mercoledì, 30 Aprile 2025
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Roberta Ragusa, questa sera il caso al centro della puntata di ”Chi l’ha visto?”

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Questa sera, in televisione, si parlerà ancora di Roberta Ragusa.

IN TELEVISIONE. Il caso della donna scomparsa dalla sua casa nel pisano da più di un anno, dal gennaio 2012, sarà infatti al centro della nuova puntata di “Chi l’ha visto?”, in programma questa sera su Rai 3. La vicenda è tornata prepotentemente sotto la luce dei riflettori nell’ultimo periodo, quando sono state condotte molte ricerche della donna e quando alcune novità non sono mancate.

NOVITA’ E INDAGINI. L’ultima emersa ieri: secondo ”il Tirreno”, infatti, sarebbe stato ritrovato il caricabatterie del telefonino di Roberta. Tutti elementi, quelli cercati ed emersi nell’ultimo periodo, che potrebbero risultare utili per le indagini, che non si sono mai fermate.

RIFLETTORI. Che della vicenda si continuasse a parlare era una delle principali richieste di tutte le persone che, dal gennaio del 2012, stanno disperatamente cercando la donna, scomparsa come nel nulla. La paura di molti, infatti, è sempre stata che a un certo punto il caso – in assenza di novità – potesse finire nel dimenticatoio, restando così uno di quei gialli irrisolti che non riescono a conoscere la parola fine.

L’ATTESA. Ma del caso di Roberta Ragusa si è invece ripreso a parlare molto, e questa sera a “Chi l’ha visto?” si farà nuovamente. E, come sempre, saranno tantissime le persone che cercheranno di capire se la vicenda possa essere finalmente a un punto di svolta, le persone che sperano che possano emergere nuove, decisive novità. In grado di mettere la parola fine a un’attesa lunghissima. L’attesa della verità.

Doppio appuntamento a BiblioteCaNova Isolotto

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Giovedì 28 febbraio doppio appuntamento a BiblioteCaNova Isolotto.

POMERIGGIO. Nel pomeriggio, alle 17,30, è in programma la presentazione del libro ”Giorgio Falossi. Una stagione della Chiesa fiorentina e non solo”, a cura di Maria Livia Bendinelli Predelli. Nel libro viene ripercorsa la vicenda di un’importante figura del movimento operaio fiorentino, un uomo che ha saputo abbinare Vangelo e lotta di classe, avendo per  amici degli uomini di chiesa che furono protagonisti di esperienze straordinarie, come Bruno Borghi (il primo prete operaio) e Lorenzo Milani (il fondatore della scuola di Barbiana). Insieme all’autrice intervengono Mario Primicerio, Beniamino Deidda, Danilo Zolo e Guido Sacconi. Coordina Franco Quercioli.

SERA. In serata, alle 21, prosegue il ciclo ”Storie all’opera”. In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, vengono proposti alcuni incontri alla scoperta delle opere del grande maestro attraverso il racconto della trama, l’analisi delle fonti letterarie e l’ascolto di alcune arie famose eseguite dal vivo. Questa volta è il turno del Trovatore.

Beffa viola nel derby dell’Appennino

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Il 125º derby dell’Appennino se lo aggiudica il Bologna in rimonta. Fiorentina troppo leziosa e che dopo aver ottenuto il vantaggio non riesce a chiudere la gara favorendo il ritorno dei felsinei che nella ripresa trovano il gol con Motta e poi con Christodoulopoulos. Montella ha dovuto fare a meno di Pizarro squalificato, sostituito da Migliaccio ed ha riproposto in avanti Ljaic, Jovetic, Cuadrado.
PRIMO TEMPO – Bologna che parte subito bene trovando dopo tre minuti un palo con Gabbiadini che, di sinistro, impensierisce Viviano. Ma la Fiorentina si rifà subito e Cuadrado spreca clamorosamente davanti alla porta di un Curci spiazzato. Al 27° la Fiorentina passa in vantaggio grazie ad una bella azione confezionata da Aquilani che serve Ljiaic che non sbaglia. E’ lo 0-1 in favore dei viola. E’ il risultato col quale si va al riposo.
SECONDO TEMPO – La Fiorentina domina anche il primo scorcio della ripresa ma al 12° Diamanti serve su punizione Motta che di testa sorprende tutti e trova il pareggio. Il Bologna dopo il gol acquisisce coraggio e forza su ogni pallone. La Fiorentina si fa vedere con Migliaccio che, di testa, tenta di beffare Curci, ma il tiro è centrale. Pioli prova la carta Christodoulopoulos che prima sfiora in due occasioni il gol e poi non sbaglia grazie ancora a Diamanti che ruba palla, lascia sul posto il neo entrato Sissoko, crossa e il greco al volo ne approfitta segnando con destro angolato. E’ il 2-1. Montella cerca il pareggio e fa entrare anche Luca Toni. Ci prova Jovetic e lo stesso Toni a trenta secondi dal termine di testa ma il risultato non cambia. L’opportunità di agganciare il Milan è stata sprecata malamente.
L’ALLENATORE – Anche Montella, a fine gara, si sente beffato: “C’è tanta amarezza, ce la dobbiamo prendere con noi stessi. Avevamo la partita in pugno, il secondo gol è scaturito da tre-quattro errori consecutivi – spiega l’allenatore viola – seppur non con grandi errori. Una squadra esperta deve portare a termine questa partita, che era stata controllata e dominata. La squadra in precedenza era stata perfetta, dovevamo chiudere la gara nel primo tempo. Dobbiamo lavorare per migliorare sempre le nostre prestazioni, possiamo ambire ad una classifica importante”.

