mercoledì, 30 Aprile 2025
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Ginori, Gucci fa un’offerta da tredici milioni

Cauto ottimismo. Sono queste le parole d’ordine che ruotano attorno alla Richard Ginori.

INCONTRO. A parlare è il sindaco di Sesto Fiorentino, Gianni Gianassi, dopo aver incontrato questa mattina il curatore fallimentare della storica azienda, Andrea Spignoli. “Pur con la dovuta cautela – spiega il sindaco – oggi possiamo confermare quell’ottimismo sul futuro della Ginori che abbiamo sempre manifestato, poiché c’è almeno un soggetto industriale disposto a rilevare e rilanciare l’azienda nonché a salvaguardare una quota importante di occupazione”.

PROPOSTA. L’offerta è stata depositata in Tribunale alcuni giorni fa e ammonta a tredici milioni di euro. L’azienda italiana che ha avanzato la proposta è Gucci e sarebbe anche disposta ad assumere da subito almeno 230 lavoratori della Richard Ginori.

GUCCI. Il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, commenta con entusiasmo la notizia sul suo profilo Facebook: “L’offerta di Gucci per rilevare la Richard Ginori ci fa sperare in un’occasione di grande rilancio dell’azienda di Sesto Fiorentino. Dopo anni di sconforto, finalmente si aprono nuove prospettive di ricollocazione per tanti lavoratori che finora hanno subito gli effetti negativi di una vicenda assurda. L’offerta che giunge da un’azienda di valore internazionale come questa consente ora di pensare alla piena valorizzazione di un marchio prestigioso e del patrimonio di esperienza e creatività che deriva dal Made in Italy.”

CGIL TOSCANA. L’ottimismo per la proposta avanzata da Gucci rimbalza sulla rete. La Cgil Toscana scrive un tweet: “La notizia dell’interesse di Gucci per Richard Ginori riapre una vera prospettiva industriale alla storica azienda fiorentina”. Anche Daniele Quiriconi, segretario regionale con delega alle attività produttive, commenta positivamente: “Un marchio storico del lusso italiano storicamente radicato in Toscana come Gucci che vuol rilevare Richard Ginori è una gran bella notizia.”

Furti nei bagagli smarriti, due arresti

Due arresti da parte della polizia di frontiera di Firenze nell’ambito dell’operazione chiamata “Bagaglio Sicuro”.

I FURTI. I furti – spiega la polizia – venivano messi a segno ai danni dei bagagli smarriti, quelli cioè che – per disguidi dovuti a coincidenze o tempi ridotti di imbarco in altri aeroporti internazionali – arrivavano in aeroporto con qualche giorno di ritardo. A quel punto, i bagagli – secondo una procedura prestabilita – venivano affidati a una cooperativa operante in aeroporto, che a sua volta si serviva di alcuni corrieri per recapitare il bagaglio al domicilio del legittimo proprietario.

I BAGAGLI. Solo che questi ultimi, rientrati in possesso dei loro beni, facevano l’amara scoperta: bagagli manomessi (in qualche caso con evidenti segni di effrazione) e oggetti mancanti. Dalle valigie sparivano souvenir, capi di abbigliamento, profumi, scarpe e altri oggetti di valore. L’incremento di questi casi ha richiamato l’attenzione della Polizia di Frontiera di Firenze che, dopo monitoraggi e indagini, ha messo a fuoco i soggetti ritenuti responsabili e le tecniche adottate per “alleggerire” i bagagli. Nello specifico, l’attività investigativa condotta dalla squadra di polizia giudiziaria dell’Ufficio di Polizia di Frontiera, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Tommaso Coletta, ha consentito di accertare che nel magazzino in cui transitavano i bagagli in attesa di essere recapitati ai viaggiatori, un corriere e un dipendente di una cooperativa che lavorava all’interno del magazzino stesso, da mesi aprivano i bagagli impossessandosi di capi di abbigliamento e calzature  griffate, profumi di marca, utensili, macchine fotografiche digitali, dolciumi e perfino giocattoli per bambini.

ARRESTI. Così, due italiani, un 31enne residente a Scandicci e un 32enne residente a Capannori (Lucca), rispettivamente dipendente di una cooperativa affidataria del servizio di raccolta dei bagagli “smarriti” e dipendente di uno dei “corrieri” convenzionalmente utilizzati per la consegna a domicilio dei bagagli, sono stati tratti in arresto per i reati di furto aggravato e continuato, in concorso tra loro, in esecuzione dell’Ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze Mario Profeta.

Artigianato, è allarme: ogni giorno chiudono 63 imprese

Uno stillicidio lento e inesorabile: la crisi continua a fare strage di imprese artigiane. In Toscana, solo nel 2012, ne sono chiuse quasi 12mila. E con l’inizio del nuovo anno le cose sono andate a peggiorare: nei primi due mesi del 2013, hanno abbassato il bandone 63 imprese ogni giorno.

L’SOS. A lanciare l’allarme è la Cna Toscana. Numeri alla mano, nella nostra regione nel corso del 2012 hanno cessato l’attività 11.921 imprese artigiane, pari a 32,5 al giorno. Il saldo fra nascite e cessazioni è -2.843.

