martedì, 3 Giugno 2025
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Ecco il nuovo stadio viola: 40mila posti, negozi e museo

Una capienza di 40mila posti (senza pista d'atletica), attività commerciali e turistico-ricettive, spazi museali e per conferenze. È il nuovo stadio della Fiorentina, secondo lo studio di fattibilità presentato ieri dalla società viola. Un deciso passo avanti verso la realizzazione dell'impianto tanto atteso in città, insieme alle  “attività connesse necessarie a permettere all’iniziativa di raggiungere un equilibrio economico-finanziario”, viene spiegato.

LO STADIO

Ma come sarà la nuova “casa” della Fiorentina? Si tratterà di un impianto “di nuova generazione, senza pista d’atletica e in linea con le dotazioni dei grandi club europei”. Lo stadio potrà accogliere circa 40 mila spettatori, “con standard tecnologici e funzionali conformi a quelli attesi dalla Uefa per le competizioni internazionali”. Oltre al campo da gioco ci sarà anche altro, a partire dai negozi. “Per le attività connesse si tratta di interventi funzionali al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa (strutture da destinare ad attività commerciali e turistico-ricettive) – spiega ancora la Fiorentina – con l'inserimento di spazi conferenze e museali connessi all'attività sportiva, che concorrono, tra l’altro, alla valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali ed economici”.

L'AREA

“Lo studio di fattibilità si sviluppa sull’area indicata dall’Amministrazione Comunale nei suoi strumenti di pianificazione del territorio, come necessariamente estesa per renderla compatibile con lo stadio, gli interventi strettamente funzionali alla fruibilità dell’impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa, oltre alle connesse opere di urbanizzazione necessarie all’insediamento, ivi comprese quelle a servizio della Città. Acf Fiorentina manifesta comunque fin d’ora la propria disponibilità a presentare un nuovo studio di fattibilità qualora il Comune dovesse individuare un’area diversa da quella attualmente ipotizzata, purché idonea al raggiungimento degli obiettivi del progetto”, si legge ancora nella nota pubblicata dalla società viola.

“MODERNO E FUNZIONALE”

Insomma, conclude la Fiorentina, Firenze potrà avere “uno stadio moderno e funzionale, così come ne dispongono nell’ambito dell’Unione Europea le principali squadre che partecipano alle competizioni internazionali e la Città di Firenze, oltre alla dotazione di uno stadio che verrebbe realizzato senza alcun contributo pubblico, verrebbe a disporre di ulteriori risorse commerciali e turistico ricettive che potrebbero favorire l’allungamento della permanenza media in Città di coloro vengono a visitarne il patrimonio artistico e culturale”.

L’ultima crociera della Concordia in un tweet

Refloating. Così si chiama in gergo l’operazione che è iniziata all'alba di lunedì 14 e che ha permesso al relitto della Costa Concordia di tornare a galleggiare, staccandosi di due metri dal falso fondale (la piattaforma) su cui era poggiata. Poi i tecnici hanno fatto ruotare la nave da crociera, una carcassa da 1.000 tonnellate di peso, 30 metri verso est.

Il primo passo del lungo cammino che la porterà sulla rotta verso Genova per il completo recupero. In questi giorni si continuerà a lavorare intorno ai cassoni che permettono il galleggiamento, ancorandoli, e preparando la Concordia al viaggio.

#Concordia

Dopo 31 mesi dal naufragio, 911 giorni da quella maledetta notte tra il 13 e 14 gennaio 2012, la Costa Concordia si prepara quindi a dire addio all’Isola del Giglio. Il naufragio ha causato la morte di   32 persone. L’Italia ha seguito il primo capitolo del viaggio della Concordia (quello più rischioso) col fiato sospeso, ma anche con qualche sorriso.

Emozione e ironia nei tanti tweet pubblicati fin dai primi movimenti del relitto. Commenti targati con gli hashtag legati all’evento. #Concordia e #Refloating i principali.