Elezioni, ecco chi sono gli eletti in Toscana a Camera e Senato

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Trentotto deputati a diciotto senatori: questo il totale dei parlamentari eletti nella nostra regione con le politiche di domenica e lunedì. Ecco chi sono, partito per partito.

CAMERA. Sono ventitrè i seggi conquistati dal Pd: risultano eletti Chiara Carrozza, Andrea Manciulli, Elisa Simoni, Marco Donati, Luca Lotti, Susanna Cenni, Dario Nardella, Maria Grazia Rocchi, Caterina Bini, Matteo Biffoni, Dario Parrini, Antonello Giacomelli, Luca Sani, Andrea Rigoni, Paolo Fontanelli, Paolo Beni, Filippo Fossati, Luigi Dallai, David Ermini, Maria Elena Boschi, Silvia Velo, Edoardo Fanucci e Federico Gelli. La prima dei non eletti è Tea Albini. Restando nella coalizione di centrosinistra, i posti di Sel (due) saranno occupati da Martina Nardi e Marisa Nicchi, mentre per il Centro democratico ci sarà un seggio: primo in lista era Bruno Tabacci, ma se optasse per un’altra circoscrizione a essere eletta sarà Cristina Scaletti. Cinque seggi andranno poi al Movimento 5 stelle: i primi della lista sono Alfonso Bonafede, Massimo Artini, Marco Baldassarre Tricase, Chiara Gagnarli e Samuele Segoni. Quattro seggi per il Pdl: a essere eletti risultano Monica Faenzi, Massimo Parisi, Maurizio Bianconi e Marco Martinelli. Sempre nel centrodestra un seggio va anche ai Fratelli d’Italia: capolista Giorgia Meloni, che dovrebbe però lasciare il posto ad Achille Totaro. Due i seggi nelle fila montiane: eletti Andrea Romano ed Edoardo Nesi.

SENATO. Nove i seggi conquistati dal Pd: i posti andranno a Valeria Fedeli, Claudio Martini, Rosa Maria Di Giorgi, Laura Cantini, Andrea Marcucci, Maria Grazia Gatti, Manuela Granaiola, Donella Mattesini e Marco Filippi. Nel centrosinistra un seggio anche per Sel: il posto ad Alessia Petraglia. Quattro seggi per il Movimento di Beppe Grillo: Laura Bottici, Alessandra Bencini, Maurizio Romani e Sara Paglini. Tre seggi al Pdl: dovrebbero essere letti Altero Matteoli, Denis Verdini e Riccardo Mazzoni, se Berlusconi opterà per un altro seggio. Un posto anche per la coalizione di Monti: l’eletta dovrebbe essere Stefania Giannini.

Come è andata: Elezioni, i risultati definitivi: Pd primo ma in calo, Grillo secondo partito

Manciulli: ”Ci aspettavamo di più. Ora non smarriamo il senso del Paese”

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Il giorno dopo la chiusura delle urne parla Andrea Manciulli segretario del Pd toscano e neo eletto alla Camera, che commenta i risultati delle elezioni politiche.

INSTABILITA’. “In questo momento – dice – non dobbiamo smarrire il senso del Paese. Il rischio di contraccolpi pesantissimi per il Paese reale causati dall’instabilità politica ci preoccupa molto. Il risultato, seppur con un margine risicato, ottenuto dal centrosinistra, affida a noi l’onere di trovare la strada migliore. Dobbiamo avere come unica bussola i cittadini e i loro problemi che rischiano di aggravarsi”.