2013 ANNUS HORRIBILIS. Sbaglia chi pensa che peggio di così non poteva andare. Il 2013 si è aperto in maniera ancor più drammatica. A gennaio e febbraio, sono nate 1.725 imprese artigiane, mentre le cessazioni sono 3.737. Il saldo negativo ammonta a – 2.012 unità. Significa che ogni giorno 63 imprese hanno dichiarato la resa, chiudendo i battenti.

 PIU’ DISOCCUPATI. Pesantissime le ricadute sull’occupazione. Dal momento che la media nell’artigianato è di 2,8 addetti per azienda – fa i calcoli la Cna – sono andati perduti quasi 8.000 posti di lavoro nel 2012 e oltre 5.600 nei primi due mesi del 2013.

”ACCELERARE SU RIFORME”. Tra le concause maggiori della moria di azienda, spiega la Cna, c’è il forte ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Da qui la richiesta di “accelerare sul decreto per saldare i debiti della PA”. Esigenza tanto più avvertita in Toscana se si considera che il debito della PA in un anno e mezzo è quasi raddoppiato, passando da 4 a oltre 7 miliardi di euro. “Politiche su credito, investimenti, patrimonializzazione, innovazione, internazionalizzazione calibrate su artigianato e piccola impresa”, le richieste urgenti fatte dal presidente di Cna Toscana Valter Tamburini. 

Bici Lucenti, kit salva-vita per i ciclisti quasi finiti. Ma ne arriveranno altri

Sono quasi esauriti i mille kit salva-ciclisti, quelli composti da luci e campanello distributi da 18 biciclettai cittadini a 4 euro.

L’INIZIATIVA. La campagna di sicurezza per chi si sposta sulle due ruote, chiamata “Bici lucenti”, è iniziata il 20 marzo, ed è organizzata dall’Associazione Città Ciclabile insieme alle associazioni Gabriele Borgogni e Lorenzo Guarnieri, con la collaborazione di tutte le Sezioni Soci della Coop di Firenze, della Cooperativa Ulisse e col patrocinio del Comune di Firenze. La campagna dura fino al 30 aprile ma – viene spiegato – sono già quasi esauriti i mille kit di due luci più un campanello previsti in origine e distribuiti da 18 biclcettai al prezzo promozionale di 4 euro insieme al “decalogo” delle regole per la sicurezza delle bici per le strade, redatto per questa occasione dall’Associazione Città Ciclabile dopo una consultazione fra i propri soci, i biciclettai e la Pattuglia dei vigili in bicicletta.

ALTRI KIT IN ARRIVO. Così, “con un ulteriore sforzo organizzativo è stato possibile predisporre e consegnare ai biciclettai altri 800 kit, corredati del ‘decalogo’, che saranno in distribuzione dalla settimana prossima, quale concreto contributo per la sicurezza dei ciclisti cittadini”, annunciano gli organizzatori.

BICICLETTAI ADERENTI. La lista dei biciclettai aderenti alla campagna e il “decalogo” si trovano su www.firenzecittaciclabile.org.

L’iniziativa: ”Bici lucenti”, in distribuzione il kit salva-vita per i ciclisti

Insegnanti precari pagati a sorteggio

Ricevono lo stipendio di febbraio su sorteggio.

SORTEGGIO. La denuncia proviene dalla Flc-Cgil e gli sfortunati protagonisti della vicenda sono alcuni supplenti di un liceo linguistico a Grosseto, che, per mancanza di fondi, possono ricevere il loro stipendio dovuto, solo se estratti a sorteggio.

PROVOCAZIONE. “Le scuole ricevono un budget che spesso non e’ sufficiente – spiega Alessandro Rapezzi, segretario della Flc-Cgil – Questo fa sì che non tutti i precari possano essere pagati contestualmente e quindi qualche scuola provocatoriamente per richiamare l’attenzione sulla situazione, sta avanzando l’idea di un sorteggio”.

Mugello, scoperto dalla Finanza un imprenditore edile ”evasore totale”

Scoperto dalla guardia di finanza un imprenditore edile ritenuto “evasore totale”.

IL SEQUESTRO. I Finanzieri della Tenenza di Borgo San Lorenzo hanno dato esecuzione, questa mattina, a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Firenze – David Monti – su richiesta del Pm Paolo Barlucchi, nei confronti di un imprenditore edile 63enne, residente a Barberino del Mugello, che – spiega la Finanza – “operava in completa evasione fiscale”. Sono stati sottoposti a sequestro due abitazioni e un terreno agricolo situati a Barberino del Mugello e nel comune di Berra (in provincia di Ferrara), per un valore complessivo di circa 300mila euro.

LE INDAGINI. Le indagini – spiega ancora la Gdf – “hanno accertato che l’imprenditore ha completamente distrutto  tutta la documentazione fiscale nonché i documenti obbligatori in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi e del volume degli affari della società da lui gestita. Inoltre lo stesso ha accumulato nel tempo un rilevante debito con l’Erario per oltre 700 mila euro, derivante anche dall’esito di precedenti  verifiche che lo stesso Reparto della Guardia di Finanza  aveva svolto nel 2001 nei confronti di un’altra ditta gestita dall’imprenditore. In tale ambito era già emerso che la ditta operava sempre completamente in nero”.

