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Goleada viola al Verona
L’orto urbano? In terrazza, in comune o volante
I fiorentini imbracciano vanga e zappa. Sarà la voglia di risparmiare sulla spesa della verdura, ma in città si respira un’aria di campagna. Giardini collettivi, pezzi di terra affidati ad arzilli nonnetti, ortaggi che crescono sul balcone dei supermercati: tra condomini e strade trafficate, il verde strappa qualche metro in più al cemento.
C'è addirittura chi ha creato, sulle terrazze della Biblioteca dell'Isolotto, un orto coltivato da volontari (soprannominati “bibliortolani”). Pomodori accanto a Shakespeare, come anche a scuole. In sei istituti di Firenze i bimbi si prendono cura di orti-didattici. Il Reporter vi porta sul campo, nel vero senso della parola: nella nostra photo-gallery, un tour per immagini tra le più interessanti realtà dedicate ai contadini urbani.
Gli orti di città, a Firenze
I fiorentini imbracciano vanga e zappa. Sarà la voglia di risparmiare sulla spesa della verdura, ma in città si respira un’aria di campagna. Giardini collettivi, pezzi di terra affidati ad arzilli nonnetti, ortaggi che crescono sul balcone dei supermercati: tra condomini e strade trafficate, il verde strappa qualche metro in più al cemento. Il Reporter vi porta sul campo, nel vero senso della parola, in un tour tra le più interessanti realtà dedicate ai contadini urbani.
Il 13 aprile una domenica ”da fiorentini”
Torna domenica 13 aprile la Domenica del Fiorentino, la giornata di ingresso gratuito nei musei civici per i nati o residenti a Firenze e provincia.
L’INIZIATIVA. E’ sufficiente mostrare la card UnbacioneaFirenze o il proprio documento di identità per entrare liberamente e senza alcuna prenotazione in Palazzo Vecchio (orario 9.00/24.00), Santa Maria Novella (orario 13.00/17.00), Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00) e Fondazione Salvatore Romano (orario 10.00/16.00). Le biglietterie chiudono un’ora prima dell’orario di chiusura.
PRENOTAZIONI. Per tutte le visite guidate e le attività la prenotazione è obbligatoria, così come per gli accessi alla Torre di Arnolfo (ingressi ogni mezz’ora in orario 9.00/21.00, ultimo accesso ore 20.30) e alla Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (ingressi ogni venti minuti in orario 13.00/17.00, ultimo accesso ore 16.20). All’atto della prenotazione è possibile riservare una sola visita o attività nel corso della giornata per un massimo di 5 persone.
NOVITA’. Tra le novità di questa domenica, agli adulti sono dedicati gli appuntamenti speciali alla scoperta del complesso delle Murate e del Centro Storico sul tema della Prima Guerra Mondiale organizzati in occasione della Giornata internazionale dei Monumenti e dei Siti Icomos. L’Accademia delle Arti e del Disegno sarà eccezionalmente aperta al pubblico dalle 10 alle 16.30, con conferenza alle 11 sul tema ‘Una guerra per immagini: l’Istituto Francese di Firenze e il conflitto 1914-18’ del professor Marco Lombardi. Per le famiglie con bambini da segnalare invece le attività ‘In bottega: tempera su tavola’, ‘Il Palazzo gioca’, ‘Per fare una città ci vuole un fiore’ e ‘Intorno al Porcellino’.
PROPOSTE. Anche per questa giornata sono poi segnalate le visite guidate gratuite al Museo della Misericordia in Piazza Duomo (su prenotazione 15.15 e 16.30, tel: 055-239393). Inoltre, in concomitanza con le mostre temporanee ‘Pontormo e Rosso fiorentino: divergenti vie della “maniera”’ e ‘Questioni di famiglia’, anche la Fondazione Palazzo Strozzi aderisce alla Domenica del Fiorentino, proponendo due visite guidate per adulti (11.00 e 16.30) e un’attività per famiglie (15.30): prenotazione obbligatoria ([email protected] e tel. 055-2340742).
