giovedì, 1 Maggio 2025
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Roberta Ragusa, tutti in attesa di una svolta

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Tutti in attesa del momento della svolta.

LA VICENDA. Continua l’attesa sul caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua casa nel pisano ormai oltre un anno fa, nel gennaio 2012. Mentre indagini e ricerche continuano per cercare di dare finalmente risposta a una vicenda che si trascina ormai da molti mesi, sui media e nelle trasmissioni televisive si continua ad affrontare il caso. Caso più che mai sotto la luce dei riflettori, dunque, proprio come richiesto e auspicato dalle tantissime persone che, nel corso dei mesi, si sono “avvicinate” alla vicenda, diventata ormai un sibolo delle ricerche delle persone scomparse.

LA SVOLTA. Ora, insomma, si attende la svolta. Perché una donna, una madre come Roberta, non può sparire così, nel nulla – sostengono le tantissime persone che seguono da vicino la vicenda anche attraverso i social network, dove migliaia di cittadini si sono riuniti proprio nel nome di Roberta – e dunque la verità deve essere cercata e trovata. Una verità che metterebbe finalmente la parola fine a un caso diventato nel tempo un vero e proprio mistero, con le ricerche della donna che si sono ripetute, anche negli ultimissimi tempi, sul territorio e nelle acque di laghi e canali, con tanto di intervento anche di alcuni sensitivi.

LA PREOCCUPAZIONE. Insomma, la vicenda di Roberta Ragusa resta per il momento al centro dell’attenzione. Ma coloro che la stanno disperatamente cercando, coloro che ogni giorno si chiedono che fine abbia fatto, temono che se presto o tardi la verità non emergerà, prima o poi i riflettori torneranno a posizionarsi altrove. E allora, forse, trovare Roberta sarà ancora un po’ più difficile.

Dai festival internazionali a Firenze: via al ”Cinefestival” allo Stensen

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Il grande cinema dai festival internazionali a Firenze.

IL FESTIVAL. Dal 21 febbraio al 28 marzo è in programma la rassegna “Cinefestival” all’auditorium Stensen di Firenze, con sette titoli provenienti dai festival internazionali più importanti come quelli di Cannes, Venezia, Torino e Berlino. Dal colorato mondo vintage di Wes Anderson alla Napoli decadente e sognante di Matteo Garrone, dal melodramma fisico e abbagliante di Jacques Audiard al nuovo thriller del redivivo William Friedkin, fino all’austero e impareggiabile cinema di Béla Tarr, che si mette sulle tracce della follia di Nietzsche.

I FILM. Si parte domani, giovedì 21 febbraio, alle ore 21, con “I’m Still Here” di Casey Affleck (Usa, 2010, 108’), un originale mockumentary (il genere che unisce la fiction al documentario) con Joaquin Phoenix in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Pluricandidato agli Oscar, attore icona della sua generazione, Phoenix decide improvvisamente, nell’autunno del 2008, di abbandonare definitivamente la carriera sul grande schermo per passare a quella musicale, con esiti disastrosi. Ogni momento di questa svolta viene ripresa dal cognato e amico Casey Affleck.  “Realtà o montatura? – ha detto Francesca Corpaci di Stensen|Cinema, tra gli organizzatori della rassegna – Crollo definitivo di un attore o consacrazione della profondità della sua interpretazione? Joaquin Phoenix è davvero finito o semplicemente ha deciso di affrontare una prova tanto megalomane quanto innovativa – interpretare un personaggio per un anno intero, senza mai uscirne?”.

