mercoledì, 10 Settembre 2025
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Vandali appiccano il fuoco e allagano un’aula di una scuola

Atto vandalico stamani, intorno alle 7.45, alla scuola media Masaccio di San Giovanni Valdarno.

FIAMME E ACQUA. Alcuni vandali hanno dato fuoco ad un armadietto in un’aula al secondo piano della scuola Masaccio. Le fiamme hanno danneggiato anche una stanza vicina. Contemporaneamente hanno anche aperto i rubinetti dei bagni bloccandone gli scarichi. L’acqua, filtrata al piano di sotto, ha danneggiato il laboratorio di informatica.

SOCCORSI. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i carabinieri. I ragazzi della scuola sono stati fatti uscire per la bonifica. Le lezioni sono poi riprese in mattinata.

Ratto delle Sabine, via alla seconda tranche di indagini

Da lunedì prossimo, 12 marzo prende il via la nuova sessione di monitoraggio sul Ratto delle Sabine, la scultura di Giambologna collocata sotto la Loggia dei Lanzi e di competenza della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze.

 

IL MONITORAGGIO. In questi giorni viene montato il ponteggio intorno alla scultura che servirà sia per le fasi preliminari sia per il monitoraggio vero e proprio che si protrarrà per almeno un mese, tempo necessario per effettuare tutti i controlli sulle aree della superficie, sulle quali sono stati eseguiti i test con i protettivi. Questa seconda sessione di indagini – prevista tra il 2011 e il 2013 – rientra nel programma di scansione temporale che ha preso il via la scorsa estate (nei mesi di giugno e luglio 2011) con la prima sessione di monitoraggio. All’attuale fase di indagini farà seguito la terza e ultima che si svolgerà tra circa un anno e si concluderà nella primavera del 2013.

LA SECONDA FASE DI STUDI. Il monitoraggio, che vede impegnata la Soprintendenza fiorentina attraverso il coordinamento tecnico della direttrice dell’Ufficio Restauri, Magnolia Scudieri, e il coordinamento scientifico di Mauro Matteini, già Direttore dell’ICVBC del CNR di Firenze, è effettuato con l’apporto diretto di tre istituti del CNR (l’Istituto di Fisica Applicata, l’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali e l’ Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari – Sezione di Perugia) oltre che del restauratore Alberto Casciani e con la consulenza esterna dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e dell’ISCR di Roma. Da segnalare che questa seconda sessione di monitoraggio sul capolavoro realizzato nel 1582, fa parte della seconda campagna di studi che fa seguito alla prima svoltasi tra il 2003 e il 2009.

Finisce con l’auto contro un albero, muore sul colpo

Stava guidando la sua auto quando, per cause ancora da accertare, è finito contro un albero che costeggia la strada.

LO SCONTRO. Un uomo di 46 anni di Castelfranco di Sotto è morto la scorsa notte a seguito di un incidente stradale avvenuto a Uliveto Terme, nel pisano. La vittima, dopo aver perso il controllo della sua auto, è andato a sbattere contro uno dei pini che costeggiano la via Vicarese. Il mezzo ha urtato il tronco lateralmente, accartocciandosi attorno alla pianta.

I SOCCORSI. I Vigili del Fuoco insieme ai mezzi del 118 e ai carabinieri, hanno impiegato due per per estrarre l’uomo dall’auto. Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento.

Pausini, crolla il palco: un morto. In dubbio le date di Firenze?

Questa notte, intorno alle 2, un operaio è morto e due sono rimasti feriti a causa del crollo di una struttura del palco il allestimento al Palacalafiore di Reggio Calabria, dove stasera si sarebbe dovuta esibire Laura Pausini. La homepage del sito della cantante, è bianca. Al centro solo una scritta: ”Ciao Matteo…”.

IL PALCO. E’ stato un cedimento strutturale a far crollare e ”scivolare” la struttura metallica che sovrasta il palco, abbattendosi sulle gradinate e su alcuni operai che stavano fissando le illuminazioni aeree. Un operaio colpito in pieno è morto sul colpo mentre altri due sono rimasti feriti. Uno in modo meno grave, l’altro ha invece riportato fratture in varie parti del corpo e al momento è ricoverato negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria con una prognosi di 30 giorni.