Domenica torna l’Avon Running: partenza in piazza Santa Croce
Si correrà domenica prossima, 13 aprile, l'Avon Running a Firenze, con partenza alle 10.30. L’incasso sarà totalmente devoluto in beneficenza. Due le principali novità rispetto alle edizioni precedenti: la distanza, che passa da 10 a 5 chilometri per favorire la partecipazione, e il luogo di partenza e arrivo, non più Santa Maria Novella ma piazza Santa Croce.
IL PERCORSO. Il percorso toccherà alcuni dei punti più suggestivi di Firenze, compreso il Ponte Vecchio, via Tornabuoni, piazza Duomo, piazza della Repubblica e piazza Signoria. Anche quest’anno i proventi ricavati dalle iscrizioni andranno all’associazione Artemisia, attiva sul territorio nella lotta contro la violenza sulle donne e a tutela dell'infanzia. Quest’anno ci sarà inoltre il coinvolgimento per il supporto anche alla Fondazione dei Centri Giovanili Don Mazzi. Possono partecipare alla corsa le donne di qualsiasi età e bambini e bambine delle scuole medie ed elementari.
PIAZZA SANTA CROCE. La partenza sarà alle 10.30 da piazza Santa Croce, dove è situato anche l’arrivo, e dove fin da sabato 12, dalle 14 alle 21.30, e per tutta la domenica mattina, sarà situato il villaggio Avon con stand, punti di incontro, promozione di iniziative e prodotti. Inoltre, a cura delle palestre e dei Centri fitness Klab, ci sarà animazione attiva fitness, non solo la domenica per il riscaldamento, ma anche il sabato. Verranno proposte ai presenti le ultime novità e tendenze in fatto di fitness. Lo scorso anno furono quasi in 2000 le partecipanti al via.
ISCRIZIONI. Le iscrizioni sono aperte nei punti convenzionati: presso la sede di Firenze Marathon in viale Fanti, presso il negozio Isolotto dello Sport a Firenze, presso il negozio Il Campione a Prato, presso i negozi Universo Sport di via Masaccio, piazza del Duomo e via Sandro Pertini a Novoli, oltre che presso la sede di Artemisia in Via del Mezzetta, 1/int. a Firenze. Tutte le partecipanti riceveranno la sacca ufficiale Avon Running con prodotti alimentari, prodotti Avon cosmetici, la maglia ufficiale dell’evento da indossare magari durante la passeggiata ludico motoria, gadget vari. Per il programma dettagliato, oltre al sito www.firenzemarathon.it, si può consultare anche www.avonrunning.it.
Il Crocifisso di Benedetto da Maiano torna sull’altare maggiore del Duomo
Torna sull’altare maggiore del Duomo di Firenze, dopo circa quattro anni di restauro, il monumentale Crocifisso ligneo policromo di Benedetto da Maiano (1442-1497). Il restauro eseguito su proposta del Cardinale Giuseppe Betori è stato affidato dall’Opera di Santa Maria del Fiore all’Opificio delle Pietre Dure. Sarà lo stesso Cardinale a svelare il Crocifisso restaurato durante la solenne liturgia del Venerdì Santo, quando tre volte pronuncerà le parole “Ecce lignum crucis”, “Ecco il legno della croce…”.
L’OPERA. L’intensa umanità della figura di Cristo torna così a essere visibile dopo che per un secolo e mezzo era stata oscurata da uno spesso strato di ridipintura a finto bronzo, probabilmente applicata da un maestro ottocentesco, Giovanni Duprè, di cui sono documentati alcuni interventi sull’opera. Il restauro ha svelato uno dei massimi capolavori di scultura d’epoca savonaroliana: “Se potessimo esporlo accanto ai crocifissi lignei di Donatello, Filippo Brunelleschi e Michelangelo, il Crocifisso di Benedetto da Maiano troverebbe la sua cornice stilistica e spirituale”, afferma Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera, “una scultura in cui la monumentalità e la classicità del Davide michelangiolesco, realizzato tra il 1501 – 1504, erano già preannunciate”.
