giovedì, 21 Agosto 2025
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Caso Rari, la Provincia risponde al Comune: “Inutile rimandare di 4 anni”

“Inutile cercare escamotage che spostano solo il problema di qualche anno. Le responsabilità vanno affrontate e non eluse. Noi siamo disponibili – fino al 16 settembre – a trovare una soluzione programmata e condivisa che tenga insieme la salvaguardia di un’esperienza importante come la Rari, a cui tutti teniamo, con i punti imprescindibili del rispetto delle norme sulla sicurezza idraulica e dei provvedimenti esistenti legittimi ed esecutivi”.

Questa la posizione della Provincia di Firenze in merito alla vicenda Rari Nantes e ricostruirne la storia.

“Il Comune di Firenze – spiega l’Assessore all’Ambiente e alla Difesa del suolo, Renzo Crescioli – ha approvato un testo che, da quello che abbiamo avuto modo di leggere dalla stampa, non ha recepito le osservazioni fatte a suo tempo dalla Provincia. Questo è un modo di procedere quanto meno curioso: di solito prima di approvare una convenzione, ci si assicura che il testo sia condiviso tra le parti. In assenza di fatti nuovi e concreti, il provvedimento che prevede il rientro in possesso delle strutture il 16 settembre per potere procedere alla esecuzione degli abbattimenti previsti da anni non può che rimanere in vigore. Ma al di là di questo, sino ad allora le nostre porte rimangono aperte per una soluzione condivisa col Comune”.

“La soluzione però non può essere un accordo per un ennesimo generico rinvio – prosegue Renzo Crescioli – ma intese precise e dettagliate, come ad esempio accordi di programma, che individuino in modo chiaro, oggi e non in un futuro indefinito, obiettivi, luoghi, tempi congrui, risorse, e sedi di verifica dell’attuazione di un processo di rilocalizzazione degli impianti di Rari Nantes; rimandare genericamente il problema di altro quattro anni non risolve nulla. Noi non abbiamo alcun pregiudizio a risolvere la questione ma si deve tenere conto che la Provincia non può derogare in alcun modo dagli obblighi che derivano dalle sue competenze sul demanio fluviale o sulla sicurezza idraulica dell’Arno, a maggior ragione dopo l’esplicito intervento compiuto dalla Procura della Repubblica”.

In merito a soluzioni alternative per ricollocare l’impianto sportivo della Rari Nantes, Palazzo Medici Riccardi ribadisce la propria piena disponibilità, pensando ad “aree del demanio fluviale, anche in riva destra dell’Arno in Lungarno del Tempio che, a seguito di specifiche destinazioni urbanistiche, la Provincia può mettere a disposizione del Comune, in grado di ospitare gli impianti sportivi che verrebbero a mancare”.

Inseguimento per le strade della città: fermata banda di ladri di rame

Il tutto è cominciato intorno alle 5 di stamattina, quando una delle pattuglie impegnate sul territorio, ha avvistato sul viale Redi una station wagon sospetta con il bagagliaio visibilmente carico di materiale e con a bordo tre uomini dell’Est Europa.

Alla vista degli agenti, il mezzo ha accelerato bruscamente svoltando e proseguendo ad alta velocità in direzione Careggi. I fuggiaschi dopo aver attraversato pericolosamente una serie di incroci con semafori rossi, sono andati ad urtare contro lo spartitraffico della rotonda dell’ospedale.

Nonostante due ruote squarciate nell’impatto ha continuato a percorrere viale Pieraccini fino all’ingresso dell’ospedale pediatrico Meyer dove la corsa si è definitivamente arrestata contro un’aiuola. Gli uomini a bordo hanno proseguito la fuga a piedi, ma due di loro sono stati subito raggiunti e bloccati dalla polizia. Il terzo è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Uscendo dalla macchina, uno degli arrestati ha infilato il piede in uno dei cerchioni incandescenti – ormai del tutto privi di pneumatico – procurandosi una vistosa ferita.

Nel bagagliaio della loro vettura sono state rinvenute e sequestrate 6 matasse di cavi di rame ad alto voltaggio ed altri 2 fasci sempre del cosiddetto “oro rosso”.

