mercoledì, 14 Maggio 2025
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Cane sventrato nel giardino di casa, è giallo in Lucchesia

La scorsa settimana, la morte di tre cani per avvelenamento. Ieri la terza vittima, un jack russel di nome Shortly,  sventrato con inaudita ferocia nel giardino di casa. A Barga, in Lucchesia, scoppia il giallo.

INAUDITA FEROCIA. A riportare la notizia è il quotidiano locale giornaledibarganews.com. La morte di Shortly è solo l’ultima di una serie di violenze contro gli animali domestici che stanno svolgendo la cittadina lucchese. Una fine, quella del jack russel, particolarmente inquietante e violenta. Il cagnolino, appartenente a Karin Schirmer, proprietaria di un allevamento di cani in località Latriani, è stato ritrovato ieri mattina nel recinto di casa completamente sventrato. Qualcuno durante la notte gli ha tranciato la parte inferiore del corpo, asportando gli organi interni.  

TAGLIO NETTO.  Inizialmente si è pensato all’attacco di un animale selvatico. Ipotesi che non ha convinto i veterinari della Asl che hanno esaminato il cadavere, poichè la ferita è troppo netta. Non si esclude quindi che il gesto sia stato compiuto da una persona armata di coltello. 

INQUIRENTI AL LAVORO. Sull’uccisione di Shortly sono in corso le indagini della polizia provinciale. Il cane è stato sepolto. Ma il Comune di Barga, per fare luce sulla vicenda, oggi richiederà  la riesumazione del corpo per sottoporlo all’esame autoptico a Pisa.  Solo allora si saprà con certezza con cosa è stata inferta la ferita letale. 

IL PRECEDENTE. Oltre a Shortly, altri tre cani la scorsa settimana sono stati uccisi nel Barghigiano. A farli morire esche o polpette avvelenate disseminate nel centro storico del paese. La loro presenza è stata confermate dalle guardie ecozoofile e dai cani da fiuto dell’ Anpana.

Assalto Juve per Jovetic

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Sono le parole del direttore generale della Juventus Beppe Marotta a scuotere il mercato, ancora in uscita, per la Fiorentina. Marotta è uscito allo scoperto dichiarando l’interesse per Stevan Jovetic, giocatore che piace tantissimo a Conte: “Jovetic – ha detto Marotta – è un giocatore che ci piace, rientra nella rosa dei top player che stiamo seguendo”. Pronta la replica del ds viola Pradè: “Trattiamo la cessione solo per 30 milioni“. La replica di Marotta non si è fatta attendere: “E’ una cifra intrattabile, per ora non ne parliamo“.
In entrata si aspetta ancora per le conferme su Viviano e Della Rocca mentre Cuadrado è stato operato di appendicite e l’operazione slitterà di qualche giorno. Sono, intanto, due i nomi caldi per il centrocampo della Fiorentina in sostituzione di Behrami: Svanito Ralf che rimarrà in Brasile è Elm il primo nome sul taccuino di Pradè. Lo svedese è molto ambito ed interessa anche a Manchester ed Everton ma la Fiorentina pare in vantaggio.
 
L’alternativa è Kucka del Genoa. La società rossoblù vorrebbe venderlo in comproprietà, per non privarsi completamente dei diritti sull’ex gioiello. Nella trattativa potrebbe rientrare Juan Manuel Vargas.

Intervista shock di Schettino ad Oggi. Il comandante smentisce: mai rilasciata

“Il primo ufficiale Ciro Ambrosio mi ha ceduto il comando senza informarmi che avevamo oltrepassato la distanza dalla costa, che avevo ordinato per una manovra in sicurezza”. Questa è l’accusa mossa dall’ex comandante della Concordia, Francesco Schettino, pubblicata dal settimanale Oggi con la trascrizione dell’audio della scatola nera. Nel documento esclusivo – fanno sapere dal settimanale – Schettino sostiene che, al momento di cedergli il comando per compiere l’accostata al Giglio, il primo ufficiale Ciro Ambrosio non lo abbia avvertito di aver oltrepassato la distanza di mezzo miglio dalla costa ordinata da Schettino medesimo”.

SCHETTINO SMENTISCE. Nel frattempo l’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino si affretta a smentire la notizia di una presunta intervista rilasciata al settimanale Oggi in merito al naufragio. “Il Comandante Schettino – si legge in una nota dello studio legale Antichi-Bastianini-Leporatti & associati che rappresentano l’ex comandante – non ha rilasciata al suddetto settimanale (ne’ ad altri) alcuna intervista nè per lo stesso ha mai commentato le registrazioni della scatola nera”.