I tweet

C’è chi ricorda la tragedia, altri criticano la spettacolarizzazione mediatica, altri ancora – con una punta di cinismo – fanno notare l’analogia tra lo stato della Concordia e quello dell’Italia “affondata” dalla crisi. Non mancano le battute sugli italiani che, da un popolo di commissari tecnici, nelle ultime ore si starebbero trasformando in una nazione di ingegneri, pronti a commentare le immagini che arrivano in diretta dall’Isola del Giglio.

Costa #Concordia Twitter

Commenti al veleno Rossi – Galletti

Ma i commenti sono arrivati anche fuori da Twitter. A fare da controcanto all'entusiasmo per l'operazione di refloating è  stato soprattutto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Non è un mistero che il Governatore non abbia digerito la scelta del porto di Genova, anziché il più vicino scalo di Piombino, per le operazioni di recupero.

Nei momenti del rigalleggiamento Rossi ha commentato “Costa non è tutta questa eroica società, perché ha combinato un disastro in cui sono morte 32 persone”. E poi ha rincarato la dose: “Fa specie che tutto si trasformi in spettacolo e in un business. E' giunto il momento che l'isola sia finalmente libera”. 

Costa Concordia rigalleggiamento reloating

La foto postata sul profilo Twitter di Arpat @arpatoscana

Parole che non sono andate giù al ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti arrivato al Giglio per seguire le operazioni. “Qualcuno della Regione poteva essere con noi a ricordare le vittime – ha risposto – Noi c'eravamo. Basta polemiche.”. “Noi continueremo ad esserci anche quando il ministro Galletti, spenti i riflettori che lo illuminano, se ne ritornerà a Roma”, ha risposto Rossi.

Come cambiano le piazze di Firenze

Ci sono quelle appena nate, quelle che stanno per cambiare volto e quelle che un cambiamento l'attendono da tempo, ma che ancora non sanno se e quando “toccherà a loro”.

LE PIAZZE

Stiamo parlando delle piazze di Firenze, luoghi di ritrovo per molti fiorentini soprattutto nella bella stagione, per le quali i cittadini chiedono “ritocchini” quando non vere e proprie rivoluzioni. Ecco allora un viaggio fotografico tra alcune delle piazze che hanno cambiato volto o che il volto lo cambieranno in futuro, quando proposte e progetti per il loro restyling diventeranno realtà. 

LE VOSTRE SEGNALAZIONI

Ma sono anche altre, in centro come in periferia, le piazze sotto i riflettori: Il Reporter chiede a tutti voi lettori di “scendere in piazza” e segnalare quali sono quelle che – a vostro parere – necessiterebbero di un intervento.

Un volto tutto nuovo per IlReporter.it

Signore e signori, ilReporter.it ha cambiato volto. Per il “vecchio” sito era ormai ora di andare in pensione, ed eccone al suo posto uno nuovo. L'obiettivo è lo stesso: raccontare quello che avviene a Firenze (e dintorni). L'intento è farlo sempre meglio, utilizzando, oltre alle parole, anche le immagini, molte immagini. Foto, video e quant'altro per parlare della nostra città e della nostra regione a 360 gradi. Per mostrarle, oltre che raccontarle, da prospettive diverse e in tutti i loro aspetti: in quello che non va e che dovrebbe essere cambiato, così come in quello che invece le valorizza e le arricchisce, ma che non sempre riesce a ottenere la visibilità che meriterebbe.