LA VITTIMA. L’operaio rimasto ucciso. Matteo Armelini aveva 31 anni ed era originario di Roma. L’uomo stava fissando le illuminazioni insieme ad alcuni colleghi quando la struttura lo ha colpito uccidendolo. La vicenda riporta alla mente quello che è successo a dicembre al palazzetto di Trieste, dove perse la vita Francesco Pinna, il giovanissimo operaio morto il 12 dicembre scorso durante l’allestimento del palco su cui avrebbe dovuto esibirsi Jovanotti. E lo stesso Jovanotti sul suo profilo Twitter dichiara di essere vicino alla famiglia della vittima, ai ragazzi che lavorano per il tour e a Laura Pausini, aggiungendo: ”E’ necessaria una discussione molto seria tra organismi competenti su come possiamo migliorare il livello di sicurezza per noi addetti ai lavori e per il pubblico. Le normative ci sono e nei tour vengono rispettate ma dobbiamo capire tutti noi coinvolti cosa deve cambiare”.

IL DOLORE DELLA PAUSINI. ”Scrivere queste parole per me è davvero molto difficile e doloroso…mi trovo in uno stato di confusione e fragilità molto forti”, scrive Laura Pausini su Facebook. ”Matteo era un rigger, un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato, gentile e sempre attento a far sì che il suo e il nostro lavoro fosse il migliore di …tutti” continua la cantante ”Vivere insieme viaggiando è bellissimo e complicato, certamente è una scuola per noi che piano piano diventiamo amici, complici e poi quasi una vera famiglia…ecco perchè oggi penso che è solo ingiusto ed è semplicemente incomprensibile. Sono vicina alla sua famiglia e alla sua fidanzata con tutto il mio cuore…le mie e le nostre sentite condoglianze vengono davvero dall’anima”. Aggiungendo, infine ”Noi che siamo la tua famiglia in tour ci inchiniamo davanti a te Matteo e all’amicizia e all’amore che mettevi per ogni tuo gesto, sacrificio e aiuto che ci davi, e si uniscono a me i tecnici feriti che per fortuna ora stanno bene. Ma il nostro lutto è totale. E devastante. Ciao Matteo…”.

LE CAUSE. La Procura di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta sul crollo e ha sequestrato tutta la struttura. Subito dopo l’incidente si sono recati sul posto i Vigili del Fuoco che, dopo aver liberato i feriti dall’ammasso di ferri della struttura ceduta, hanno iniziato i rilievi per stabilire le cause dell’incidente. La struttura, crollando, si è abbattuta contro le tribune ovest procurando seri danni ai solai intermedi di cemento precompresso. Resta da capire se il crollo sia da imputare al parquet del palazzetto che non avrebbe retto il peso del palco, di un errore di progettazione della struttura o ancora di un errore nel montaggio della stessa.

IL TOUR. L’Inedito world tour di Laura Pausini avrebbe dovuto raggiungere il Nelson Mandela Forum di Firenze il 18 ed il 19 marzo. L’unica data che al momento è stata cancellata, è quella di stasera a Reggio Calabria. Si attendono notizie nelle prossime ore per quanto riguarda le altre tappe.

La Casa d’aste apre una nuova sede. Con una mostra sui Macchiaioli

Dopo il successo dell’asta di opere del ‘900, arredi, antiquariato e arte orientale, di inizio febbraio, la Casa d’Aste Galleria Pananti di Firenze ha deciso di inaugurare il suo nuovo spazio espositivo di Firenze (in viale del Poggio Imperiale 32, che va ad aggiungersi alla sede storica fiorentina di Palazzo Ridolfi in via Maggio 15) con l’importante mostra “Macchiaioli: una collezione ritrovata”.

 

LA NUOVA APERTURA E LA MOSTRA. La mostra si svolgerà dall’8 marzo (l’inaugurazione sarà alle 17) al 16 aprile e raccoglierà 39 opere pressoché inedite provenienti da una collezione privata. Il volume della mostra presenta una prestigiosa collezione, composta da opere importanti e note dei protagonisti del movimento macchiaiolo, in buona parte proveniente da raccolte storiche. La raccolta, costituita agli inizi del XX secolo conserva pressoché intatta, nel nucleo principale e senza aver subito interventi pesanti di restauro e pulitura, permette di ripercorrere, per capisaldi, le vicende della pittura “toscana” del rinnovamento.