L’UDIENZA. Nel frattempo Grosseto è già pronta per la seconda udienza dell’incidente probatorio (la prima fu fatta il 3 marzo) per l’inchiesta sul naufragio della Costa Concordia che si svolgerà sabato 21 luglio, ma le risposte ai quesiti del gip non sono ancora pronte cosi’ l’udienza sarà aperta e rinviata.

 

APERTA E RINVIATA. Convocate oltre 4mila parti offese, ovvero tutti i passeggeri coinvolti nell’incidente della nave da crociera o i loro familiari. Probabilmente la nuova udienza sarà fissata nel mese di settembre. E Come il 3 marzo la città si prepara a chiudere una zona intorno al Teatro Moderno, dove si svolgerà l’udienza, per non incorrere in problemi di ordine pubblico.


Sulle strade de “Il Sorpasso”, cinquanta anni dopo. E senza Gassman/LE FOTO

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Ripercorrere a distanza di cinquant’anni la via Aurelia descritta nel cult movie “Il Sorpasso” (1962) di Dino Risi. Questo il progetto dell’associazione Deaphoto, che attraverso un accurato reportage fotografico a più mani, ha dato vita al suo personalissimo omaggio al grande regista italiano.

L’OMAGGIO. “Un omaggio doveroso al cinema di quegli anni, capace d’indagare con acume i fenomeni sociali e culturali di un’Italia in fermento e rapida trasformazione, ma un ottimo pretesto per verificare come l’Italia sia cambiata nel corso di tutti questi anni” con queste parole Sandro Bini, curatore insieme all’ideatore Michelangelo Chiaramida, del progetto “Sulle strade de “Il Sorpasso” cinquant’anni dopo” riassume il senso di questa avventura on the road che ha visto impegnati nove fotografi dello staff dell’Associazione Deaphoto di Firenze, attiva da più di dieci anni nella promozione e divulgazione della cultura fotografica in Italia.

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Foto di: Alberto Ianiro, Giovanni De Leo, Lorenzo Rugiati, Michelangelo Chiaramida, Paolo Contaldo, Sabrina Ingrassia, Sandro Bini, Silvia Giannini, Simone Cecchi.

LA MOSTRA. Le fotografie saranno presentate in mostra dal 23 al 27 Luglio per Estate a San Salvi. L’inaugurazione è prevista per lunedì 23 luglio alle 19:30, a seguire alle 21:30, ci sarà la proiezione de “Il Sorpasso”.

Bagni, arriva lo sciopero della spiaggia

Relax e pennichelle sotto l’ombrellone? Non proprio. Per il tre agosto il sindacato italiano balneari capeggiato da Graziano Giannessi, titolare del bagno Nettuno a Viareggio, ha indetto uno sciopero.

LO SCIOPERO. Il motivo? Le conseguenze che potrebbe avere l’attuazione della direttiva Bolkestein, che prevede che, a partire dal primo gennaio 2016, le concessioni degli stabilimenti balneari vadano all’asta. Un provvedimento mal digerito dagli addetti ai lavori (le imprese coinvolte dalla direttiva in Italia sono circa 30 mila), che promettono di coinvolgere anche i clienti dei bagni, in quella che si preannuncia una protesta lunga e molto combattuta. Lo sciopero è solo il primo di una serie di iniziative”, spiega Giannessi.

LE MANIFESTAZIONI. Dal 4 agosto le associazioni saranno sul piede di guerra con varie manifestazioni: dal tuffo in mare alla cocomerata. “Gli stabilimenti  – ha detto Giannessi -, sono anche dei clienti che non vogliono “l’autogrill” sul mare”.

Sos siccità, rubinetti a secco per un milione di toscani

Siccità, l’allarme continua. Tra luglio e settembre un milione di toscani  potrebbero trovarsi coi rubinetti a secco.

I TERRITORI A RISCHIO.  A lanciare l’sos è la Regione Toscana che stamani con il presidente Enrico Rossi e  l’assessore all’ambiente Annarita Bramerini ha presentato un pacchetto di interventi da mettere subito a cantiere per scongiurare l’emergenza idrica. I territori più ”caldi” sono la Lunigiana, la Garfagnana e la Versilia, la montagna pistoiese, l’isola d’Elba, la provincia aretina, l’Alto Chianti e Maremma. Zone in cui, in totale, vive circa un milione di toscani: un terzo dell’intera popolazione regionale.