IL PROGRAMMA. La rassegna continua giovedì 28 Febbraio (ore 21.00) con “Moonrise Kingdom” di Wes Anderson (USA, 2012, 94’); giovedì 7 Marzo la proiezione di “Un sapore di ruggine e ossa” di Jacques Audiard (Francia/Belgio, 2012, 120’) in lingua originale con i sottotitoli in italiano; venerdì 8 Marzo si terrà l’evento speciale dell’anteprima toscana di “Smettere di fumare, fumare, fumando….” di Gianni Pacinotti detto Gipi (nella foto) (Italia, 2012, 68’) alla presenza del regista. Giovedì 14 marzo sarà proiettato “Reality” di Matteo Garrone (Italia, 2012, 115’); giovedì 21 marzo la proiezione de “Il cavallo di Torino” di Belà Tarr (2011, Ungheria/Francia/Germania/Svizzera, 150’) in lingua originale e chiude la rassegna, giovedì 28 marzo, l’ultimo film di William Friedkin (regista dell’Esorcista) con “Killer Joe” (USA, 2011, 103’).

Da Pisa all’Etiopia, per salvare la popolazione dalle carestie

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Un ponte fra l’Italia, Pisa in particolare, e l’Etiopia per mettere in salvo i raccolti agricoli dai cambiamenti climatici, tanto frequenti quanto inattesi.

IN ETIOPIA. La Scuola Superiore Sant’Anna e il suo Istituto di Scienze della Vita sono arrivati nel paese africano per individuare varietà di grano duro che siano in grado di resistere ai mutamenti del clima, salvaguardandole dagli improvvisi sbalzi metereologici che ne provocherebbero la distruzione e che ridurrebbero letteralmente alla fame milioni di persone. Il progetto, coordinato dal professore di Genetica della Scuola Superiore Sant’Anna Mario Enrico Pé, si avvale della collaborazione di allievi dottorandi e perfezionandi e riesce a unire un fortissimo rigore scientifico con la capacità di coinvolgimento delle popolazioni locali, dimostrando ancora una volta come il modello di “ricerca applicata” possa contribuire – in prospettiva – al miglioramento delle condizioni di vita di milioni di persone, attuando quella “social innovation” che da sempre caratterizza le attività del Sant’Anna. La ricerca è stata avviata in collaborazione con il Biodiversity International Campus di Nairobi (Kenya) e si focalizza sul problema della sicurezza alimentare dei contadini in Etiopia e per mettere al riparo i raccolti agricoli dai cambiamenti del clima che interessano alcune regioni dello Stato africano in particolare. Sotto la guida di Mario Enrico Pé e di Carlo Fadda, Senior scientis al Biodiversity International Campus di Nairobi, il team di ricercatori composto anche da allievi del “Doctoral programme in Agrobiodiversity”, come Dejene Kassahun e Yosef Kidane, nonché da un’allieva del PhD in Agrobioscienze, Chiara Mancini, ha cominciato ad analizzare la caratterizzazione agronomica e genetica delle 400 varietà di grano duro coltivate in Etiopia.

CAMBIAMENTI CLIMATICI. L’obiettivo – viene spiegato – è integrare con i dati estratti dalle analisi fenotipiche e genotipiche le informazioni derivanti dalle conoscenze consolidate e tramandate dai contadini locali: un approccio innovativo, in cui tradizione e scienza si fondono, che mira a contribuire a risolvere la questione dell’alimentazione in Etiopia. Qui tra il 2010 e il 2012, secondo lo studio condotto dalla Fao (State of Food Insecurity in the World, 2012) circa 34 milioni di persone, praticamente la metà della popolazione, è stata interessata da fenomeni legati alla malnutrizione. In Etiopia la produzione agricola, già fragile e a bassa tecnologia, è resa particolarmente vulnerabile dai cambiamenti climatici che si stanno manifestando più in generale nel Corno d’Africa, dove l’aumento delle temperature e la variabilità delle precipitazioni determinano una riduzione della quantità e della qualità dei raccolti. In questo scenario l’analisi sulla diversità genetica delle specie coltivate rappresenta una risorsa fondamentale per l’identificazione e per lo sviluppo di varietà che sappiano adattarsi – e soprattutto resistere – ai cambiamenti climatici.