STORIE

Un cambiamento, quello del nostro sito, che non vuol essere soltanto di facciata, anzi: è nostro proposito migliorare costantemente contenitore e contenuti, per cercare di essere sempre più al fianco dei cittadini. Daremo molto spazio alle storie, sul nostro portale: storie di luoghi e persone, storie che contribuiscono ogni giorno a fare la storia di Firenze. Parleremo di cronaca, sport, cultura e spettacoli. Proporremo quelle notizie, quelle iniziative e quelle idee che ci incuriosiscono e che attirano la nostra attenzione, per informare voi lettori su tutto quello che avviene, per farvi scoprire qualcosa che magari non conoscevate e – perché no – per offrirvi qualche spunto interessante per trascorrere il tempo libero. E ancora, non mancheranno inchieste e approfondimenti sulla città e sui suoi quartieri: abbiamo infatti ampliato anche lo spazio dedicato ai cinque rioni fiorentini, con più immagini e notizie da ogni angolo del territorio, per tenervi sempre informati su quello che accade (anche) sotto le vostre case.

LA VOSTRA VOCE

Come sempre, poi, daremo spazio alle vostre segnalazioni, alle vostre proposte e ai vostri commenti, “dialogando” con voi anche attraverso i social network, per far sentire forte e chiara la vostra voce. Tutto questo perché “viaggiando” tra le pagine del nostro sito possiate scoprire qualcosa in più su Firenze, e perché dopo averlo fatto possa essere un po' più facile e interessante vivere la città. E allora, buona navigazione a tutti.

Il rigalleggiamento della Concordia

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Le operazioni di rigalleggiamento della Concordia – Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il nuovo presidente Sguanci riparte dalla movida

Ripescato dalla politica quando aveva (quasi) deciso di lasciarla. Si definisce così, scherzosamente, Maurizio Sguanci, neo presidente del Quartiere 1, quando lo incontriamo nell’ufficio che si affaccia su piazza Santa Croce.

QUARTIERI

La sua storia politica inizia quando c’erano i Ds e arriva al Partito Democratico di oggi. Eletto con 16.284 voti con la lista Partito Democratico, a pochi giorni dall’insediamento ha già incontrato commercianti e residenti e – soprattutto – ha già le idee molto chiare su come (e da dove) partire. Fra l’altro, come sottolinea lo stesso Sguanci, con la nuova amministrazione comunale e con l’arrivo della città metropolitana a partire dal 2015, i Quartieri sono destinati ad acquistare ancora più rilevanza a livello strategico per diverse tematiche, dalla lotta al degrado al verde pubblico, fino ai servizi alla persona.

MOVIDA

Fra le diverse priorità per il territorio, con piazza Santa Croce sotto la finestra, la questione movida non poteva non essere la prima da affrontare: “Bisogna evitare di fare in modo che il centro non venga vissuto, ma bisogna anche allontanare il pericolo che venga vissuto male. Il fatto che ci sia movida di per sé non è un problema – spiega Sguanci – anzi, le zone frequentate anche di notte a mio avviso sono più sicure e sorvegliate di quelle deserte. Bisogna però impedire che si verifichino situazioni di degrado. In questo senso – aggiunge – sono convinto dell’importanza della collaborazione con i gestori dei locali, che fra l’altro hanno anche interesse a che non si esageri. Piuttosto bisogna puntare sui ragazzi, specialmente gli stranieri, che spesso vengono due settimane a Firenze convinti di sbarcare a Disneyland. Per questo voglio proporre mini-corsi di educazione civica nelle università per stranieri: se un giovane ha la consapevolezza di cosa rappresenti Santa Croce dal punto di vista artistico, culturale e spirituale, non gli verrà mai in mente di usarla come spesso viene usata”.

SORVEGLIANZA

Altro fronte è quello della sorveglianza: “Ho già preso contatti con una rete di volontari, tutti ex poliziotti ed ex carabinieri, che sono pronti a fare attività durante le ore del giorno. Per la sera, d’accordo anche con il sindaco Nardella, potenzieremo la presenza della polizia municipale. L’obiettivo è difendere contemporaneamente la titolarità di chi lavora nel quartiere e quella di chi ci abita. Per garantire i diritti di tutti – conclude Sguanci – siamo pronti a varare e a far rispettare alcune regole base, come il fatto di far pagare la bottiglia in modo che il vuoto diventi davvero 'a rendere' o come porre maggiore attenzione sugli orari dei minimarket”.