AUTOCRITICA. “E’ chiaro che anche qui in Toscana ci aspettavamo di più. Naturalmente faremo autocritica perché il risultato atteso non era questo, pur essendo rimasti la prima regione per consensi al Pd”, continua Manciulli.

VOGLIA DI CAMBIAMENTO. “Non si può non provare a comprendere meglio e tenere conto dell’onda emotiva che ha portato a un ampio voto di critica e protesta che i cittadini hanno espresso. Esso esprime una voglia di cambiamento profondo della politica alla quale noi dobbiamo rispondere con ascolto, umiltà e soprattutto proposte di governo che rispondano ad alcuni temi espressi chiaramente dal voto”, conclude Manciulli.

Il silenzio di Renzi. Ma su Facebook la gente lo chiama: ”Tocca a te”

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A un certo punto, ieri sera, su La7, è andata in onda un’immagine molto eloquente: la poltrona del sindaco Matteo Renzi in Palazzo Vecchio vuota. Il primo cittadino doveva essere uno degli ospiti della trasmissione, ma poi – risultati elettorali alla mano – le cose sono andate in modo diverso.

SILENZIO. Nessun commento da parte di Renzi, dunque, silenzio assoluto in attesa di risultati certi e del commento di Bersani. Tacciono anche le sue pagine sui social network, Facebook e Twitter, su cui il sindaco di Firenze è notoriamente molto attivo.

COMMENTI. I social network, però, hanno cercato lui. O, per meglio dire, lo hanno “invocato”. In tanti hanno scritto sulla pagina Facebook di Renzi, per “chiamarlo alle armi”: “preparati ..alle prossime IMMEDIATE ELEZIONI stravincerai…nn mollare ora…”, o ancora: “Matteo Renzi ADESSO tocca a te! Il resto BASTA!”: questi alcuni dei messaggi della gente per Renzi. O ancora: “solo tu puoi ridarci la speranza. ti aspettiamo”, “dì qualcosa”, “sotto matteo, è già l’ora”, e via dicendo.

LA GENTE. Insomma, per coloro che hanno scritto sulla pagina Facebook di Renzi non ci sono dubbi: è arrivato il momento del sindaco.

Aeroporti di Firenze e Pisa, siglato l’accordo: verso la nascita di una holding

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Siglato l’accordo per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano.

L’ACCORDO. E’ stato sottoscritto oggi l’accordo tra la Regione Toscana, le Province di Firenze, Livorno, Lucca e Pisa, i Comuni di Firenze, Livorno e Pisa, le Camere di Commercio di Firenze, Livorno, Pisa e Prato, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la Fondazione Pisa finalizzato a porre le basi per il futuro potenziamento della dotazione aeroportuale toscana, in un’ottica di pianificazione integrata di attività, servizi e del relativo sviluppo. Obiettivo strategico e finale dell’ intesa – viene spiegato – è la realizzazione di un sistema aeroportuale competitivo sul territorio nazionale e la valorizzazione delle potenzialità dei due scali, accentuando le funzioni di aeroporto di rilevanza internazionale per lo scalo di Pisa e di city airport per quello di Firenze.

HOLDING. In questa prospettiva – viene spiegato ancora – le parti si sono impegnate, nel quadro della programmazione regionale e mediante il supporto e la consulenza di advisors giuridici e finanziari, ad identificare ed approfondire il percorso giuridico e finanziario di una possibile operazione di aggregazione del sistema aeroportuale toscano. In particolare, subordinatamente all’esito delle analisi e degli studi di fattibilità degli advisors giuridici e finanziari, nonché alle valutazioni e deliberazioni finali degli organi e delle autorità competenti, le parti hanno manifestato la volontà di dare avvio, nel pieno rispetto della vigente normativa primaria e secondaria, al processo di costituzione di una holding, nella quale conferire, in tutto o in parte, le partecipazioni da ciascuno attualmente detenute nelle due società aeroportuali.