I VIAGGI. Nelle scorse settimane, durante il primo viaggio in Etiopia nei campi sperimentali di Hagresalam, nella regione del Tigray, e di Gere Gera, nella regione di Amhara, il gruppo di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna ha valutato le 400 varietà di grano duro, con la collaborazione di 60 contadini del luogo. Dal monitoraggio sono stati estratti oltre 230mila dati che saranno messi in relazione con tutta un’altra serie di parametri scientifici, come i “dati metrici” e con i “dati genomici” provenienti dall’analisi condotta sul Dna estratto da ciascuna varietà di grano duro. “Per il 2013 – commenta Mario Enrico Pè – sono previsti altri tre viaggi in Etiopia, gli intenti saranno quelli di proseguire con la sperimentazione di campo iniziata nel viaggio precedente e di integrarla con nuovi studi, come ad esempio un questionario per ottenere informazioni sociali ed economiche e un esame sui motivi della vulnerabilità dei sistemi agricoli in relazione ai cambiamenti climatici. Le attività di campo e gli incroci verranno realizzati in Etiopia mentre le analisi molecolari saranno effettuate presso i laboratori dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna”.

”We have a dream”: alle Murate si ricorda la marcia su Washington

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”We have a dream”: alle Murate si ricorda la marcia su Washington.

L’ANNIVERSARIO. Celebrare il cinquantesimo anniversario della marcia su Washington e verificare come questo evento abbia influenzato il corso della storia: è questo l’obiettivo del prossimo appuntamento di “Human Rights Tuesday Nights”, il ciclo di incontri mensili promosso del Robert F. Kennedy Center Europe. L’appuntamento è fissato per martedì 26 febbraio alle 18, al Caffè Letterario delle Murate.

L’INCONTRO. A discutere della storica manifestazione politica a sostegno dei diritti civili ed economici per gli afro-americani, avvenuta nel periodo in cui il presidente J.F. Kennedy cercava di far approvare la legge sui diritti civili, saranno Sarah Craddock Morrison, Console degli Stati Uniti d’America a Firenze, Pape Diaw, portavoce della comunità senegalese a Firenze e Nadia Venturini, autrice del libro “Con gli occhi fissi alla meta. Il movimento per i diritti civili” Ed. Franco Angeli.

INTERVENTI. L’incontro, moderato da Domenico Guarino, verrà trasmesso, come di consueto, in diretta su Controradio (FM 93.6/98.9). Sarà possibile intervenire attraverso twitter, account ufficiale del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights of Europe @RFKEurope, hashtag ufficiale dell’evento #HRTN.

Anziano aggredito nella sua casa nel pisano

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Giallo nel pisano, dove un anziano è stato aggredito nella sua abitazione.

L’AGGRESSIONE. Da quanto si apprende, due persone sarebbero riuscite a entrare nella casa dell’uomo (probabilmente con una scusa): poi, una volta dentro, sarebbe scattata l’aggressione nei confronti dell’anziano, un uomo di 83 anni.

GRAVE. Il tutto è successo ieri mattina nel pisano. L’uomo è ora ricoverato in prognosi riservata.

INDAGINI. Sull’accaduto indagano i carabinieri: resta infatti da capire il movente dell’aggressione, ovvero se si sia trattato di una rapina o di altro.

Incendio in casa, donna gravemente ustionata

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Incendio in un’abitazione: dona gravemente ustionata.

L’INCIDENTE. E’ successo a Camucia, nell’aretino: qua la donna, per cause ancora da chiarire, è rimasta vittima dell’episodio, riportando ustioni su tutto il corpo.

SOCCORSI. La donna ha ricevuto un primo soccorso in casa da un’ambulanza del 118, poi è stata trasportata con l’elicottero Pegaso al centro ustionati di Pisa.

LE IPOTESI. Resta ora da capire il motivo dell’incidente: tra le ipotesi anche quella di una fiammata mentre la donna stava accedendo il fuoco.