Battaglie e priorità del nuovo presidente Balli

Insediatosi ufficialmente da qualche settimana, il nuovo presidente del Quartiere 5 è Cristiano Balli. Presidente della commissione servizi sociali nel precedente mandato, Balli sottolinea la continuità politica con l’amministrazione Gianassi e delinea priorità, novità e battaglie da affrontare nei prossimi cinque anni.

CITTA' METROPOLITANA

La sfida principale è rappresentata dal percorso di costituzione della città metropolitana, che inizierà a gennaio 2015 e che vedrà il Q5 impegnato in un ruolo centrale e rinnovato. “Il nostro quartiere è sia periferia urbana che centro della futura area metropolitana, vero e proprio cuore del nuovo assetto territoriale e amministrativo – spiega Balli – il nostro territorio è peraltro già dotato di funzioni a carattere metropolitano come l’ospedale, il tribunale, l’università e l’aeroporto, e altre sono in via di realizzazione, come la tramvia, che si auspica venga realizzata in tempi e modi il meno possibile impattanti per i cittadini, e i progetti di riqualificazione urbanistica avviati dalla
giunta precedente”.

PROGETTI

Nei cinque anni appena trascorsi – sottolinea il nuovo presidente – sono stati molti i problemi risolti e i progetti avviati: Balli cita l’approvazione del regolamento urbanistico a volumi zero, la riqualificazione di molte strade del quartiere, l’attivazione di spazi culturali e l’apertura di nuovi giardini, l’aumento del numero dei centri anziani da quattro a sei e il raddoppiamento degli orti sociali da 59 a 130. “Tanto è stato fatto per tenere insieme questa nostra comunità, nonostante la situazione di crisi oggettiva – prosegue – ma bisogna continuare a lavorare in maniera forte e non alternativa con l’amministrazione comunale. È poi fondamentale avviare reali processi di partecipazione cittadina, perché da questa situazione si può uscire solo insieme, amministratori e cittadini”.

ASCOLTO

Il rischio – osserva – è che “della periferia urbana che vogliamo riscattare come centro di un’area più vasta non si sia in grado di riscattare quelle tante periferie esistenziali fatte di cittadini che perdono il lavoro, famiglie in difficoltà, stranieri in cerca di integrazione, giovani in formazione o alla ricerca di occupazione”. Nel quartiere 5, il più popoloso di Firenze, sono presenti molti rappresentanti delle categorie sociali più fragili come anziani, immigrati, minori a rischio. L’impegno – assicura Balli – è quello dell’ascolto, inteso sia come attenzione verso le voci di tutti che come capacità di saper interpretare le complessità e le opportunità del territorio, periferia urbana oggi e cuore della città metropolitana che verrà.
 

”Torno nel mio quartiere”: parla il nuovo presidente Dormentoni

C'è addirittura chi sale al primo piano di Villa Vogel per stringergli la mano. “Il mio nuovo presidente”, dicono. Intanto il suo cellulare non smette di suonare, tra dirigenti del Comune e cittadini. Mirko Dormentoni, classe 1974, è tornato nel suo quartiere e lo fa in veste di presidente, subentrando a Giuseppe D’Eugenio.

Emozionato?
Sono consapevole della grande responsabilità e delle aspettative che ci sono nei confronti della nostra istituzione. Vogliamo essere il primo punto di riferimento dei cittadini sulle piccole cose e allo stesso tempo uno dei motori della costruzione della città metropolitana fiorentina. Inizio il mio lavoro con una bella squadra di consiglieri della maggioranza di centrosinistra, molti giovani ma già esperti, augurandomi che ci sia una collaborazione proficua con l’opposizione.

