venerdì, 12 Settembre 2025
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Dal Giappone agli Indiani d’America: un anno di mostre per i musei fiorentini

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Sei mostre per Un anno ad arte. Questo il programma delle mostre in programma nei musei statali fiorentini per l’anno 2012. “Una serie di mostre che non hanno un filo conduttore – spiega Cristina Acidini, soprintentende al Polo museale fiorentino -. Il filo conduttore sta proprio nel non averne uno. Dettaglio che consente di farci ispirare dalla varietà e dagli spunti di ciascun argomento”.

 

IL PROGRAMMA. La prima apre i battenti il 20 marzo agli Uffizi, s’intitola “Epifanie di tessuti preziosi” ed è dedicata a quella strepitosa collezioni di arazzi così fragili da dover essere conservati, in condizioni normali, arrotolati e al buio. Segue a ruota “Giappone, terra di incanti” (dal 3 aprile all’1 luglio), tris di mostre che per oltre tre mesi abiterà gli ambienti di Palazzo Pitti. Spazio anche all’arte contemporanea con “Arte torna arte”(dall’8 maggio al 4 novembre) alla Galleria dell’Accademia, un dialogo tra passato e presente con una selezione dei più importanti e irriverenti artisti del panorama moderno e contemporaneo. Ci si sposta al Bargello per “Fabulae Pictae” (dal 16 maggio al 16 settembre) per un viaggio nelle più belle maioliche del Rinascimento, mentre si torna a Palazzo Pitti per la curiosa mostra “La nuova frontiera. Storia e cultura dei nativi d’America dalle collezioni del Gilcrease museum” (dal 3 luglio all’8 dicembre). Per l’ultima esposizione si ritorna agli Uffizi, dove prende vita “Bagliori dorati. Il gotico internazionale a Firenze” (dal 19 giugno al 4 novembre).

IL SOPRINTENDENTE. “È oramai il settimo anno che una primavera culturale, coincidente con quella stagionale, caratterizza l’offerta dei musei statali del Polo fiorentino – ha spiegato Cristina Acidini -. Il successo ottenuto presso i media, sia di settore sia di divulgazione, oltre all’afflusso di visitatori che nel 2011 ha visto un incremento medio del 6% nei musei del Polo Museale fiorentino, ha incoraggiato anche per il 2012 – malgrado la difficile contingenza economica internazionale – a programmare una nuova stagione di mostre”.

Tentano un furto e aggrediscono i militari: arrestati tre ubriachi

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Ieri sera, in piazza Santa Croce, sono stati arrestati un senegalese e due tunisini con l’accusa di rapina in concorso,, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

L’AUTO. Intorno alle 23.30 di ieri sera, un 25enne tunisino, ha ibfranto uno specchietto di un’auto sotto gli occhi della proprietaria. Il mezzo era parcheggiato in via dei Benci. Quando la ragazza e un’amica si sono avvicinate al gruppetto per chiedere il motico del gesto, ha ricevuto una serie di offese e minacce ad alta voce, attirando l’attenzione dei passanti e di tre paracadutisti della Folgore in servizio, impegnati dell’operazione ”Strade Sicure”, che sono intervenuti in difesa delle giovani.

L’AGGRESSIONE. I tre uomini ubriachi hanno aggredito i militari e, approfittando della confusione, uno di loro ha sfilato il portafogli dalla tasca di uno dei ”parà”.

LA FUGA. I due tunisini sono poi scappati a piedi inseguiti dalla vittima della rapina. Il senegalese è stato subito bloccato e poco dopo, i due militari hanno raggiunto il tunisino che aveva ancora in mano la refurtiva. Mentre gli agenti delle volanti stavano ammanettando i due arrestati, si è avvicinato il terzo aggressore che ha iniziato a strattonare i poliziotti tentando di liberare i suoi complici

L’ARRESTO. Alla fine, la situazione è stata riportata alla normalità dalle forze dell’ordine e i tre sono finiti a Sollicciano. Tra gli effetti personali dei tre, la polizia ha trovato anche i documenti di un’altra persona e una carta di credito straniera.

