martedì, 13 Maggio 2025
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Panariello tra racchettoni e il progetto di un film sul Carnevale di Viareggio

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Le sue foto mentre gioca a racchettoni sulla spiaggia di Forte dei Marmi hanno fatto il giro della rete. Costume e atteggiamento da ginnasta part-time hanno fatto capolino da numerosi siti internet, mostrando Giorgio Panariello nella sua veste privata, quando dismette i panni di comico e imitatore.

LA CITTADINANZA ONORARIA. E tra un momento di relax e un altro, il toscanaccio ha avuto anche il tempo di ricevere la cittadinanza onoraria della città di Viareggio e di dedicare il riconoscimento a suo fratello, morto recentemente di overdose.

IL FILM SUL CARNEVALE. “Mi piacerebbe girare un film nella Cittadella del Carnevale – ha confessato l’attore ai presenti -, sarebbe molto meglio di Cinecittà. E al posto del grande Aleardo Galli, storico decano dei carri viareggini, mi piacerebbe far recitare Giorgio Albertazzi”.

Palazzo Vecchio, approvato il ‘Patto della movida’

Soddisfazione del vicesindaco Dario Nardella per l’approvazione in consiglio comunale del Patto per la notte, ovvero l’intesa tra amministrazione comunale e gestori dei locali per contenere gli eccessi della movida notturna.

 

AI GESTORI SEMPLICI NORME, AI CITTADINI PAZIENZA. “Il dibattito e la partecipazione dei consiglieri è stata non formale e realmente interessata – sottolinea il vicesindaco – e credo che sia emersa la vera finalità del Patto: che è prima di tutto una finalità politica e riafferma il protagonismo delle istituzioni su un tema che cominciava a sfuggire”. Il vicesindaco spiega che “aldilà dell’aspetto giuridico, l’obiettivo è quello di introdurre un sistema di valori e di comunicazione tra i diversi attori in campo, non basato sulla diffidenza ma sulla reciproca fiducia e rispetto. Ai gestori chiediamo di siglare il Patto e di mettere in pratica semplici norme di comportamento; ai residenti chiediamo un po’ di pazienza, riconoscendo il loro diritto al riposo e alla salute; e come amministrazione, ci impegniamo al controllo e al fornire i servizi che ci competono. A questo proposito, posso già annunciare che da giovedì prossimo i bagni pubblici nelle zone “calde” resteranno aperti fino alle 3 di notte”.

IDEE PER RISOLVERE IL PROBLEMA. Dopo aver rilevato la reazione “povera e deludente del Pdl”, il vicesindaco ha ribadito che il Patto è “uno strumento che focalizza un problema e propone un’idea forte”, nella convinzione che la soluzione non è “nè nell’anarchia né nella militarizzazione: “ma è un’idea di civiltà” ha detto Nardella. Quanto all’aspetto squisitamente giuridico, Nardella ha spiegato che il Patto “riprende aspetti già contenuti in altri regolamenti”, ma che “la stragrande maggioranza dei contenuti è nuova”: e dunque è un atto perfettamente valido, “in parte compilativo e in parte innovativo”. Il vicesindaco ha anche detto che il consiglio comunale sarà puntualmente informato su tutte le fasi successive del provvedimento.

Niccolò e Thaysa hanno detto ”Sì”. Il primo al Giardino delle Rose/ LE FOTO

Si sono scambiati gli anelli immersi nel verde, circondati dalle statue di Folon, di fronte a un  panorama mozzafiato, lo skyline di Firenze. Sono Niccolò e Thaysa, la prima coppia a dire il fatidico ”Sì” al Giardino delle Rose.

LO SCAMBIO DEGLI ANELLI. La loro unione, celebrata stamani con rito civile, inaugura la nuova location da favola per i matrimoni civili messa a disposizione dall’amministrazione comunale al costo di 5mila euro.

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DOVE MI SPOSO? Da giugno, oltre alla tradizionale Sala Rossa di Palazzo vecchio e alla sala del consiglio del Quartiere 4 a Villa Vogel, sono stati istituiti nuovi uffici separati di stato civile per la celebrazione dei matrimoni. Un modo per venire incontro alle richieste dei cittadini ma anche per valorizzare il patrimonio storico e culturale comunale. Per il sì le coppie hanno adesso a disposizione il Giardino delle Rose, il museo Bardini, la Sala di Lorenzo sempre a Palazzo Vecchio o anche il Salone dei Cinquecento.