ROSSI. “Un fatto enorme, anche sotto il profilo simbolico, e inimmaginabile in altri tempi”. Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha definito oggi la firma dell’accordo per la ricognizione delle linee guida per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, un accordo tra i soci pubblici di SAT e AdF che ha come obiettivo la costituzione della holding. Questa dovrà avvenire prima dell’approvazione da parte del Consiglio regionale della variante al Pit, che la giunta licenzierà proprio domani. “I tempi sono cambiati – ha proseguito il presidente Rossi – ciò che è stato a lungo vissuto in termini di concorrenza, di controversia e su cui sono stati versati fiumi di inchiostro appartiene al passato. Con soddisfazione vedo che la Toscana si mette insieme, supera i campanili e decide di giocare una partita nazionale per costruire il quarto polo aeroportuale italiano. Questa sinergia ci permetterà di evitare situazioni di concorrenza, di risparmiare sui costi di gestione, di contrattare meglio a tutti i livelli. Presentandoci insieme diamo ulteriore forza a marchi già strardinari, quelli della Toscana, di Firenze e di Pisa, e raggiungiamo una potenzialità di attrazione che oggi, divisi, non abbiamo. Sono sicuro che con la costituzione della holding fin dal giorno dopo a Roma ci guarderanno in un altro modo”.

SVILUPPO. La firma di oggi precede di un giorno l’approvazione da parte della giunta regionale della variante al Pit: “Con questo atto – ha detto il presidente – daremo alla holding una vera e concreta prospettiva di sviluppo. Abbiamo l’obiettivo di portare il polo aeroportuale toscano a 12 milioni di passeggeri entro il 2030. In questa prospettiva ce n’è per Firenze e per Pisa. I due grandi scali assolvono e assolveranno  una funzione fondamentale per la competitività nel campo dell’economia, degli affari e della ricerca, e anche per la crescita dell’occupazione”. “Di fronte alla crisi – ha concluso il presidente Rossi – nessuno si salva da solo. Noi ci mettiamo insieme, ci assumiamo delle responsabilità, facciamo delle scelte”. In base all’accordo verrà costituito un gruppo tecnico che sarò  incaricato di formulare il cronoprogramma dei lavori e di definire le linee guida per la gara con cui verranno individuati gli advisors giuridici e finanziari che  svilupperanno gli studi e i progetti previsti.

Strage di piazza Dalmazia, i senegalesi feriti sono ora cittadini italiani

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I tre senegalesi feriti nell’attentato di piazza Dalmazia ora sono cittadini italiani.

LA CITTADINANZA. Il Consiglio dei ministri ha infatti conferito la cittadinanza italiana ai tre senegalesi sopravvissuti alla strage del 13 dicembre 2011 a Firenze, costata la vita a due loro connazionali, Samb Modou e Diop Mor.

I SENEGALESI. Così Moustapha Dieng, Cheikh Mbengue e Mor Sougou sono ora cittadini italiani, in seguito a quello che – è stato spiegato – “rappresenta un gesto di doveroso riconoscimento e di concreta solidarietà”.

Elezioni, i risultati definitivi: Pd primo ma in calo, Grillo secondo partito

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In Toscana e a Firenze vince il centrosinistra, ma con un netto calo di voti rispetto alle ultime politiche del 2008. Boom del Movimento 5 stelle, che sorpassa il Pdl.

Ecco i risultati definitivi delle elezioni politiche:

COMUNE DI FIRENZE. Al Senato la coalizione di centrosinistra raggiunge il 50,15% dei voti: il Partito Democratico ottiene il 44,15% (nel 2008 il Pd aveva raggiunto il 48,22%). Il centrodestra si ferma al 18,68%: il Pdl al 14,91 (nel 2008 il Pdl aveva ottenuto il 30,60%). A Firenze il Movimento 5 Stelle ha raggiunto il 16,80%, la coalizione di Monti il 10,09%, Rivoluzione Civile il 2,01%. Alla Camera, il centrosinistra ha ottenuto il 48,29%: al suo interno, il Pd è arrivato al 41,93%, mentre nel 2008 aveva raggiunto il 48,72%. Il Movimento di Grillo ha raggiunto il 18,03%, la coalizione di centrodestra il 17,98 (il Pdl si è fermao al 14,31%, nel 2008 aveva raggiunto il 29,43%. La coalizione di Monti ha ottenuto il 10,2%, Rivoluzione Civile il 2,73%, Fare per fermare il declino l’1,26%, gli altri sono sotto l’1%.

PROVINCIA DI FIRENZE. Al Senato, il centrosinistra ha raggiunto il  51,23%: il Partito Democratico il 46,44%, mentre nel 2008 il Pd era arrivato al 52,19%. Il Movimento 5 stelle, con il 18,55%, supera la coalizione di centrodestra, che si ferma al 17,49%: al suo interno, il Pdl ottiene il 14,27%, mentre nel 2008 aveva raggiunto il 27,73%. La coalizione di Monti raggiunge l’8,64%, Rivoluzione Civile l’1,99%. Alla Camera, la coalizione di centrosinistra ottiene il 49,33%: al suo interno il Partito Democratico al 44,30%. Il Movimento 5 stelle raggiunge il 19,77%, la coalizione di centrodestra il 16,93% (con il Pdl al 13,77%). La coalizione di Monti ottiene l’8,89%, Rivoluzione Civile il 2,55%.