Incendio sulla Costa Allegra

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A bordo della ”sorella” della nave naufragata all’isola del Giglio sarebbe divampato un incendio. L’imbarcazione sarebbe ora alla deriva al largo delle Seychelles.

”Pompe bianche”, firmato l’accordo tra Conad e Coop

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”Pompe bianche” più facili e convenienti. Si parte con la grande distribuzione. Questa mattina, il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato l’intesa, annunciata la settimana scorsa, con Conad e associazione delle Coop che accelera il processo di liberalizzazione avviato dal governo. Due sono gli obiettivi: fissare un prezzo più basso e vantaggioso per i consumatori e garantire il riassorbimento del personale delle piccole stazioni di servizio che potrebbero chiudere o dover ridurre gli addetti.

”CRESCI ITALIA”. Ma l’intervento potrebbe non fermarsi alla grande distribuzione. Perché liberalizzazione e concorrenza possano davvero riuscire ad incidere sui costi alla pompa, tutti i gestori dovrebbero infatti poter acquistare i carburanti sul libero mercato, anche quelli con un’insegna monomarca. Così il presidente Rossi, parallelamente all’intesa firmata stamani, ha scritto una lettera al presidente del consiglio Mario Monti e al presidente della conferenza delle Regioni Vasco Errani per chiedere una modifica al decreto “Cresci italia” e consentire a tutti i gestori di poter acquistare carburanti sul libero mercato per almeno il 50 per cento di quanto erogato l’anno precedente.

LIBERALIZZAZIONI E SEMPLIFICAZIONI. Aprire una stazione di servizio dopo le ultime liberalizzazioni del governo è più facile. Lo si può fare senza obbligo di garantire la presenza di più tipologie di carburanti, compreso il metano. Gli impianti al di fuori dei centri abitati potranno funzionare 24 ore su 24 ed assieme a benzina e gasolio si potranno vendere anche giornali, tabacchi ed altri beni. Le nuove norme troveranno spazio nel Codice toscano del commercio, che la giunta si impegna a modificare velocemente semplificando ulteriormente, laddove possibile, anche altri passaggi burocratici.

L’ACCORDO. Con l’intesa firmata oggi l’associazione delle Coop (Accdt) e la Conad si impegnano ad aprire nuovi impianti di distribuzione di carburante garantendo prezzi alla pompa più bassi e competitivi rispetto al mercato tradizionale. Inoltre, se l’impianto provoca la chiusura o l’esubero di personale in altre stazioni di servizio nel raggio di quindici chilometri, i centri commerciali si impegnano a riassorbire la manodopera: anche in altre attività presenti nel complesso commerciale. In alternativa la grande distribuzione che aprirà impianti non con il proprio marchio – e che non potrà quindi riassumere direttamente manodopera – si impegna a scegliere per l’affidamento delle stazioni di servizio in gestione, a parità di condizioni, gli esercenti che già operano negli stessi quindici chilometri. E’ il caso delle Coop.

MONITORAGGIO DEI PREZZI. La Regione Toscana, dall’altra parte, farà un monitoraggio dei prezzi alla pompa praticati negli impianti di tutta la Toscana. L’osservatorio non fa parte dell’intesa siglata oggi e non riguarda solo la grande distribuzione, ma ne è un corollario e servirà a garantire prezzi trasparenti. I dati saranno infatti pubblicati on line, a disposizione di tutti i consumatori. Si potrà capire qual è il prezzo medio applicato in Toscana e, naturalmente, l’offerta più vantaggiosa. L’osservatorio vigilerà naturalmente anche sulla corretta applicazione dell’intesa.

POMPE BIANCHE. In Toscana oggi ci sono 1565 stazioni di servizio. Le ”pompe bianche”, quelle senza logo e con prezzi presumibilmente low cost, sono 39, di cui 4 gestite dalla grande distribuzione: 1 dalla Conad e 3 dalla Carrefour. I grandi centri commerciali in tutta la regione sono 165.