LA COLLEZIONE. Uno dei vertici della raccolta è costituito da 8 opere di Giovanni Fattori, 7 di Telemaco Signorini, quindi sono bene rappresentati Vincenzo Cabianca, Giuseppe Abbati, Edoardo Borrani, Raffaello Sernesi, Vito D’Ancona e Serafino De Tivoli. Due suggestivi studi di Stefano Bruzzi, e alcune superbe tavolette di Eugenio Cecconi, concludono il percorso di ambito toscano. Giuseppe De Nittis è qui documentato da una delle sue varie redazioni di nota “Veduta napoletana” . L’importante esposizione è curata da Andrea Baboni, storico della pittura italiana dell’Ottocento, responsabile di Christie’s Italia per l’arte del XIX secolo, è fra i maggiori esperti di Giovanni Fattori del nostro paese, a cui si sono rivolti gli eredi proprietari della collezione per la sua catalogazione delle opere. Aprono la mostra ben 8 opere di Giovanni Fattori, quadri straordinari quali “Soldati francesi del 1859”, il “Bove bianco che pascola”, l’imponente tela “Marina con ragazzo che dorme”, e poi la “Signora al pianoforte” e “l’Arno a Rovezzano” di Silvestro Lega, le “Signore sulla spiaggia” di Vincenzo Cabianca e la “Giovane monaca” di Odoardo Borrani. Chiudono l’esposizione 8 magnifiche opere del Signorini come “A passeggio”, la “Bambina bionda” e “L’arrotino”. “Con la chiusura alle automobili del centro storico – ha spiegato il proprietario della Galleria Piero Pananti – si è reso necessario aprire un nuovo punto espositivo per rendere più agevole ai nostri clienti la consegna e il ritiro delle opere”.

LA NUOVA SEDE. Qui avrà sede anche l’Archivio dei Pittori del ‘900 Toscano che si prefigge lo scopo di documentare, tutelare e valorizzare l’opera di artisti nel campo delle arti figurative che hanno operato nel territorio toscano dalla seconda metà dell’800 a tutto il ‘900. La nuova sede accoglierà anche mostre monografiche
e collettive.

Palagio di Parte Guelfa, ”Incontri con Dante” attraverso disegni e sculture

Al Palagio di Parte Guelfa, si terrà per la prima volta, dal 7 al 14 marzo, ”Incontri con Dante”, una profonda riflessione sulla Divina Commedia attraverso decine di disegni e sculture di Julia Bugueva, un’artista russa che ha fatto dell’interpretazione dantesca uno dei suoi tratti distintivi.

LA MOSTRA. La mostra è patrocinata dal Comune di Firenze e realizzata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale di Firenze e con la Biblioteca di Letteratura Straniera di Mosca, che già in passato ha presentato alcuni eventi espositivi di Julia Bugueva a Mosca. L’esposizione presenta lavori completamente inediti e interpreta il viaggio dantesco con scenari fantastici in bianco e nero ed alcune sculture dalla notevole carica espressiva, emblema di uno studio approfondito sulla Divina Commedia.

UNA RILETTURA DELL’OPERA. Una visione originale, quella dell’artista russa, che offre al pubblico fiorentino una rilettura del viaggio dantesco, che si focalizza sulla trasfigurazione del Poeta da persona comune fino alla più alta natura spirituale. Quella di Julia Bugueva non è tanto un’interpretazione dell’opera in sé quanto del percorso personale di Dante Alighieri. Un’interpretazione che prende forma, quindi, soprattutto con i disegni, attraverso la raffigurazione del volto del sommo poeta.

LA SCULTURA. Anche se prevalgono i disegni, quella della scultura è una sezione degna di nota: nove oggetti plastici di medio formato in porcellana e bronzo, tra cui alcuni ritratti del tutto insoliti di Dante in porcellana, che si fondono ad elementi centrali della Divina Commedia, quali l’Angelo Serafino, la Rosa Mistica o Pegaso, oltre che alcuni lavori sulle tematiche chiave dell’opera, quali la sapienza, il paradiso, la morte.