TOSCANA. Per quanto riguarda il risultati regionali, è qua che il Partito Democratico, seppur sempre primo partito, perde più voti rispetto alle politiche del 2008. Al Senato, il centrosinistra raggiunge il 43,45%, con il Pd al 39,50%: Pd che nel 2008 aveva raggiunto il 47,13%. Il Movimento 5 stelle supera l’intera coalizione di centrodestra, raggiungendo il 22,71%. Il centrodestra si ferma al 21,30%, con il Pdl al 18,01: nel 2008, solo il Pdl aveva ottenuto il 32,46%. La coalizione di Monti ha ottenuto l’8,12%, Rivoluzione Civile il 2,19%. Alla Camera,  il centrosinistra ottiene il 41,56% dei voti: al suo interno, il Pd raggiunge il 37,46%, mentre nel 2008 aveva ottenuto il 46,82%. Movimento 5 Stelle al 24,01%, centrodestra al 20,71% (Pdl al 17,48%, nel 2008 aveva raggiunto il 31,58%). La coalizione Monti ottiene l’8,43%, Rivoluzione Civile il 2,69%.

SEGGI. Con questi risultati, ecco i seggi ottenuti in Toscana dai singoli partiti. Alla Camera: centrosinistra 26 seggi (Pd 23, Sel 2, Centro democratico 1); Movimento 5 stelle: 5 seggi; centrodestra: 5 seggi (Pdl 4 seggi, Fratelli d’Italia 1). Scelta civica: 2 seggi. Totale: 38 seggi. Al Senato: centrosinistra 10 seggi (Pd 9, Sel 1); Movimento 5 stelle: 4 seggi; centrodestra: 3 seggi (tutti al Pdl); Monti: 1 seggio. Totale: 18 seggi.

AFFLUENZA. Questi dati definitivi sull’affluenza alle urne alla Camera: in tutta la Toscana ha votato il 79,19% degli aventi diritto, contro l’83,70 del 2008. In provincia di Firenze i votanti sono stati l’81,63%, contro l’85,27 del 2008. Questi i dati delle altre province: Arezzo 80,27% (nel 2008: 84,78%); Grosseto 76,64 (2008: 83,29%); Livorno 79,28% (2008: 82,83%); Lucca 75,16% (2008: 79,91%); Massa-Carrara 73,87% (2008: 81,44%); Pisa 80,29% (2008: 84,15%); Pistoia 78,18% (2008: 83,25%); Siena 81,06% (2008: 85,80%); Prato 78,68% (2008: 83,26%).

Meteo pazzo in Toscana: dopo la neve, temperature su di dieci gradi

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Un “meteo pazzo”: è quello di questi giorni in Toscana.

LE PREVISIONI. Dopo l’allerta per neve e ghiaccio dei giorni scorsi e i disagi causati dal maltempo, la situazione nelle prossime ore sembra destinata a cambiare decisamente in Toscana: il Lamma prevede infatti “ampie schiarite su tutta la regione e temperature max in aumento, anche oltre 10-11 gradi nelle località di pianura”. Insomma, uno scenario totalmente differente rispetto a quello dei giorni scorsi.

MARTEDI’. Per oggi, martedì 26 febbraio, il Lamma prevede in Toscana un tempo “sereno o poco nuvoloso sulle zone interne, nuvoloso lungo la fascia costiera e sull’Arcipelago ma con nuvolosità in graduale attenuazione. Nel corso della mattinata possibili residui rovesci sull’Arcipelago. Temperature massime in aumento oltre i 10 gradi (prossime a 0 o inferiori in montagna)”.

MERCOLEDI’. Domani, mercoledì 27, previsto un tempo “parzialmente nuvoloso o nuvoloso sulle zone centro-settentrionali con addensamenti più consistenti a ridosso della dorsale appenninica, dove, dal pomeriggio, potranno verificarsi brevi precipitazioni sparse, nevose oltre i 900-1000 metri. Temperature: minime in lieve aumento (localmente prossime a zero in pianura, inferiori in montagna), massime pressoché stazionarie”.

GIOVEDI’. Giovedì 28 febbraio cielo “parzialmente nuvoloso, con addensamenti temporaneamente più consistenti a ridosso dell’Appennino. Parziali schiarite dal pomeriggio, in particolare al centro-sud. Temperature senza variazioni di rilievo”.