IL SI’ IN GIARDINO. Il matrimonio tra Niccolò, 30enne fiorentino, e Thaysa, 25enne brasiliana, è stato celebrato sulla terrazza che dal Giardino delle Rose domina Firenze. Per l’occasione è stato allestito un gazebo, dopo la cerimonia si è svolto un piccolo aperitivo. Ad unirli un’amica dello sposo, che ha letto un brano dal romanzo ‘Undici minuti’ dello scrittore brasiliano Paulo Coelho, mentre un altro amico suonava alla chitarre melodie brasiliane. Thaysa, come ogni sposa che si rispetti, ha fatto attendere come da prassi Niccolò. Abito bianco ricamato, ha raggiunto il Giardino a bordo di un’auto d’epoca. Adesso li aspetta la luna di miele, poi un viaggio fino a Rio de Janeiro, dove hanno deciso di vivere. 

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Giardino delle rose: il primo matrimonio

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E’ stato celebrato stamattina il primo matrimonio al Giardino delle Rose

Carlo e Francesca, la luna di miele continua a Orbetello

Amore e tintarella: ingredienti che non mancano alla coppia più in auge del momento, Carlo Conti e la sua novella sposa Francesca Vaccaro.

RELAX AD ORBETELLO. Un mese fa si sono scambiati gli anelli a Cecina. Poi sono partiti alla volta della Polinesia, il paradiso ideale per una luna di miele da sogno. Adesso marito e moglie si godono il mare del Grossetano.

SEMPRE ATTACCATI. Sempre più innamorati, sono stati avvistati sulla spiaggia e il lungomare di Orbetello, dove il conduttore tv nei giorni scorsi ha partecipato all’evento benefico la Pesca del cuore. Mano nella mano o abbracciati, Carlo e la bella costumista non riescono a stare staccati nemmeno per un minuto. Chissà se nei loro piani c’è anche un bebè?

Rapina in banca, rinchiudono i dipendenti nello sgabuzzino

Momenti di terrore stamani in corso Tintori a Firenze. Due uomini armati di trincetto hanno rapinato la filiale della Cassa di risparmio di Lucca.

LA RAPINA.  I due malviventi, che avevano il volto coperto, si sono fatti consegnare 10mila euro. Poi hanno costretto tutti i dipendenti della banca a entrare in uno sgabuzzino e lì li hanno rinchiusi prima di darsi alla fuga con il malloppo.

Lavori in corso, da domani chiusa via Lungo l’Affrico

Estate di ”lavori in corso” a Firenze. Al via domani alcuni interventi sulle strade della città particolarmente impattanti. L’amministrazione ha deciso di svolgerli nel periodo estivo così da ridurre i disagi alla mobilità cittadina.

VIA LUNGO L’AFFRICO. Il primo cantiere è quello all’incrocio  tra via Lungo l’Affrico e via de’ Falcucci: i lavori inizieranno domani e porteranno alla chiusura completa dell’intersezione. Si tratta di un intervento alla rete fognaria. I veicoli provenienti dal cavalcavia di piazza Alberti potranno bypassare il cantiere da destra (svoltando a destra in via D’Annunzio, a sinistra in viale Duse e rientrando alla rotatoria di via Mamiani) o da sinistra (da via Lungo l’Affrico tornare in viale De Amicis, svoltare a sinistra in via Cialdini, a destra in viale Fanti, a destra in via Mamiani arrivando quindi alla rotatoria). Tra i provvedimenti collaterali l’istituzione in via de’ Falcucci di strada senza uscita. I lavori si chiuderanno a inizio settembre.

VIA MAZZETTA. Cantieri anche in Oltrarno: lunedì 23 luglio partiranno due interventi di risanamento stradale in via Mazzetta (lavori ai sottoservizi e rilastricatura della carreggiata) e via dello Sprone (manutenzione delle caditoie).  Via Mazzetta, da via Maggio a piazza Santo Spirito, sarà chiusa alle auto  fino a fine settembre, ad eccezione degli incroci che rimarranno aperti. Da lunedì scatterà l’inversione del senso di marcia in via Sant’Agostino con direzione da piazza Santo Spirito verso via dei Serragli. Prevista anche l’inversione nel secondo tratto di via del Campuccio con direzione da via dei Serragli verso via Romana per agevolare il collegamento tra le due strade (ed evitare che tutti i veicoli vadano a svoltare in piazza della Calza).

VIA DELLO SPRONE. L’altro intervento riguarda via dello Sprone che da lunedì 23 luglio a venerdì 10 agosto sarà chiuso nel tratto Borgo San Jacopo-via del Pavone. Si tratta di lavori di manutenzione delle caditoie e delle pietre della carreggiata.