I NUOVI IMPIANTI. La Conad ha già un piano di sviluppo pronto da tempo. Tra le domande presentate una riguarda Prato e un’altra Venturina, in provincia di Livorno. ”Ma saranno presentate in tutti i comuni capoluogo”, ha spiegato il responsabile dell’azienda a margine della firma, ”con l’auspicio che la semplificazione possa consentire risposte ed iter più rapidi”. L’obiettivo dell’azienda, che aprirà distributori a marchio Conad come già ne esistono diversi in Sardegna e Lazio ed uno anche in Toscana, a Gallicano in provincia di Lucca, è inaugurare un paio di stazioni di servizio entro il 2012 assieme a qualche cantiere in fase avanzata. La Coop invece non aprirà distributori con il proprio marchio, ma farà accordi con gestori già esistenti, seguendo le orme dell’Ipercoop di Sesto Fiorentino che ha stipulato un accordo con un impianto Agip.

PREZZI. Il presidente Rossi è convinto che nei nuovi impianti che saranno aperti, i consumatori possano godere di uno sconto di almeno 10 centesimi rispetto al prezzo medio del carburante. “Nell’accordo non ci sono cifre perché questo sarebbe stato in conflitto con le norme sulla concorrenza” precisa. Ma questo è l’obiettivo. Conad ha spiegato che in esperienze analoghe il risparmio per i consumatori Conad è stato finora in Italia di 7,9 centesimi al litro rispetto al prezzo medio pubblicato ogni mese dal ministero. Tra i 7 e gli 8 centesimi, compresi eventuali punti per la spesa nei centri commerciali, i vantaggi ottenuti nei distributori presi in affitto dalla Coop, secondo quanto riferito dalla responsabile dell’associazione che ha firmato l’intesa.

Dopo la Concordia, l’Allegra: un nuovo incidente per le navi Costa / FOTO

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Non c’è pace per le navi della Costa Crociere. Un incendio sarebbe infatti divampato a bordo della Costa Allegra, “sorella” della Concordia, la nave diventata ormai tristemente famosissima dopo il naufragio all’isola del Giglio.

ALLA DERIVA DOPO L’INCENDIO. Secondo le notizie che trapelano, la Costa Allegra sarebbe alla deriva al largo delle Seychelles, dopo che appunto al suo interno sarebbero scaturite delle fiamme.

“FIAMME DOMATE”. Il rogo sarebbe comunque stato domato e i passeggeri sarebbero tutti illesi, mentre verso il luogo dove si trova la nave si starebbero dirigendo i soccorsi.

costaAllegra5WEBCAM. Sul sito della Costa Crociere la “diretta” del viaggio della nave è “temporaneamente sospesa” (nella foto).

 

 

 

 

 

 

 

LE IMMAGINI DELLA COSTA ALLEGRA (dal sito di Costa Crociere):

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Scioperi: il tram si ferma, i bus no. E scatta l’allarme biglietti falsi

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Scioperi: il tram si ferma, il bus va. “Le rappresentanze sindacali di Ataf hanno revocato l’adesione allo sciopero nazionale del primo marzo, dopo che la Commissione di garanzia ha sottolineato l’impossibilità di privare i cittadini del servizio di trasporto pubblico a soli due giorni dallo sciopero indetto dai sindacati di Gest per domani, martedì 28 febbraio”: è quanto annuncia Ataf con una nota. Secondo la Commissione di Garanzia, infatti, i due scioperi del 28 febbraio e del primo marzo non avrebbero rispettato la cosiddetta “regola della rarefazione oggettiva”: due proteste troppo ravvicinate per lo stesso bacino di utenza.

IL TRAM SI FERMA. Le rappresentanze sindacali di Ataf hanno quindi revocato l’adesione allo sciopero nazionale del primo marzo, mentre è stato confermato lo sciopero di domani che interessa i lavoratori della tramvia dalle 13 alle 17.

BIGLIETTI FALSI. Intanto, però, a bordo di bus e carrozze scatta l’allarme biglietti falsi. I controllori di Ataf hanno infatti trovato alcuni passeggeri in possesso di titoli di viaggio falsi. I passeggeri, totalmente ignari di aver acquistato titoli di viaggio contraffatti, hanno fornito ai controllori indicazioni utili che sono servite all’azienda per sporgere denuncia ai Carabinieri. E ora Ataf rivolge un appello a tutti i passeggeri: è necessario controllare bene il titolo di viaggio acquistato perché, anche se l’utente è completamente in buona fede, “il verificatore che riscontri irregolarità in biglietti e abbonamenti applica la sanzione”.