SIMBOLISMO. L’artista propone con sguardo attento un approccio profondo alla Divina Commedia, che denota un simbolismo forte, dai tratti distintivi riconoscibili, che richiede al pubblico un vero e proprio lavoro spirituale che ne colga il segreto e la complessità.

JULIA BUGUEVA. Julia Bugueva è nata nel 1952 a Baku in una famiglia di pittori ed è Membro dell’Unione dei Pittori di Mosca. Dal 1977 comincia sua la attività espositiva. Le opere di Julia Bugueva si trovano in diversi istituzioni museali sia in Russia che in Germania, nonché in collezioni private in Russia, Canada, Germania, Italia, Svizzera, Slovenia, Olanda, Francia, Stati Uniti, Regno Unito.Vive e lavora a Mosca.

Arriva la primavera e aumentano gli alberghi. Ma Firenze non è la più cara

La colonnina di mercurio si alza di qualche grado? E i prezzi delle camere d’albergo si alzano in maniera direttamente proporzionale. E’ la sorpresa che si troveranno i visitatori in arrivo a Firenze nelle prime giornate di questa primavera anticipata, arrivata da un momento all’altro, dopo la morsa di gelo che ha attanagliato tutto lo stivale per gran parte del mese di marzo.

 

FIRENZE E’ CARA. Secondo le stime del motore di ricerca di alberghi www.trivago.com, nella città del giglio l’arrivo del caldo ha portato un aumento dei prezzi per camera che sfiora il 23% con una media di 116 euro a stanza doppia.

MA SELVA DI VAL GARDENA DI PIU’. Prezzi alti, non c’è dubbio, ma se si vuole spezzare una lancia in favore della città del giglio, si può provare a mettere a paragone i prezzi di casa nostra con quelli di altre località italiane. Basta guardare località sciistiche come Selva di val Gardena, in Trentino, che si aggiudica la maglia nera della località coi prezzi più alti con una media di 264 euro a stanza, seguita a ruota da Madonna di Campiglio (246) e Cortina d’Ampezzo (240 euro).

E VENEZIA SCENDE. Altalenanti i prezzi anche nelle maggiori città: a Milano l’aumento è del 18% e il prezzo medio è di 180 euro, mentre le tariffe di Bologna sono schizzate a un +62% con prezzi che si aggirano intorno ai 147 euro. In controtendenza Venezia, che dopo l’effetto Carnevale scende a 115 euro con una riduzione dell’11%.

Tognazzi: il ‘Nemico pubblico’ della Pergola

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Slitta a mercoledì 7 marzo il debutto dello spettacolo Un nemico del popolo con Gianmarco Tognazzi al Teatro della Pergola, la recita di martedì 6 marzo è stata annullata per problemi tecnici della produzione. Gianmarco Tognazzi, poliedrico artista, divide la sua carriera tra teatro, cinema e televisione: è nel cast del nuovo film di Marco Bellocchio Bella Addormentata, ispirato al caso di Eluana Englaro, accanto ad Isabelle Huppert e Toni Servillo, ha terminato le riprese della quarta stagione della serie televisiva Squadra Antimafia, ed è anche protagonista e regista del videoclip dell’ultimo singolo dei Negrita Fuori controllo.

LO SPETTACOLO. Sulla scena teatrale torna a condividere questo nuovo allestimento con Edoardo Erba ed Armando Pugliese, consolidando una felice collaborazione già realizzata con l’adattamento di La Panne, ovvero la notte più bella della mia vita di Friedrich Dürrenmatt nelle scorse stagioni. Un nemico del popolo di Ibsen sembra oggi un testo ideale per riscritture in chiave contemporanea. La storia quotidiana di un uomo onesto, solo nel denunciare e combattere la corruzione determinata dall’interesse e dallo sfruttamento delle risorse di un territorio, in conflitto con la salvaguardia della salute pubblica, un uomo solo contro ogni reticenza e censura.