Firenze saluta Mario Ciuffi: mercoledì mattina i funerali

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Saranno tante, tantissime le persone che domani, mercoledì 20 febbraio, daranno l’ultimo saluto a Mario Ciuffi, il “supertifoso” viola scomparso lunedì a 78 anni in seguito all’aggravarsi della sua malattia.

L’ULTIMO SALUTO. I funerali si terranno alle 10 in piazza Elia Dalla Costa, nella chiesa di San Pietro in Palco. E’ attesa una rappresentanza della Fiorentina, insieme a tantissimi tifosi e addetti ai lavori, vip e meno vip, che vorranno dare l’ultimo saluto a Ciuffi.

IL CORDOGLIO. Tanti gli attestati di cordoglio arrivati fin da subito. Dalla Fiorentina a Renzi, da Prandelli a tanti altri personaggi che hanno fatto un pezzo di strada insieme al tifosissimo viola, da cui sono stati conquistati. Un personaggio che sarà difficile dimenticare, Mario Ciuffi.

IN CHIESA. E domani, c’è da scommetterci, ci saranno tutti in chiesa a dare l’ultimo saluto a Ciuffi. Non sarà un tifo da stadio, ma poco ci mancherà.

La notizia: Fiorentina in lutto, è morto il ”supertifoso” Mario Ciuffi

Il bando di cattura di Niccolò Machiavelli rivive 500 anni dopo

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Il 19 febbraio 1513, un gruppo di banditori percorreva Firenze per proclamare ai cittadini il bando di cattura nei confronti di Niccolò Machiavelli. Il bando è datato 19 febbraio 1512 perché l’anno fiorentino di allora cominciava nel marzo mentre, alla luce del corrente anno solare, la data corretta è 1513. Dopo 500 anni un agente della Polizia municipale vestito da araldo ha ripercorso a cavallo le vie del centro proclamando il bando di cattura al Palagio di parte Guelfa, in piazzetta dei rossi, alla Loggia dei Lanzi, in piazza Cimatori, al Bargello. Una rievocazione che segna l’inizio ufficiale delle celebrazioni per il V centenario della stesura de Il Principe, realizzata proprio come allora, con tanto di Corteo della Repubblica, tamburi e trombe per dare la caccia a Machiavelli.

IL BANDO. Il bando di cattura è quello originale trovato, dagli studiosi dell’Università di Harvard all’Archivio di Stato di Firenze. Eccolo:

“Die xviiii februarii 1512
Gli Spectabili et Degnissimi Octo di Guardia et Balìa della ciptà di Firenze, fanno bandire et publicamente notificare a ogni et qualunche persona di qualunche stato, grado, o condizione si sia che sapessi, o havessi, o sapessi chi havessi o tenessi Niccolò di messer Bernardo Machiavegli lo debba, intra una hora dal hora del presente bando, haverlo notificato a deti Signori Octo sotto pena di bando di ribello et confiscatione di loro beni, notificando che paxato detto tempo non sene riceverà scusa alchuna
Banditto per me Antonio di Chimenti questo dì 19 di febraio 1512″.

LA CONGIURA. Cosa era successo? Nel settembre 1512, i Medici avevano ripreso il potere a Firenze e Niccolò Machiavelli, segretario della seconda cancelleria della Repubblica fiorentina, aveva perso il suo ufficio. Ma, successivamente, il suo nome era stato rinvenuto in un elenco di potenziali simpatizzanti trovato addosso ad uno dei congiurati che cercavano di rovesciare il governo mediceo. Le autorità non persero tempo: emisero questo bando e riuscirono a catturare Machiavelli, che venne imprigionato al Bargello e sottoposto a tortura. Però, mentre i capi della cospirazione furono giustiziati sommariamente e i loro collaboratori esiliati, non fu mai trovata alcuna prova del diretto coinvolgimento di Machiavelli nella congiura e, grazie all’amnistia generale concessa per l’elezione di Giovanni dei Medici a Papa col nome di Leone X, nel marzo 1513 Machiavelli fu rilasciato e tornò nella sua tenuta in campagna a Sant’Andrea in Percussina, nel Comune di San Casciano.