Neve, la Provincia chiede il riconoscimento dello stato di emergenza

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L’ondata di freddo anomalo che ha interessato la Toscana e buona parte del territorio nazionale dal 31 gennaio al 15 febbraio scorso, ha creato non solo disagi alla popolazione ma anche danni alle infrastrutture, soprattutto nei territori dell’Alto Mugello. Così, la Protezione Civile, insieme ai sindaci dei centri più colpiti e alla stessa Proncia, chiedono alla Regione che sia riconosciuto lo stato d’emergenza.

FREDDO ANOMALO. L’ondata di freddo che si è registrata tra il 31 gennaio ed il 15 febbraio scorsi, hanno interessato la Toscana e buona parte del territorio nazionale. La circolazione d’aria fredda è stata causata principalmente dall’afflusso di aria gelida proveniente dalla Russia e dalla Siberia, provocando un brusco abbassamento delle temperature. Inoltre, il vento Grecale che ha interessato tutta la Toscana, ha portato ad un’accentuazione della percezione di freddo. Le nevicate invece hanno interessato maggiormente le zone a ridosso dell’Amiata e della dorsale appenninica, in particolar modo sui versanti emiliano – romagnoli dell’Appennino pistoiese, fiorentino ed aretino.

COMUNICAZIONI. Nel periodo dal 31 gennaio al 21 febbraio scorsi sono state emesse dal Centro Funzionale della Regione Toscana, 11 allerte meteo (dieci per ghiaccio, nove per neve e quattro per vento) con criticità moderata ed esclusivamente per il territorio dell’Alto Mugello. La Sala Operativa, nei giorni di emergenza, ha registrato circa 3500 chiamate telefoniche, segnalazioni di criticità da parte di Comuni o centri intercomunali, aggiornamenti meteo e flussi informativi per quanto riguardava la viabiltà e la polizia provinciale; 2105 fax tra inviati e ricevuti; 726 email inviate; 4543 sms inviati; 142 aggiornamenti in tempo reali su Social Network, Facebook, Twitter e siti istituzionali; Aggiornamenti in tempo reale su 13 ”pannelli messaggio variabile” dislocati sulle strade principali della zona a nord di Firenze – Mugello, nei quali veniva comunicata la percorribilità stradale.

MARRADI. Il comune più colpito della zona dell’Alto Mugello resta Marradi, dove sono caduti circa due metri e mezzo di neve nel periodo di allerta. Ma nonostante la neve e le temperature che sono scese fino a meno venti gradi, la cittadina non ha mai chiuso le scuole, garantendo i servizi essenziali. Solo a Marradi, le richieste di intervento sono state 200 e 60mila gli euro spesi per la salatura e la spalatura, cifra di gran lunga lontana dalle spese ordinarie invernali e alla quale vanno sommate anche le spese per i danni subiti da gelo e neve.

PALAZZUOLO SUL SENIO. ”In quindici giorni di emergenza neve sono stati spesi soldi pari a tre inverni ordinari. I danni alle infrastrutture viarie e ai lastricati emergono giorno dopo giorno ma vogliamo ringraziare la Provincia di Firenze che ha garantito la viabilità sui tre passi appenninici”, ha dichiarato Cristian Menghetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio dichiarando inoltre che, per la salatura e la spalatura delle strade, sono stati spesi 400mila euro per un comune che conta 1200 abitanti, compromettendo così il bilancio dei prossimi dieci anni. Ma i danni a Palazzuolo non sono stati registrati soltanto alle infrastrutture, ma anche all’attività turistica. Infatti il piccolo comune dell’appennino, vanta di un grande afflusso di turisti nella stagione primaverile e, se la situazione non verrà riportata alla normalità, il Paese potrebbe risentirne economicamente.