LA TRAMA. Il dottor Storchi, Gianmarco Tognazzi, che finirà per essere Un nemico del popolo, scopre che le terme pubbliche da lui stesso attivate, meta ogni anno di tanti turisti e fonte di reddito per tutta la cittadina, sono inquinate dagli scarichi industriali. Vorrebbe fare un pubblico appello per denunciare la cosa e cercare un rimedio al problema, ma né suo fratello, Bruno Armando, rappresentante degli azionisti di maggioranza delle terme, né i redattori di un giornale popolare che abitualmente si schiera contro i potenti della città, appoggiano la sua relazione. Nessuno è disposto a dargli ascolto, perché tutti sarebbero parte lesa nella questione. Gli appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche: sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro. E’ in questo scenario che il dottore compie l’unica scelta possibile per lui: se prima vuole abbandonare la città, ora si accorge che la risposta migliore a questa situazione è data dalla conoscenza: vuole quindi istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a renderli cittadini di una società più civile di quella attuale.

 

Verso la festa della donna: torna l’allarme ”mimosa abusiva”

Festa della donna, scatta la “guerra della mimosa”. Ovvero quella dei fiorai “regolari” contro gli abusivi.

L’ALLARME. Mentre l’appuntamento dell’8 marzo si avvicina, il presidente provinciale di Assofioristi, Stefano Canovai, ha scritto al vicesindaco del Comune di Firenze Dario Nardella per chiedere “un rafforzamento dei controlli antiabusivismo”. Il fenomeno della vendita abusiva di mimosa, in costante crescita negli ultimi anni (soprattutto nella cerchia dei viali ed in prossimità del Castrum) – spiega Confesercenti – “penalizza in modo significativo le oltre 50 attività di vendita di fiori e piante esistenti in città”.

ABUSIVISMO. Secondo Confesercenti, la misura del fenomeno può arrivare a “riguardare oltre 100 operatori abusivi che, lavorando interottamente nel giorno della festività e in quello precedente, potrebbero riuscire ad ‘intascare’ oltre 1000 euro a testa”.

VENDITE IN CALO. Quest’anno la mimosa – spiega ancora Confesercenti – nonostante sia stata particolarmente “segnata” dagli agenti atmosferici dell’ultimo periodo (il caldo di novembre e dicembre ha anticipato l’apertura dei bocci, poi colpiti dalle tremende gelate delle ultime settimane) non dovrebbe avere grandi oscillazioni di prezzo rispetto agli ultimi anni. La vendita delle mimosa per la festa della donna conosce, ormai da diversi anni, un significativo calo (20-25% negli ultimi 3 anni) dovuto, in larga parte, al cambiamento socio-culturale del paese.

CONTROLLI. In queste ore – cponclude Confesercenti – proprio Nardella ha tenuto a rassicurare la categoria sul rafforzamento dei controlli, informando Canovai di aver personalmente segnalato la questione al Comando di Polizia Municipale.

Tutto sull’8 marzo: Festa della donna, tutti gli eventi in cittàMusei gratis per tutte le signore Il gelo ha colpito (anche) la mimosa: ecco le alternative

Grosseto, maxiudienza sul naufragio. Schettino accusato di danno ambientale

Sabato il Teatro Moderno di Grosseto è stato trasformato in un’aula di tribunale per l’incidente probatorio sul naufragio del Giglio. Il Gip ha escluso dall’aula le associazioni ambientalistiche e dei consumatori. Schettino è stato accusato di danno ambientale. L’udienza è stata fissata per il 21 luglio prossimo.

IL TEATRO. Sabato si è tenuta, al Teatro Moderno di Grosseto, la prima udienza dell’incidente probatorio sul naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio. Fuori dal Teatro si sono radunate un centinaio di persone tra curiosi, giornalisti, fotoreporter e cameramen televisivi provenienti da ogni parte del mondo. Debtro sono entrate circa 250 persone. L’udienza è iniziata alle 11.15, con un ritardo di circa due ore a causa di controlli volti ad evitare l’introduzione di un qualsiasi strumento di ripresa. Gli indagati, 9 in tutto, erano assenti.