GLI INTERVENTI. Per ridurre il rischio siccità la Toscana realizzerà 326 opere di prevenzione per un investimento complessivo di 112 milioni. Si tratta di interconnessioni fra acquedotti, dissalatori, interventi per la riduzione delle perdite e costruzione di pozzi per l’uso di risorse non sfruttate.

CORSA CONTRO IL TEMPO. Alcune opere saranno completate entro agosto, altre entro la fine del 2012. Sono le più urgenti, come l’impianto di dissalazione a Mola, il potenziamento della tubazione a Badia a Coneo, le nuove interconnessioni tra acquedotti diversi a Calci e a Capannori, l’ampliamento del potabilizzatore dell’Elsa a Poggibonsi. L’obiettivo è terminre tutti i progetti entro il 2014. Si tratta di una corsa contro il tempo. La Regione parla di un “preoccupante calo di tutte le risorse idriche per la prolungata assenza delle piogge”. Al momento solo piccoli centri del Grossetano, del Valdarno e del Chianti, per un totale di 250 – 300mila abitanti, sono dovuti ricorrere alle autobotti per l’approvvigionameto idrico. La situazione, se l’estate procederà così secca, potrebbe peggiorare di molto nelle prossime settimane.

LE BUONE PRATICHE. Oltre agli interventi, serve che i cittadini diano un contributo con un uso consapevole dell’acqua. Le ordinanze anti-sprechi emesse in queste settimane da tanti Comuni toscani (come Firenze) si muovono in tale direzione. “A causa dei cambiamenti climatici – commenta Bramerini – la siccità è una realtà con cui dovremo fare i conti sempre più spesso. Dobbiamo imparare a conviverci e attrezzarci per affrontarla”.

Camion trancia i cavi della Tramvia, servizio interrotto

Tramvia, un camion dotato di gru ha tranciato i cavi di alimentazione del Sirio: il servizio di trasporto è andato in tilt, mentre l’autista del mezzo pesante non si è nemmeno fermato.

L’INCIDENTE.  E’ accaduto poco dopo le 13.30 all’incrocio con via 78esimo Reggimento Lupi di Toscana a Scandicci.

SERVIZIO SOSPESO. Al momento, il servizio di trasporto è interrotto nel tratto compreso tra le fermate Resistenza, De Andrè e Villa Costanza.

LE NAVETTE. Al posto del Sirio sono entrate in funzione le navette per il servizio sostitutivo. Gest, la società che gestisce la tramvia, ha già inviato sul posto una squadra di tecnici per riparare il guasto.


IL PRECEDENTE.
Si tratta del secondo episodio in cui un camion dotato di gru trancia i cavi di alimentazione del tram. Il precedente il 17 maggio scorso. Ma a differenza di quanto accadde allora, quando il conducente del mezzo si  fermò immediatamente dopo l’impatto, stavolta il camionista ha proseguito il tragitto. Grazie alle telecamere di sorveglianza però è già stato rintracciato.

L’APPELLO DI GEST. Gest intanto rivolge un appello a tutti i conducenti di mezzi pesanti dotati di gru o altri dispositivi  sporgenti affinché si assicurino del loro corretto posizionamento, evitando così di impattare contro i cavi di alimentazione della linea tranviaria.

Arrestato il “Re della Mozzarella”, provò a vendere provolone falso a Scandicci

Formaggio senza denominazione di origine controllata spacciato dalla Camorra per Provolone doc. E’ quello che è successo a Scandicci, dove Giuseppe Mandara detto anche “Il re della mozzarella” e arrestato oggi nel corso dell’operazione denominata ”Bufalo”, ha provato a vendere una partita di falso provolone del Monaco, distribuito ad una nota catena di supermercati e poi ritirato dal mercato.