SAN GODENZO. ”E’ stato l’evento continuato per 15 giorni ad aver creato disagi”, afferma il sindaco di San Godenzo, Alessandro Manni. Nella sola notte tra venerdì 10 e sabato 11 febbraio, sono caduti 80 centimetri di neve ma la situazione è stata gestita in modo ottimale grazie all’allerta e alla prevenzione. Cooperazioni, quelle tra i comuni e la Protezione Civile, che hanno permesso di contenere i danni e disagi. Ma anche a San Godenzo, i soldi in più spesi per l’emergenza, gravano sul bilancio. Infatti il comune ha speso 10mila euro in più per sale e spalatura, rispetto agli inverni normali. ”Più che di una nevicata, sembra si sia trattato di un bombardamento. Ci aspettano mesi di sacrificio. Spero che chi di dovere ci venga in contro”, ha concluso il sindaco Manni.

FIRENZUOLA. Nel comune di Firenzuola, nelle settimane dal 31 gennaio al 21 febbraio, sono stati impiegati 24 mezzi tra spargisale e spalaneve e ulteriori 10 messi a disposizione dalla Provincia. Somma che raggiunge i mezzi in azione del ”piano neve” di tutta la Provincia di Firenze. E anche a Firenzuola, nonostante l’emergenza neve, sono stati garantiti i servizi 24 ore su 24. Fortunatamente, commenta il sindaco Scarpelli Claudio, ”Non è successo niente di drammatico e grave. Grazie alla prevenzione e alla cooperazione tra i comuni e la Protezione Civile, siamo stati in grado di mantenere la situazione sotto controllo”. Ma adesso, quello che preoccupa Scarpelli e gli altri sindaci, è la conta dei danni e la conseguente spesa economica per ripristinare e rimettere in sesto le cittadine maggiormente colpite da questo anomalo evento atmosferico. Ed è per questo che chiedono che sia riconosciuto lo stato d’emergenza.

DANNI IN CIFRE. “I Comuni hanno visto quadruplicare le loro spese per affrontare l’emergenza, in pratica di tratta di 400mila euro di investimento – ha spiegato l’Assessore Stefano Giorgetti – Una cifra imponente per le casse dei quattro Comuni maggiormente interessati che hanno dovuto impiegare soldi per affrontare l’emergenza, cioè per garantire l’apertura delle scuole, il transito dei servizi pubblici (infatti i bus hanno continuato a viaggiare a differenza dei treni) e la pulizia delle piazzole di emergenza della Tav. La Regione non penalizzi coloro che sono riusciti a non farsi sorprendere e travolgere dalla situazione di emergenza”. In totale, i comuni dell’Alto Mugello hanno speso 400mila euro per affrontare l’emergenza e i danni alle infrastrutture (complessive dei quattro Comuni) arrivano addirittura ai 2 milioni di euro. Se a queste cifre vengono poi sommati i 400mila euro spesi dalla Provincia, il bilancio dei danni sale fino a 3 milioni d euro. “Per questo motivo – afferma il Presidente Andrea Barducci – chiediamo che la Regione Toscana riconosca ufficialmente lo stato di evento calamitoso di livello regionale anche per la Provincia di Firenze, così come ha già fatto per le Province di Arezzo, Siena, Pisa e Livorno”.