I NAUFRAGHI. Tra i primi ad essere arrivati a Grosseto, i naufraghi. Alcuni di loro hanno dichiarato di essersi fatti forza nel momento del naufragio, non pensando alla morte e parlando di Schettino, una donna ha aggiunto: ”E’ un imbecille per essere gentile e anche un criminale”. Un altro passeggero ha invece dichiarato di aver visto il comandante con altri quattro ufficiali, andare via. ”Non è svicolato su una scialuppa”, ha spiegato l’avvocato Giuseppe Grammatico di Palermo che insieme alla moglie si trovava sulla Concordia la sera del naufragio e che adesso difende una famiglia di tre persone presenti anche loro sulla nave. “E’ stato perso troppo tempo prima di dare l’allarme. Poteva essere fatto tutto molto più rapidamente e si sarebbero potute evitare molte delle conseguenze che poi ci sono state”, ha aggiunto Grammatico.

L’INIZIO. Ad inizio udienza sono stati affidati gli incarichi peritali per l’analisi delle registrazioni contenute della scatola nera. I periti nominati dovranno rispondere a un quesito ampio, anrticolato in 50 punti. Le perizie dovranno esser consegnate entro 90 giorno. L’udienza per l’esame dei periti è stata fissata per il 21 luglio prossimo. Mentre l’inizio delle operazioni peritali sono state fissate dal Gip, per il 9 marzo alle ore 9 presso l’aula dip del tribunale di Grosseto.

SCHETTINO. Nel corso dell’udienza, al comandante Schettino, è stato accusato di danno ambientale per la distruzione di habitat all’interno del sito protetto. Accusa che va ad aggiungersi ai reati già noti come quello di naufragio colposo e abbandono della nave. L’avvocato Leporatti, difensore del comandante della Nave naufragata il 13 gennaio all’Isola del Giglio, ha detto invece che le associazioni, come ad esempio Legambiente, Lipu, Codacons, Sos Concordia, ”dovrebbero essere escluse dal procedimento a carico di Schettino visto che -a parere dell’avvocato- non possono essere definite parte offesa ma, potrebbero essere considerati invece, soggetti danneggiati”.

ESCLUSIONI. Il Gip Valeria Montesarchio ha accolto la richiesta escludendo quindi le associazioni dei consumatori ambientalistiche oltre a Costa Crociere. Tali associazioni potranno comunque costituirsi come parte civile all’udienza preliminare dimostrando il danno subito. Mantenute invece come parti offese i naufragi, i parenti delle vittime e lo Stato. ”Auspichiamo che sia fatto tutto adeguatamente ma credo che oggi (sabato, ndr) non succeda nulla di fatto”, ha affermato invece Davide Vieschi, avvocato della mamma di Dayana, la piccola di 5 anni che ha trovato la morte durante il naufragio della Costa Concordia.

COSTA CROCIERE. La discussione sul ruolo di Costa Crociere come parte offesa era stata aperta dall’avvocato Giulia Bongiorno che difende circa 67 passeggeri tra italiani, tedeschi e brasiliani. L’avvocato aveva appunto chiesto che la società venisse esclusa dall’incidente probatorio.”Non sappiamo ancora con precisione come sono andati i fatti. Trovo un pò singolare in questo momento definire Costa Crociere come parte offesa”. “Dal punto di vista amministrativo e penale Costa Crociere è stata dichiarata estranea a qualunque tipo di contestazione”, ha poi chiarito l’avvocato Marco De Luca, legale della compagnia armatrice, al termine dell’udienza. “Costa Crociere non è più parte offesa -ha chiarito l’avvocato- ma è parte danneggiata e si costituirà parte civile contro chi sarà ritenuto responsabile. Siamo soddisfatti”.

AMBROSIO. Interpellato prima dell’udienza anche l’avvocato Salvatore Catalano, difensore di Ciro Ambrosio, il comandante in seconda della Costa Concordia, primo indagato dalla Procura di Grosseto insieme a Schettino. “Il mio assistito è stato l’unico ufficiale in plancia -ha fatto osservare – che ha dato un ordine diverso da quello del comandante Schettino, ovvero quello di calare le scialuppe. Lo ha fatto dal ponte 4”. La legge, ha aggiunto, “prevede che il comandante in assoluto è il responsabile della nave e mi auguro che alla fine del processo la posizione di Ambrosio possa essere rivista”.