IL RESTAURO. L’obiettivo del restauro – viene spiegato – era quello di scoprire se esistesse ancora l’antica policromia sotto la ridipintura ottocentesca e, in tal caso, se fosse possibile recuperarla. Le numerose indagini diagnostiche eseguite sul Crocifisso hanno confermato l’esistenza di una policromia a carattere naturalistico e i successivi saggi effettuati sulla scultura hanno convinto sull’opportunità di intervenire. “Il lavoro di rimozione dello strato di finto bronzo è stato lungo e molto delicato”, afferma Laura Speranza, direttore del settore restauro sculture lignee policrome dell’Opificio, “ma via via che avanzava la splendida scultura riacquistava, con il recupero dei colori naturalistici, i suoi valori plastici, con una anatomia perfetta, con la muscolatura descritta morbidamente che ben si adatta alle caratteristiche di Cristo secondo quanto asseriva Savonarola: ‘il dolce et bon Jesu era di nobile complessione, et tenera, et delicata, et molto sensibile’”.
LA STORIA. Acquistato dall’Opera di Santa Maria del Fiore nel luglio 1509 dal figlio dello scultore Giovanni, dopo tredici anni dalla morte del padre, il Crocifisso fu affidato per la policromia a Lorenzo di Credi nel 1510 e nello stesso anno un “octonaio”, tale Michelagnolo di Gugliemo, fu pagato per la “opera della diadema di rame dorata e della corona di spine facta per il crucifixo dello altare maggiore”. Una storia ben documentata ma non per questo chiara: come mai un Crocifisso scolpito sicuramente prima della morte di Benedetto da Maiano, rimane nella bottega per altri tredici anni e poi è adattato per assumere il ruolo di principale arredo liturgico della Cattedrale? Per chi Benedetto da Maiano avrebbe dovuto realizzare un’opera così monumentale? Gli scultori del periodo lavoravano quasi sempre su commissione e il Crocifisso è troppo grande per una casa o un oratorio privato. L’unica grande chiesa di Firenze che negli anni ‘90 del 1400 stava realizzando importanti arredi liturgici era il Duomo: nel 1491 – 1492 era partito il progetto di decorazione della Cappella di San Zanobi, e vi è motivo di pensare che nello stesso periodo sia stato fatto qualche tentativo di nobilitare il coro ligneo intorno all’altare maggiore, che era sempre quello provvisorio realizzato da Filippo Brunelleschi nel 1436. “La commissione del Crocifisso di Benedetto potrebbe quindi rientrare – secondo Timothy Verdon – in un progetto a lungo termine di ammodernamento dell’area liturgica sotto la cupola del Brunelleschi e più a est, nella cappella absidale di San Zanobi”. Scolpito il nuovo crocifisso però sia la morte di Benedetto da Maiano nel 1497, sia il tempo tumultuoso che seguì, posticiparono alla fine del primo decennio del secolo successivo il completamento dell’opera e la sua collocazione.
LA SOSTITUZIONE. Durante il restauro, il Crocifisso di Benedetto da Maiano è stato sostituito con un altro, opera di un artista anonimo del XV secolo. Si tratta del Crocifisso che anticamente era collocato sull’altare maggiore della Cattedrale prima di quello di Benedetto da Maiano. La scultura entrerà a far parte della collezione del nuovo Museo dell’Opera.
Foto di Antonio Quattrone
Architettura, svolto il test di ammissione: a Firenze 657 candidati
Architettura, svolto il test di ammissione.
LA PROVA. Si è svolta ieri, giovedì 10 aprile, in tutta Italia, la prova di ammissione al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura e al corso di laurea in Scienze dell’Architettura, per l’anno accademico 2014/2015.