IL PRINCIPE. È lì che, nei mesi successivi, Machiavelli completò la stesura del suo capolavoro di scrittore politico, “Il Principe”. Lo sappiamo perché, in una lettera del 10 dicembre 1513, lo stesso Machiavelli comunica a Francesco Vettori (suo ex collega nelle missioni diplomatiche della Repubblica, ma che era riuscito a “riciclarsi” nel regime mediceo) di avere composto un trattato, “De Principatibus”, che comparve poi col titolo italiano “Il Principe”. La stesura de “Il Principe” assicurò a Machiavelli una fama mondiale imperitura, che a distanza di 500 anni ne fa ancora uno dei libri italiani più tradotti nel mondo. Le celebrazioni sono organizzate da un Comitato per le Celebrazioni del V Centenario de “Il Principe” di N. Machiavelli, recentemente istituito con una delibera di giunta Presieduto da Valdo Spini, ne fanno parte, oltre al Comune di Firenze: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di San Casciano Val di Pesa, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico , Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, Accademia della Crusca, Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, Università degli Studi di Firenze, Fondazione Cesifin Alberto Predieri, Associazione Dimore Storiche Italiane- sez. Toscana, Associazioni Istituzioni Culturali Italiane, European University Institute, Harvard University Center For Italian Renaissance Studies (Villa I Tatti). Per info scrivere a [email protected], O consultare la pagina web sul sito del Comune di Firenze: www.comune.fi.it.

Sgomberato dalla polizia municipale un insediamento abusivo in via Chiari

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Sgomberato dai vigili urbani un insediamento abusivo in via Chiari.

LO SGOMBERO. Lo sgombero è avvenuto questa mattina ad opera della polizia municipale: in un terreno, in parte privato e in parte di proprietà comunale, da qualche tempo si erano stabilite una ventina di persone, tutte di nazionalità romena, che avevano realizzato degli alloggi di fortuna con materiali di risulta.

L’INSEDIAMENTO. Un insediamento abusivo, quindi, dove vivevano alcune persone in condizioni igieniche estremamente precarie e privi di acqua e luce. I servizi sociali del Comune, in accordo con la polizia municipale, avevano già predisposto l’accoglienza per chi avesse avuto bisogno di un ricovero.

IL TERRENO. Stamattina, intorno alle 7, è quindi scattato lo sgombero. Gli agenti del reparto antidegrado della polizia municipale insieme alla Protezione Civile comunale e a personale del Quadrifoglio hanno provveduto al completo smantellamento dell’insediamento e alla messa in sicurezza dell’area. Il terreno è stato riaffidato al proprietario e la parte di proprietà comunale è stata recintata dal personale della direzione Servizi Tecnici.

Tentano di rubare una bici in centro: arrestato un uomo

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Tentano di rubare una bicicletta, ma uno dei due malviventi protagonisti del gesto viene preso.

IN VIA DELL’AGNOLO. E’ successo ieri sera in centro, in via dell’Agnolo. Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato il proprietario del mezzo, che ha cominciato a urlare. Aveva infatti sorpreso i due che armeggiavano intorno alla sua bicicletta: unpo si stava dando da fare con il lucchetto, l’altro faceva da “palo”.

L’ALLARME. L’uomo, che con le sue urla aveva messo in fuga i due, ha anche chiamato il 113. Intervenuti sul posto, gli agenti di polizia hanno raggiunto uno dei due ladri, un pregiudicato campano di 55 anni, già noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

L’ARRESTO. Attualmente già sottoposto alla misura dell’obbligo di firma, il 55enne è stato arrestato per tentato furto aggravato in concorso.