SOLDI. L’imprenditore – conclude la Finanza -“al fine di rendere inefficaci le procedure di riscossione coattiva nei propri confronti, ha proceduto all’acquisto delle descritte proprietà immobiliari intestandole formalmente al coniuge e al proprio figlio. Gli accertamenti bancari eseguiti dalle Fiamme Gialle hanno però dimostrato che il prezzo delle compravendite è stato pagato con risorse provenienti direttamente dall’impresa dell’indagato e pertanto con disponibilità economiche sottratte a tassazione”.

Preso contrabbandiere, aveva con sé 240 pacchi di sigarette

Nascondeva in un borsone 240 pacchi di sigarette destinate al mercato nero.

SIGARETTE DI CONTRABBANDO. E’ scattata la denuncia per contrabbando per un romeno di 43 anni, fermato dalla polizia di quartiere di Firenze in piazza Indipendenza. Alla vista degli agenti, l’uomo ha tentato di sfuggire al “rischio” di un controllo.

LA DENUNCIA. Un atteggiamento sospetto per gli agenti, che lo hanno inseguito mentre tentava di scappare in sella a una bicicletta. Una volta fermato, l’uomo è stato sorpreso con l’ingente quantitavo di tabacchi. Le sigarette erano destinate al mercato moldavo. Per il contrabbandiere è scattata la denuncia. 

Garfagnana, scossa di terremoto stamani

Nuova scossa di terremoto in Garfagnana.

LA SCOSSA. Un terremoto di magnitudo 2.2 è avvenuto alle 5:23 di questa mattina. La scossa è stata registrata in Garfagnana.

TERREMOTO. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nel distretto sismico della Garfagnana.

NO DANNI. Da quanto si apprende, la scossa è avvenuta al confine tra Emilia e Toscana, tra le province di Modena e Lucca. L’ipocentro è stato a 13 chilometri di profondità, l’epicentro in prossimità dei comuni di Pievepelago e Fosciandora. Non ci sarebbero segnalazioni di danni a persone o cose.

Roberta Ragusa, il caso sempre più seguito sul web. Stasera novità in tv?

Sempre più persone vogliono sapere che fine abbia fatto Roberta Ragusa.

SUL WEB. Continuano infatti incessantemente ad aumentare, ad allargarsi e a raccogliere “seguaci” i gruppi nati su Facebook nel nome della donna scomparsa dalla sua casa nel pisano dal gennaio del 2012, ormai quindici mesi fa.

RISPOSTE. Gruppi che continuano a radunare persone che vogliono seguire da vicino la vicenda, che vogliono avere risposte su un mistero che fino a questo momento di risposte ne ha avute poche, che continuano a chiedere, senza arrendersi, che il caso arrivi alla sua soluzione, che la verità venga a galla.

VERITA’. Questi i motivi per cui, sul celebre social network, sono nati i gruppi in nome di Roberta Ragusa. Gruppi composti da amici e conoscenti della donna, ma anche da chi Roberta non l’aveva mai vista, ma che lo stesso vuol combattere al suo fianco questa battaglia, la battaglia per la verità.

APPELLI. Lo hanno ripetuto più volte i membri dei gruppi, e continuano a farlo: non hanno nessuna intenzione di arrendersi finché sul caso non sarà fatta piena luce. Uno degli obiettivi è proprio quello di continuare a tenere alta l’attenzione sulla vicenda, a fare in modo che i riflettori non si spengano: per questo, più volte, anche in passato, sono stati lanciati appelli ai media, perché continuassero a parlare della scomparsa di Roberta, in modo che il caso non rischiasse di finire nel dimenticatoio.

IN TELEVISIONE. Appello raccolto spesso e volentieri da giornali e televisioni, che (soprattutto) negli ultimi tempi sono tornati a seguire con attenzione la vicenda di Roberta Ragusa. Cosa che succederà anche stasera, quando la trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado” (ore 21,10) tornerà a occuparsi della storia della donna scomparsa in Toscana. Ci sono novità in vista?

Firenze, c’è un capriolo sui viali. Investito e poi liberato

E sui viali di circonvallazione spuntò un capriolo.

IL CAPRIOLO. E’ successo a Firenze ieri pomeriggio, quando alcuni automobilisti e passanti si sono trovati ad assistere a una scena decisamente insolita per la città. Sui viali, infatti, c’era un capriolo, che vagava tra le auto non proprio a suo agio.

INVESTITO. Il malcapitato animale è stato prima investito da una vettura, poi si è rifugiato in un cortile ed è rimasto incastrato in una cancellata.

LIBERATO. A quel punto è intervenuta la polizia provinciale, che ha liberato il capriolo per poi accompagnarlo nella campagna di Roveta, a Scandicci, non prima che l’animale fosse visitato da un veterinario. Dopo l’ok di quest’ultimo, l’animale è stato finalmente lasciato libero di tornare in un habitat a lui decisamente più congeniale che non i viali fiorentini in un pomeriggio di pioggia.