Le priorità?
Servizi alla persona, partecipazione e reti di solidarietà sono le parole d’ordine. La qualità urbana e ambientale sarà la priorità. Inizieremo con uno screening delle necessità di manutenzione, dal verde pubblico alle strade, dalle piste ciclabili ai marciapiedi. Come Q4 chiediamo un potenziamento delle risorse per il territorio a partire dalla cura del verde. E vogliamo che si torni ai vigili di quartiere.

In vista ci sono grandi cambiamenti urbanistici.
Entro l’autunno contiamo di lanciare il percorso partecipativo per disegnare il futuro dell’ex caserma Lupi di Toscana e dell’area circostante, sempre a “volumi zero” naturalmente. Penso che sia fondamentale ragionare, come stiamo facendo, a livello di città metropolitana, coinvolgendo anche Scandicci. Intanto si lavora sul bando di progettazione per la riqualificazione di piazza dell’Isolotto, nato dalle richieste dei cittadini e tenendo come funzione imprescindibile il mercato, mentre per piazza Pier Vettori stiamo studiando un percorso partecipativo insieme alle associazioni del territorio da avviare entro l’autunno.

Come vede il quartiere tra 5 anni?
Sempre più uno dei centri della città metropolitana e sempre meno periferia, con una qualità urbana, ambientale migliore e con ancora più senso di comunità e più forti reti di solidarietà. Non nascondo che ci sono difficoltà su cui è urgente intervenire, soprattutto nelle zone di confine, una su tutte Pontignale. Occorre che queste aree siano curate come tutte le altre, non deve esistere periferia neanche dentro il quartiere e su questo chiederemo l’impegno dell’amministrazione centrale.

Intanto l’Isolotto compie 60 anni…
Sta nascendo un comitato organizzatore che mette insieme diverse realtà associative, ccn, circoli, parrocchia e comunità di base per realizzare iniziative ed eventi, dal 6 novembre fino a giugno 2015, ripercorrendo tutte le tappe durante le quali dal 1954 furono consegnate le chiavi delle case popolari.

Esposito: “Dai servizi alla vivibilità, le mie idee per il Quartiere”

Il ritorno dei servizi socio-sanitari e anagrafici a Gavinana e al Galluzzo e il rifacimento dei marciapiedi. Una “greenway” dal Galluzzo a Ponte a Ema e tante esperienze di cittadinanza attiva. Sono queste alcune delle idee che Alfredo Esposito porta con sé alla guida del Quartiere 3, con un’attenzione particolare alla vivibilità del quartiere.

QUARTIERE

Ma il primo tema che il nuovo presidente mette in evidenza è più un vademecum per il nuovo “governo” di Gavinana e Galluzzo: il Quartiere deve avere un ruolo attivo nella partita della costruzione della città metropolitana. “Abbiamo l’occasione di incidere sui problemi dei cittadini e di dotarci degli strumenti per affrontare le questioni più rilevanti”, spiega Esposito. Questioni che vorrebbe dividere in due filoni: quello della gestione dei servizi di base alla persona e quello delle trasformazioni urbane. “Discutere del futuro della mobilità a Gavinana o al Galluzzo – dice – si può fare stimolando la partecipazione della cittadinanza”.

SERVIZI

E se si parla di mobilità, vengono subito in mente i grandi nodi non ancora sciolti del bypass del Galluzzo e delle Cascine del Riccio: “Staremo addosso ad Autostrade per avere tempi certi per il completamento di opere per troppo tempo attese”, assicura Esposito. Fra le priorità che i cittadini stessi hanno segnalato al nuovo presidente c’è il tema del ritorno dei servizi socio-sanitari e anagrafici nel quartiere: “È importante che tornino più vicini ai cittadini, sono d’accordo anche per implementare l’integrazione tra privato e pubblico e di studiare sistemi per ottimizzare le risorse finanziare, ma dovremmo lavorare in questo senso”, spiega.

