A pochi giorni dall’incontro tra il Questore di Firenze e le associazioni rappresentative dei titolari di esercizi commerciali – incontro che si era concluso con l’invito rivolto dal Questore Zonno agli esercenti “a comunicare alla polizia, senza remora o riserva alcuna, qualsivoglia fatto o circostanza ritenuta anomala, dubbia o, comunque, sospetta” – la chiamata al 113 di una commerciante ha consentito ieri alle Volanti di trarre in arresto due ladri tunisini di 40 e 41 anni, con a carico innumerevoli precedenti anche per delitti contro il patrimonio che, con “gran professionalità”, avevano appena messo a segno un furto di ingente valore all’interno di una gioielleria in viale Europa.
LA CHIAMATA. Alle 19 la donna, una fiorentina di 42 anni, ha contattato la polizia, riferendo di un tentato furto ai suoi danni ad opera di due uomini: ha raccontato di aver notato, pochi minuti prima, uno dei due avvicinarsi al bancone, dove lei teneva la borsa ed i cellulari. Insospettita, la donna si è avvicinata al bancone, interrompendo la conversazione nella quale era stata indotta, con continue richieste di informazioni, dall’altro individuo. A questo punto, temendo di essere stati scoperti, i due ladri si sono allontanati dal negozio. La commerciante, dopo averli minuziosamente descritti, li ha seguiti con lo sguardo, riferendone ogni spostamento in real time all’operatore 113, che ha prontamente allertato la volante.
L’ARRESTO. I due tunisini hanno proseguito lungo Viale Europa, entrando e uscendo rapidamente da alcuni negozi, inclusa una gioielleria dalla quale hanno rubato un orologio di valore: anche qui, mentre uno dei magrebini distraeva il titolare con domande e affermazioni scherzose, l’altro – muovendo ad arte alcuni voluminosi monili – ha approfittato del rumore da questi prodotto per rubare un orologio dall’espositore. Ma, all’uscita dal negozio, i due hanno trovato ad attenderli – a breve distanza – la volante, e a nulla è valso il tentativo di disfarsi della refurtiva lasciandola cadere in una fioriera: con l’ausilio dei commercianti di zona, i poliziotti hanno ricostruito i fatti, restituito l’orologio al gioielliere e arrestato i tunisini per i reati, commessi in concorso, di furto aggravato e tentato furto aggravato continuato.