanza dell’autoscatto” è ricomparsa a Firenze nel 2010. Da allora è stato un crescendo di scatti, tant’è che Matteo assicura di vivere solo con questo lavoro. Il prezzo per 4 fototessere è rimasto lo stesso (2 euro), sempre più fiere affittano le vecchie cabine per i propri eventi, mentre per le strade di Firenze sono soprattutto i turisti ad andare pazzi per l‘autoscatto in bianco e nero.

“Tutti sono belli in bianco e nero”

Forse sarà merito del fascino dell’analogico, dell’imprevedibilità della foto senza preview nell’era dei selfie tecnologici. “È la macchinetta che decide per te. Una volta inserita la moneta sei fritto – spiega divertito – garantisco però che in bianco e nero anche i brutti come me vengono bene”.

Hashish e marijuana trovati a scuola

Amper colpisce ancora. Ancora lavoro per il cane poliziotto, impegnato nelle scuole fiorentine per una serie di controlli antidroga. Continua l’attività della Polizia di Stato per la prevenzione e il contrasto al consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani. Così, nel suo nuovo blitz tra gli studenti, Amper ha trovato hashish e marijuana in due scuole fiorentine.

ieri…

Ieri mattina i poliziotti, grazie al fiuto del cane antidroga, hanno trovato in un istituto scolastico di San Bartolo a Cintoia hashish e marijuana. Una busta con 19 grammi di marijuana era nascosta vicino a un armadio della palestra. L’hashish, invece, è stato trovato all’esterno della scuola: dentro a un astuccio, vicino a un albero, chiuso in una piccola scatola, e dentro a un cassonetto dell’immondizia.

…e oggi

E non è finita qua: questa mattina Amper, dopo aver passato in rassegna aule, bagni e corridoi, ha scovato nel cortile di un istituto scolastico di Porta Romana un altro grammo di marijuana. E i controlli non si fermano qua: in accordo con i presidi delle scuole, i “blitz” di Amper saranno ripetuti a cadenza periodica.

Rifiuti, differenziata al 51,7% nel 2014

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Nel 2014 a Firenze sono state raccolte 238.878 tonnellate di rifiuti solidi urbani, il 2,72% in più rispetto al 2013. Di queste, 109.338 tonnellate sono state avviate a riciclaggio o compostaggio. La percentuale annuale di raccolta differenziata si è attestata quindi al 51,73%. Ecco i dati sulla produzione e lo smaltimento dei rifiuti relativi all'anno appena concluso e diffusi da Quadrifoglio.

Scende l'indifferenziata

I rifiuti indifferenziati raccolti nel capoluogo toscano nel corso del 2014 sono stati 129.540 tonnellate, in calo dell'1,88% rispetto al 2013. Tra i rifiuti differenziati, sono stati avviati a compostaggio 40.646 tonnellate di rifiuti organici e vegetali e sono state riciclate 35.156 tonnellate di carta e cartone, 24.002 di multimateriale (vetro, plastiche, metalli, tetrapak), 5.708 di legno, 2.224 di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, 488 di ingombranti e 1.114 di altre raccolte differenziate provenienti da circuito ecofurgoni, ecotappe, pile, farmaci, oli vegetali, stracci, batterie, oli minerali e altro ancora.

Tutti i comuni sopra al 50%

Il dato complessivo dei 12 comuni serviti da Quadrifoglio evidenzia una crescita media della differenziata dell'8,59% rispetto al 2013. In tutti i comuni è stato superato il 50% di raccolta differenziata.

L’Ex 3 ospiterà il memoriale di Auschwitz

A Gavinana, accanto a piazza Bartali, nascerà il polo fiorentino della memoria: al posto del centro di arte contemporanea Ex3 chiuso dal 2012, nel grande parallelepipedo scuro prenderà posto il memoriale di Auschwitz, mentre al primo piano degli edifici di edilizia residenziale pubblica in costruzione a poca distanza sarà ospitato il museo della Liberazione e della Resistenza.

È questo il progetto per terminare la riqualificazione dell’ex area Longinotti, a Firenze sud, iniziata dieci anni fa con la nascita del centro commerciale Coop. Del futuro di quest’area parla anche il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito, intervistato da Il Reporter. “Deve rimanere il centro culturale di riferimento di questo territorio” dice.

Cos’è il memoriale di Auschwitz

Il memoriale italiano, che verrà “sfratatto” dal blocco 21 del campo di concentramento di Auschwitz, è una grande spirale che si snoda per 500 metri quadrati inaugurata nel 1980, grazie al lavoro di scultori, intellettuali e scrittori italiani. 

“Il memoriale, insieme al futuro museo della Resistenza, costituirà un polo della memoria – spiega il presidente del Q3 – potrà servire come strumento per ricordare, specialmente alla generazioni più giovani, cos’è stata la Seconda Guerra Mondiale, l’Olocausto e la Liberazione”.

LE VIDEO-INTERVISTE QUARTIERE PER QUARTIERE

Ogni mese, Il Reporter gira per le strade dei quartieri fiorentini, raccontando cosa sta succedendo,  grazie a interviste ai protagonisti. Tutti i video sono disponibili nella sezione dedicata e anche sul canale Youtube de Il Reporter.