Sollicciano, protesta benefica dei detenuti: il loro salario ai terremotati

Un protesta benefica, quella che da domani al 21 luglio impegnerà i detenuti di Sollicciano. I lavoranti del penitenziario – cuochi, scrivani, addetti alle pulizie – per denunciare le condizioni di vita all’interno del carcere hanno indetto uno “sciopero del salario”. Per quattro giorni rinunceranno alla loro busta paga e la devolveranno alle popolazioni emiliane colpite dai sismi del 20 e del 29 maggio.

LO SCIOPERO DEL SALARIO. L’iniziativa dei lavoranti prende spunto dalla mobilitazione a favore dell’amnistia promossa dai Radicali a partire da domani,  e basata sullo sciopero della fame e del silenzio. I detenuti fiorentini hanno deciso di integrare l’iniziativa con un’azione ancora più significativa.  L’idea inizialmente era di astenersi dallo svolgimento delle mansioni quotidiane, come l’attività in cucina o quella di pulizia. Una forma di protesta che avrebbe però provocato troppi disagi ai detenuti stessi. Quindi si è optato per lo sciopero del salario.

I LAVORANTI DI SOLLICCIANO. I lavoranti a Sollicciano sono 238 impegnati in turni diversi: ogni giorno cucinano per i compagni di cella, vanno a fare la spesa, puliscono. Il livello medio di retribuzione si aggira sui 55 euro al giorno. Cifra che ciascuno di loro per i prossimi quattro giorni devolverà in beneficenza all’Emilia. “Una risposta – scrivono in una nota i detenuti – a chi ci ha definito ‘sciacalli’ in occasione della proposta del ministro Severino ad utilizzare la nostra manodopera nella ricostruzione delle zone terremotate”.

LA PROTESTA.  Tra i motivi della protesta dei detenuti il sovraffollamento della struttura. Il carcere fiorentino potrebbe accogliere 476 persone, al suo interne ve ne sono oltre il doppio: la popolazione detenuta al momento ammonta a 996 persone. L’assenza di fondi e il conseguente taglio delle attività, dei laboratori didattici e le attività formative, oltre che l’assenza delle condizioni igienico-sanitarie  minime, le altre problematiche. Pochi giorni fa il garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze Franco Corleone ha denunciato la presenza di temperature superiori ai 40 gradi nelle celle sovraffollate.

Via a Clean, progetto pilota per monitorare l’aria delle città d’arte

L’obiettivo è quello di ricercare la presenza di composti pericolosi per la salute che ad oggi non sono monitorati. Una campagna di monitoraggio, per la prima volta in Italia, sull’impatto di particelle ‘non convenzionali’ nell’ambiente di una città d’arte ha preso il via a Firenze grazie al progetto europeo Clean, “eleCtric mobiLity to analyse tourist bEhaviour in urbAN areas”, promosso da cinque hotel dell’area fiorentina insieme ad un partenariato internazionale ed il supporto scientifico del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Firenze e dell’Associazione I2T3 Onlus. Dell’iniziativa si parlerà questo pomeriggio nell’ambito della due che si apre oggi negli spazi del Parco Tecnologico delle Murate a Firenze nell’ambito della due giorni Polis Agorà.

L’OBIETTIVO. L’intento di Clean è ricercare la presenza di composti pericolosi per la salute e ad oggi non monitorati con le procedure standard, come i bisfenoli, e verificare la presenza di sostanze dannose per i beni culturali quali acidi carbossilici ed inquinanti ambientali in genere. Il progetto, finanziato con un bando europeo e sostenuto da una serie di partner locali come l’associazione I2t3 dell’Università di Firenze, può contare sulla collaborazione di 5 alberghi fiorentini (Grand Hotel Mediterraneo, Hotel Calzaiuoli, Hotel Villa Fiesole, Hotel Kursaal & Ausonia e Hotel Athenaeum) che si sono doti di 7 Smart elettriche, nell’ambito di un’iniziativa per la mobilità sostenibile, su cui saranno installati sofisticati apparecchi per il monitoraggio ambientale: il fatto che le Smart siano ad emissioni zero ha consentito massima precisione nelle rilevazioni.

IL MONITORAGGIO VIA SMART. 7 mezzi elettrici verranno messi a disposizione dei turisti dal 23 luglio e potranno essere utilizzati gratuitamente per gli spostamenti anche all’interno della zona a traffico limitato del Comune. L’idea, secondo quanto sostengono i promotori, è anche quella di tracciare una mappa degli spostamenti dei turisti, per favorire l’evoluzione dei prodotti e dei servizi turistici in un’ottica di sostenibilità. I turisti che accetteranno di muoversi nella città con questo tipo di servizio, forniranno un ritorno informativo attraverso la compilazione di un questionario appositamente sviluppato nell’ambito del progetto in collaborazione con il Comune di Firenze.