Gdf, giro di vite sul lavoro in nero

Una giornata intensa per la Guardia di finanza, che ieri ha controllato diversi capannoni nelle province di Firenze e Prato, tra Lastra a Signa, Vinci, Castelfiorentino e Prato, per accertare la presenza o meno di lavoratori in nero o clandestini.

 

Nove le ditte complessivamente controllate (di cui solo 1 è risultata regolare). Il bilancio è molto poco rassicurante: un immobile sequestrato, 24 lavoratori “in nero” di cui 1 clandestino, un lavoratore irregolare, cinque aziende sono state colpite dalla “maxi sanzione”, per il superamento del 20% di impiego di lavoratori in nero o irregolari, rispetto al personale regolarmente assunto, sequestrati dieci macchinari da cucito non autorizzati e erogate multe per oltre 55 mila euro.

Ma quello di ieri è solo la punta dell’iceberg degli interventi messi a segno dalle Fiamme gialle, che da giugno ad oggi, hanno controllato sedici ditte (di cui solo una risultata regolare), sequestrato 8 immobili (per un valore commerciale di oltre 4 milioni di euro), scoperto 48 lavoratori “in nero” di cui 7 clandestini, individuato un lavoratore irregolare, erogato multe per 84 mila euro e sequestrato 289 macchinari non autorizzati.

Addio pioggia, torna il sole (cocente): un’altra settimana da bollino rosso

Se ci avete creduto è stata solo un’illusione, il fresco di ieri – che dopo l’acquazzone aveva reso l’aria fiorentina più respirabile – si sta ritrasformando velocemente in afa.

 

Proprio così. Le previsioni del Lamma, il Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale, danno temperature in costante aumento fino al fine settimana quando duplicheranno o quasi i record dello scorso weekedn, sfiorando quota 37-38.

Bagni al mare, gite in piscina o caccia ad un po’ di fresco in montagna o campagna sono le tecniche migliori per sfuggire all’afa.

E chi non può? Rimangono i vecchi suggerimenti di sempre, indicati soprattutto per bambini e anziani, categorie più a rischio, che sono invitati a bere tanto e non uscire nelle ore più calde del giorno.

“Le malattie non vanno in vacanza”. Appello di Marroni ai donatori di sangue

“Prima di partire per le ferie, andate a donare il sangue. Le malattie non vanno in vacanza, e di sangue c’è sempre grande necessità”.

Questo l’appello che l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni rivolge ai donatori toscani alla vigilia delle ferie, quando, come ogni anno, il sistema sanitario toscano si pone il problema di garantire prestazioni sanitarie adeguate a chi in agosto è ricoverato in ospedale ed ha bisogno di cure. Una adeguata disponibilità di sangue e plasma è un presupposto irrinunciabile per assicurare un gran numero di cure appropriate, sia in regime di urgenza (interventi chirurgici, traumi, trapianti, parti), sia per le malattie croniche (tumori, e patologie delle persone anziane).

Anche quest’anno il Centro Regionale Sangue della Regione Toscana, insieme alle Associazioni Avis, Fratres, Anpas, CRI, all’approssimarsi del mese di agosto si rivolge ai numerosi e generosi donatori periodici di sangue della Toscana perché prima di partire per le ferie si ricordino di effettuare una donazione di sangue o di plasma.

“È la consapevolezza dell’importanza che la donazione del sangue riveste nel sistema sanitario toscano – dice l’assessore Marroni – che mi spinge a rivolgermi direttamente ai donatori di sangue per garantire anche quest’anno un normale funzionamento dei nostri ospedali anche in estate. Negli anni passati siamo riusciti in questo intento e sono sicuro che anche nel 2013, lavorando tutti insieme trasfusionisti, istituzioni, donatori, riusciremo ad ottenere questo importantissimo obiettivo, segno di grande civiltà e testimonianza di una comunità solidale e coesa”.