Cambia il Consiglio direttivo della Canottieri Comunali

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Avvicendamento ai vertici della Comunali Firenze: Francesco Conforti non è più il presidente dopo quattro anni al vertice della società biancorossa, che negli ultimi due anni consecutivi ha vinto la classifica nazionale delle società canoistiche. Al suo posto come nuovo presidente della società subentra Giancarlo Fianchisti, ex atleta e ingegnere dirigente del Genio Civile, perpetuando così la tradizione che per molti anni ha visto al vertice della società biancorossa ingegneri del Comune di Firenze, prima Giorgio Valleri e successivamente Paolo D’Elia. 
Vicepresidente è stato nominato Alessandro Piccardi, da tempo instancabile animatore della società e che ricopriva la carica di direttore sportivo, mentre la carica di segretario è stata affidata a Jolanda Giamberini. 
Ecco tutte le cariche e la composizione del nuovo Consiglio Direttivo 
Presidente: Giancarlo Fianchisti 
Vice presidente: Alessandro Piccardi 
Segretario: Iolanda Giamberini 
Economo: Daniele Tarchi 
Direttore sportivo: Maurizio Frullini 
Consiglieri: Giulio Caselli, Piero Spina, Augusto Maionchi, Rinaldo Stralanchi 
PROBIVIRI 
Giancarlo Mariani, Antonio Topi, Giorgio Vannini 
REVISORI DEI CONTI 
Franco Battaglini, Stefano Toccafondi, Sandro Stoppioni 
LE PAROLE DEL NUOVO PRESIDENTE 
“Le miei intenzioni – anticipa Giancarlo Fianchisti – sono quelle di ampliare ancora di più il vivaio dei giovanissimi che si avvicinano ad uno sport a pieno contatto con la natura quale è la canoa ritenendo che la vera forza di una società sportiva stia nel numero dei praticanti oltre che nella presenza di atleti di vertice”. 
LE PAROLE DEL PRESIDENTE USCENTE 
“E’ stato un grande onore per me – dice Francesco Conforti – presiedere per quattro anni questa gloriosa società di cui sono socio dal 1972. Quattro anni non facili per i lavori di ristrutturazione della sede che ora e’ più funzionale, più accogliente e più sicura. Sono stati anni ma anche di notevoli soddisfazioni come le celebrazioni per i 75 anni del club e le vittorie della classifica nazionale di Canoa che per due anni consecutivi, il 2010 ed il 2011, ci ha visto, grazie ai risultati dei nostri magnifici atleti, come la prima società d’Italia”.

La Fiorentina chiama a raccolta i tifosi: prezzi ”speciali” con il Cesena

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Uno stadio pieno, per dare tutti insieme un calcio alla crisi (di risultati).

TIFOSI A RACCOLTA. E’ questo l’obiettivo della Fiorentina per domenica prossima, quando al Franchi arriverà il Cesena in un momento delicatissimo per la squadra di Delio Rossi, reduce da tre sconfitte consecutive (Napoli, Bologna e Lazio) e alle prese con una classifica che, con l’avvicinarsi della fine della stagione, inizia a far paura. I viola sono quint’ultimi (insieme al Bologna, seppur con una gara da recuperare), fermi a 28 punti, soltanto quattro in più del Lecce terz’ultimo. Con tutto quello che il terz’ultimo posto vuol dire.

LA CLASSIFICA PIANGE. Insomma, la tentazione di guardare in basso e di vedere che sono sempre meno le squadre che dividono la Fiorentina dalla zona terribile della classifica è forte. E allora la sfida di domenica prossima con il Cesena casca a puntino. Per la squadra di Delio Rossi non ci sarà alternativa ai tre punti. Lo sa l’allenatore, lo sanno i tifosi e lo sa la società, che proprio i tifosi chiama a raccolta. “Tutti insieme per dare un calcio alla crisi di risultati. Serve un pronto riscatto per risalire subito in classifica con il sostegno di tutti noi viola e, per questa ragione, per la partita di domenica contro il Cesena, la Fiorentina ha deciso di attuare una politica di prezzi assolutamente speciali”: questo l’appello rivolto alla Firenze dal cuore viola da parte del club.

I PREZZI. Ecco, allora, i prezzi dei biglietti per la partita di domenica. Sperando, tutti insieme, di ricacciare l’incubo un po’ più lontano al termine della gara.

La crisi viola: NapoliBologna Lazio

Giorgia Meloni a Villa Arrivabene: colla nelle serrature

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Chiodi spezzati e colla nelle serraure di cancelli e porte di villa Arrivabene, dove questo pomeriggio è in programma un incontro con l’ex ministro Giorgia Meloni.

VERNICE, SCRITTE E LETAME. Già sabato si erano verificati alcuni atti vandalici contro il luogo dove l’incontro è in proganmma, la sede del Quartiere 2 in piazza Alberti: della vernice rossa era stata lanciata contro un muro, dove era spuntata anche una scritta contro il ”fascio”, mentre davanti alle porte era stato lasciato del letame.

COLLA E CHIODI. Questa mattina una nuova “sorpresa”: quando i dipendenti del Quartiere 2 sono arrivati a Villa Arrivabene, hanno trovata le serrature di cancelli e porte con chiodi spezzati all’interno e colla.

L’APPUNTAMENTO. L’incontro con l’ex ministro Giorgia Meloni è in programma questo pomeriggio alle 18.