ESPERIENZE

E poi c’è il cattivo stato di alcuni marciapiedi, come segnalato dagli abitanti: “Ci impegneremo per sollecitare un intervento del Comune, come anche servirà lavorare per collegare meglio le piste ciclabili”. Ma in mezzo ai problemi ci sono anche le esperienze positive che vale la pena valorizzare: “Dalla festa dei vicini organizzata in via di Ripoli, alle Cascine del Riccio e a Sorgane, fino agli orti condivisi: tutti modelli di cittadinanza attiva che mi piacerebbe sviluppare”. Il nuovo presidente pensa poi a un Quartiere che continui a collaborare con le scuole per progetti di rispetto ambientale e di educazione alle legalità, un Quartiere che sostenga sport e cultura, le attività delle biblioteche e la questione della messa in sicurezza idrogeologica della riva sinistra dell’Arno, da coniugare con la presenza delle società sportive (Rari e Canottieri Comunali), ma anche i centri anziani e i tanti servizi per il benessere sociale consolidati a Gavinana e Galluzzo.

Pierguidi: ”Il mio ufficio sempre aperto ai cittadini”

E' Michele Pierguidi il nuovo presidente del Quartiere 2. Dopo il suo insediamento ufficiale, avvenuto lo scorso 17 giugno, abbiamo fatto due chiacchiere con lui.

Presidente, che situazione ha trovato una volta insediato?
La situazione che ho trovato è sostanzialmente positiva. Nel Q2, dove peraltro abito e sono cresciuto, si vive molto bene. Mi auguro che fra cinque anni i fiorentini possano dire che ci si vive ancora meglio. Ho visto tutte le cose positive lasciate dalla passata amministrazione che, nonostante il periodo di crisi con i tagli alle risorse, ci ha messo tutta la buona volontà e la voglia di stare vicina ai cittadini. Io vorrei continuare su questa linea e, se possibile, fare meglio.

Conosce già molto bene il quartiere: da dove inizierà a lavorare?
Lo conosco bene, anche se mi sono accorto in campagna elettorale che ci sono alcuni posti che non conoscevo così bene. Ho frequentato in quel periodo realtà molto belle come i centri anziani di Villa Bracci, via Luna, via Nicolodi, l’area Pettini Burresi. Inizieremo sicuramente ad affrontare i grandi temi come piazza delle Cure, che vorrei portare velocemente in fondo, come anche la questione dei parcheggi tanto attesi di Settignano e Ponte a Mensola.

Che cosa farà per ascoltare i cittadini?
Intendo occuparmi in prima persona dei problemi come ho sempre fatto nella mia storia politica e personale. Mi è parso che manchi un interlocutore vero: io vorrei essere quell’interlocutore a cui tutti possono rivolgersi. La porta del mio ufficio sarà sempre aperta senza bisogno di appuntamento negli orari lavorativi.

L’attenzione per il verde nel quartiere è sempre stata alta, lei cosa pensa di fare?
Oggi, con la giunta Nardella, c’è grande volontà di ridare fondi e riconoscere la giusta importanza al territorio e ai quartieri. Anche con l’assessore al decentramento Gianassi siamo già al lavoro. Credo che potremo continuare la buona opera dell’amministrazione comunale e fare anche meglio.

Quali ritiene che siano le aree che necessitano degli interventi più urgenti?
Piazza Nannotti appare ancora degradata, confido nella collaborazione dell’adiacente catena di hamburger per organizzare iniziative anti-degrado. Anche il parcheggio continua a soffrire per lo scarso utilizzo. Ci sarà da migliorare la viabilità generale di piazza Alberti. La stessa via Aretina ha bisogno di parcheggi. Penso alla valorizzazione di via Manni e via Rondinella. Sant’Andrea a Rovezzano non ha un negozio di alimentari, manca una linea di autobus. Penso alla situazione di degrado che sta vivendo da oltre un anno l’ex istituto La Querce dove c’è l’occupazione. Insomma, ci sarà da lavorare tanto.