I FATTI. Si trattava, in realtà, di un formaggio prodotto nella zona di Agerola senza nessuna certificazione garantita, la cui produzione veniva finanziata coi soldi del clan camorristico casertano dei La Torre. Non appena fu chiaro che era in corso un’indagine, Mandara e i suoi collaboratori si fecero mandare indietro i formaggi e mostrarono ai militari del Noe fatture contraffatte. Oltre a Mandara stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento Giovanni Divozzi, responsabile amministrativo della Ilc, Luigia Letizia, addetta al controllo qualità della società e Vincenzo Musella, braccio destro di Mandara al quale era affidato il delicato compito di pagare tangenti ai clan camorristici quando venivano venduti prodotti al di fuori di Mondragone, territorio controllato dal clan La Torre.

Sant’Orsola: dagli scavi della Gioconda emerge un altare

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Il 15 luglio de 1542 moriva a Firenze Lisa Gherardini, detta Monna Lisa. Il luogo in cui fu sepolta lo rivela il registro della basilica di San Lorenzo: “Donna fu di Francesco del Giocondo morì addì 15 di luglio 1542 sotterrossi in Sant’Orsola tolse tutto il capitolo”.

L’ALTARE E LE TOMBE. Nel luglio di 470 anni dopo, durante gli scavi compiuti dalla Provincia di Firenze all’interno della chiesa di Sant’Orsola, sono emerse alcune tombe terragne e i resti di un altare. “Sicuramente è questo l’altare in funzione ai tempi di Lisa Gherardini”, afferma Valeria D’Aquino, archeologa della Soprintendenza della Toscana, che non esclude la possibilità che sotto l’altare possano essere celate alcune sepolture. Questa possibilità fa avanzare alcune affascinanti ipotesi a Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali che sta compiendo – parallelamente agli scavi archeologici svolti dalla Soprintendenza – uno studio autonomo per individuare eventuali resti mortali della Gioconda: “Qualora venisse trovato sotto questo altare lo scheletro di una donna, ci troveremmo di fronte a due possibilità: o si tratta dei resti mortali della nobildonna Maria del Riccio o di quelli di Lisa Gherardini. Perché queste sono le uniche sepolture femminili di persone esterne al convento che, da quanto risulta dai registri dell’epoca, sono avvenute nel periodo in cui il convento ospitava le monache francescane, le stesse che fecero erigere l’altare i cui resti sono emersi in questi giorni”.

I RESTI SCOPERTI. Intanto oggi un altro scheletro intero è stato trovato dentro la tomba terragna aperta dalle antropologhe della soprintendenza Irene Baldi e Silvia Gori. Secondo le prime ipotesi questi resti mortali potrebbero risalire al 1300. “Però – avverte Vinceti – finche non avremo compiuto l’esame con carbonio 14 non potremo datare con sicurezza l’epoca in cui è vissuta questa persona”. “Questi lavori di scavo archeologico – ha spiegato Stefano Giorgetti, Assessore all’edilizia della Provincia di Firenze – sono svolti su richiesta della Soprintendenza della Toscana come prescrizione per il futuro avvio dei lavori di recupero dell’immobile di Sant’Orsola per il quale è già stato presentato alla Provincia di Firenze, proprietaria dell’immobile,  un progetto di project financing”.

Assi, dissequestrata la palazzina sul viale Michelangelo

Il Tribunale Distrettuale del Riesame di Firenze ha confermato il dissequestro della nuova palazzina degli Assi Giglio Rosso in viale Michelangelo. “Accogliamo con soddisfazione questa decisione – ha commentato il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella – che consente finalmente la piena fruibilità di una struttura all’avanguardia per gli atleti e i soci dell’Assi Giglio Rosso e sulla quale l’Amministrazione Comunale ha investito complessivamente oltre 3 milioni di euro”.

LO STORICO COMPLESSO E IL RESTYLING. Il complesso sportivo è stato sottoposto negli anni a un profondo restyling. Il primo lotto, concluso nel 2006, ha visto il potenziamento del verde esistente recuperando le aree occupate dal campo di basket in asfalto e l’area della ex sala da ballo (distrutta da un incendio) all’inizio della curva di via Tacca, la realizzazione della club house (di circa 220 metri quadrati, oltre alcuni loggiati) ed il recupero ad uso spogliatoi della vecchia casa del custode. Successivamente sono stati realizzati nuovi servizi igienici per gli spettatori, si è provveduto al risanamento delle gradinate, alla demolizione dei volumi incongrui edificati nel tempo e alla realizzazione di un sistema di percorsi di collegamento dal parcheggio superiore sino alla club house. Infine la palazzina su due piani – inaugurata nel giugno 2011 – accessibile sia da viale Michelangelo che direttamente dal piano pista.