CANDIDATI. A Firenze hanno sostenuto la prova 657 candidati, sui 669 che hanno presentato domanda.
POSTI. I posti disponibili sono 300 (oltre a 20 posti riservati a cittadini extracomunitari e 4 per i cittadini cinesi nell’ambito del progetto Marco Polo) per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura(LM-4) e 150 per il corso di laurea in Scienze dell’architettura (L-17), oltre a 16 per i cittadini extracomunitari e 3 per quelli cinesi del progetto Marco Polo.
Leggi anche: Medicina, a Firenze 2.150 candidati
L’Otello di Verdi al cinema, in diretta da uno dei palchi più antichi del mondo
In diretta da uno dei palcoscenici più antichi del mondo, il Teatro di San Carlo di Napoli, la nuova produzione di Otello di Giuseppe Verdi approda nei cinema Fulgor e Fiamma di Firenze, Buondelmonti di Impruneta e Multisala Grotta di Sesto Fiorentino martedì 22 aprile alle 20.30 per la direzione di orchestra del maestro Nicola Luisotti.
OTELLO. È il nuovo allestimento di Otello di Giuseppe Verdi, in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, quello che Il Teatro di San Carlo di Napoli ospita sul proprio storico palcoscenico e che Microcinema distribuisce, in collaborazione con Rai, in oltre 100 sale cinematografiche italiane martedì 22 aprile. La nuova scenografia di Nicola Rubertelli – viene spiegato – immerge direttamente lo spettatore nel clima tempestoso che perseguita l’animo oscuro di Otello, consumato e incatenato dalla gelosia. Direttore Musicale del Teatro di San Carlo di Napoli, il maestro toscano Nicola Luisotti dirige l’orchestra che accompagna il Moro di Cipro nelle sue struggenti vicende d’amore.
L’OPERA. Otello, signore di Cipro e capo della flotta veneziana, sposato con la giovane Desdemona, viene istigato da Iago, suo alfiere, invidioso per la nomina a capitano di Cassio, a credere che tra sua moglie e il capitano vi sia una relazione. Prova ne è un fazzoletto che Iago, sottratto a Desdemona, ha posto in casa di Cassio, e che Otello vede in mano al rivale durante una conversazione architettata da Iago per mostrare al suo padrone l’infedeltà della moglie. Considerata una delle più belle voci del panorama lirico italiano, morbida e al tempo stesso squillante, quella del tenore comasco Marco Berti, acclamato interprete verdiano, dà vita ai tormenti del Moro di Cipro, affiancato dalla Desdemona di Lianna Haroutounian, considerata tra i più promettenti soprano verdiani della sua generazione.
ENTRA GRATIS CON IL REPORTER. Il Reporter ti invita a vedere Otello, martedì 22 aprile 2014 alle 20.30, presso i cinema Fulgor e Fiamma di Firenze, Buondelmonti di Impruneta e Multisala Grotta di Sesto Fiorentino. Per ricevere gli inviti basta scrivere a [email protected], indicando nome, cognome e sala prescelta entro e non oltre il 16 aprile. Gli inviti sono validi fino a esaurimento posti.
Ogni invito è valido per una persona: qualche giorno prima dello spettacolo risponderemo alle mail di coloro che riusciranno ad accaparrarsi un invito, spiegando come fare per assistere all’evento.
Passeggiava all’alba con la droga in tasca: fermato
Passeggiava all’alba con la droga in tasca: fermato.
CONTROLLI. Poco prima dell’alba, l’uomo passeggiava in piazza dei Mozzi con in tasca alcune dosi di stupefacente. Durante un controllo l’uomo, un 27enne senegalese, è stato fermato in strada dalla volante di zona.
18 GRAMMI. Sorpreso con 18 grammi di droga, tra marijuana e cocaina, lo straniero è finito in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.