Ogni giorno in Italia in media 1.800 persone necessitano di trasfusioni, per un totale di circa 9.000 unità, un flusso che non può essere mai interrotto e che richiede l’impegno di tutti anche nel periodo estivo. Alla vigilia del mese di agosto si cominciano a registrare le usuali carenze dei gruppi Rh negativi (soprattutto 0-), ma il Sistema sanitario toscano si appresta ad affrontare questo periodo da sempre critico con tutti i Servizi trasfusionali aperti e con la collaborazione della rete delle Unità di Raccolta associative operanti sul territorio regionale.

Il giardinaggio vien risparmiando: a Firenze in uso solo utensili elettrici

Risparmiare energia tutelando la salute dei lavoratori. Con questo duplice obiettivo la direzione ambiente del Comune circa un anno fa aveva deciso di acquistare ed utilizzare solo utensili elettrici per la potatura di siepi ed alberi e per diserbare le aiuole delle aree verdi comunali. A circa un anno da questa scelta, i dati dicono che il risparmio energetico è stato dell’82%, il risparmio economico del 90%, mentre per i 72 operatori coinvolti nel progetto si è registrata minore rumorosità, vibrazioni ridotte, migliore maneggevolezza e azzeramento degli scarichi nocivi.

 

“Siamo molto soddisfatti del risultato di questa scelta, che avevamo fatto soprattutto per rispondere alle esigenze di salvaguardia dei lavoratori, ma che si è rivelata molto positiva anche in termini economici ed ambientali – sottolinea l’assessore all’Ambiente Caterina Biti – Avevamo qualche timore sull’utilizzo pratico dei nuovi attrezzi, che però, dopo la fase di adattamento, sono stati apprezzati più di quelli tradizionali. E’ anche con queste scelte, solo apparentemente minori, che si costruisce una città più sostenibile si crea una maggiore consapevolezza ambientale”.

Per avere una valutazione oggettiva del progetto, è stato realizzato uno studio di verifica sia attraverso questionari per i lavoratori (60 operatori ambientali e 12 boscaioli ), sia con il confronto tra consumi (in termini di costo ed energetici), emissioni ambientali (acustiche/gas) e vibrazioni. E’ emerso che gli utensili elettrici si sono rivelati affidabili (i guasti sono stati risolti in un tempo più che accettabile e per lo più non erano imputabili alla parte elettrica); che le procedure di uso e rimessaggio sono risultate corrette; che la percezione degli strumenti elettrici rispetto a quelli tradizionali è stata in generale positiva o neutra. Mentre sul fronte dei consumi, come detto è stato rilevato “un risparmio energetico valutabile intorno all’82% ed economico valutabile intorno al 90%”.

Differenziata: Bramerini “Ridurre il fabbisogno di discariche in Toscana”

Sempre più raccolta differenziata e  la presentazione di un piano di gestione dei rifiuti, delle bonifiche e dei siti inquinati della Regione Toscana.

 

Sono questi i principali obiettivi della Regione Toscana, presentati dagli assessori regionali alla presidenza, Vittorio Bugli e all’ambiente, Anna Rita Bramerini insieme al presidente di Publiambiente, Paolo Regini, in occasione della presentazione degli ottimi risultati raggiunti dai 15 comuni serviti da Publiambiente che hanno adottato il metodo di raccolta porta a porta.

“Far sì che la raccolta differenziata ed il riciclo dei rifiuti raggiungano livelli sempre più elevati – ha detto l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli – è una scelta strategica di governo che la Regione Toscana intende compiere, anche a partire dal nuovo Piano regionale. Realtà come quella empolese dimostrano che si possono raggiungere, e in maniera consolidata, percentuali di differenziata superiori all’85%, sapendo che questo è uno strumento e non il fine e che comunque occorrono impianti per lo smaltimento del residuo”.

“La Regione – conclude Bramerini – intende estendere progressivamente il porta a porta a tutta la Toscana, che ha ampie potenzialità di crescita, insieme alle percentuali di differenziata. Il nostro obiettivo è quello di ridurre il fabbisogno di discariche e di realizzare impianti di compostaggio capaci di produrre un compost di qualità, così da evitare che una parte dell’umido, dopo la selezione, debba ritornare in discarica”.

 

Toscana, differenziata avanti tutta: record di comuni “ricicloni”

Ben 11 dei 28 comuni gestiti da Publiambiente hanno superato il 90% di raccolta differenziata nei primi quattro mesi di quest’anno.

 

Prestazioni confermate anche da Legambiente che nella sua classifica 2013 (relativa ai dati 2012 che sono gli ultimi certificati) stilata in base all’indice di buona gestione del ciclo dei rifiuti, colloca ben 11 comuni toscani con popolazione superiore ai 10.000 abitanti ai primi 11 posti della sua classifica delle amministrazioni dell’Italia centrale.

Tra i comuni della Toscana centrale serviti da Publiambiente, quello che nei primi quattro mesi di quest’anno ha raggiunto la percentuale più alta di differenziata è Gambassi Terme (FI), con il 97,28%, seguito da Lamporecchio (PT) con il 95,36% e da Larciano (PT) con il 94,64%. Buonissime anche le prestazioni dell’Empolese Valdelsa, che “piazza” 11 comuni ai primi 15 posti della classifica di Publiambiente. Pur arrivando dopo Montespertoli, Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Vinci, Capraia e Limite e Fucecchio, Empoli con i suoi 47.000 abitanti è la realtà più importante e nel maggio 2011 ha iniziato la raccolta dei rifiuti col sistema porta a porta e a fine 2012 ha raggiunto il traguardo di portare la produzione pro capite di rifiuti che finiscono in discarica a meno di 75 chili all’anno.

Uno dei maggiori risultati che si ottengono con il porta a porta, oltre all’aumento della raccolta differenziata, è la diminuzione della produzione di rifiuti che, secondo i dati di Publiambiente sono calati complessivamente del 31% e dell’81% gli indifferenziati.

Il porta a porta crea anche posti di lavoro, grazie all’aumento del personale impiegato nella raccolta. Publiambiente è passata dalle 65 persone impiegate nella raccolta con cassonetto, alle 226 con il porta a porta, con un incremento di 165 unità, pari al 270% in più. La percentuale di raccolta differenziata in Toscana nel 2011 è stata pari al 42,2% (contro una media nazionale del 35%) con un +2,1% rispetto al 2010.

Arriva il calendario della Serie A. Inizio soft prima dei match con i big

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25 agosto, questa la data da segnare sul calendario per assistere al ritorno in campo della squadra di Vincenzo Montella.

La prima partita del calendario è fissata in casa col Catania, poi Genoa, Cagliari, Atalanta. Per scaldare i muscoli in vista dei match coi big del campionato.

Il primo scontro vero è fissato ad un mese dall’inizio del campionato, il 25 settembre, quando i Viola affronteranno l’Inter a Milano e poi a raffica Parma, Lazio e Juventus. Chievo, Napoli e Milan gli avversari delle partite successive. E ancora Sampdoria, Udinese, Hellas Verona, Roma, Bologna, Sassuolo, Livorno e infine Torino, a chiusura del campionato, il 18 maggio del prossimo anno.

Il coach parte positivo fin dall’esordio: “Sulla carta ad alcuni potrebbero sembrare partite semplici – dice Montella a margine del sorteggio, avvenuto ieri sera – quelle di inizio stagione, ma la prima è invece già una partita insidiosa. Il Catania è squadra rodata , si conoscono a memoria e sviluppano un gioco brillante. Il pubblico di Genova è sempre vicino alla squadra e regala quel qualcosa in più ai calciatori che scendono in campo. In ogni caso prima o poi si devono affrontare tutte le squadre e noi cercheremo di essere al meglio fin dalla prima partita”.

Tutto il calendario “minuto per minuto” di Simone Spadaro

Baby-gang a Viareggio, fermati tre scassinatori under 12 armati di cacciaviti

Avevano 9, 10 e 12 anni i tre ragazzini fermati a Viareggio dalla polizia, armati di tre grossi caggiaviti e pronti allo scasso.

Una baby gang rom, senza nessun documento con sè, che ha detto agli agenti di vivere coi genitori a bordo di un camper senza però saper dare informazioni a riguardo.

I tre, che saranno affidati ad un centro di accoglienza, sono stati segnalati al Tribunale minorile di Firenze mentre gli agenti sono alla ricerca dei genitori, che saranno denunciati per abbandono di minore.