giovedì, 25 Settembre 2025
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Sparatoria in piazza Dalmazia e San Lorenzo

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Sparatoria intorno alle 12,30 nell’affollato mercato di piazza Dalmazia. Le vittime sono due, una terza persona è grave. Spari anche nella zona di San Lorenzo, feriti altri due senegalesi. A far fuoco lo stesso uomo, che poi si è ucciso. Leggi gli articoli

La rabbia della comunità senegalese: corteo e preghiera / VIDEO

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Gli spari prima in piazza Dalmazia, poi al mercato centrale di San Lorenzo. Scoppia la rabbia e l’indignazione della comunità senegalese che sfila in corteo per le vie del centro di Firenze insieme ad alcuni giovani italiani, per una manifestazione autorganizzata. “Vergogna, vergogna” e “razzisti”, urlano.

IL CORTEO. Tra le 500 e le 600 persone sono passate dalle strade principali del centro: via Martelli, via dei Calzaiuoli, piazza della Signora, per poi dirigersi verso piazza della Repubblica. Proprio qui si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine, schierate in assetto anti-sommossa.

CAMERAMAN AGGREDITO. Durante il corteo un piccolo gruppo ha gettato a terra cestini e alcuni motorini, mentre un cameraman freelance è stato aggredito da tre ragazzi italiani, che hanno cercato di danneggiare la telecamera. In soccorso del videoreporter sono arrivati alcuni senegalesi che partecipavano alla manifestazione.

IN PIAZZA DUOMO. Il corteo si è concluso di fronte al Battistero, in piazza Duomo, dove è intervenuto il presidente della Regione Enrico Rossi. “La Toscana è con voi” ha detto il governatore. “Troppo tardi” hanno risposto alcuni. Poi centinaia di senegalesi si sono fermati in preghiera per le vittime e i feriti: si sono seduti di fronte al Battistero con le mani alzate.

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PIAZZA DALMAZIA. Le proteste erano partite già dopo la prima sparatoria, avvenuta in piazza Dalmazia intorno alle 12,30. Un corteo si è formato alla periferia nord di Firenze e si è mosso verso via Corridoni. Momenti di tensione con le forze dell’ordine si sono registrate vicino al mercato centrale di San Lorenzo, dove le forze gli investigatori stavano svolgendo rilievi utili alle indagini.

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MANIFESTAZIONE SABATO. Intanto il leader della comunità senegalese, Pap Diaw ha annunciato che sabato si svolgerà una manifestazione di protesta, che partirà da piazza Dalmazia, luogo dove da domani si svolgerà un presidio.

Senegalesi morti: lutto cittadino e messaggio da Napolitano

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Firenze è sconvolta per quanto avvenuto oggi, e condanne, reazioni e commenti non mancano.

NAPOLITANO. “E’ sempre più urgente l’impegno di tutte le Autorità politiche e della società civile per contrastare sul nascere ogni forma di intolleranza e riaffermare la tradizione di apertura e di solidarieta’ del nostro Paese” ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha appreso “con profondo turbamento e dolore le drammatiche notizie sull’episodio di violenza consumatosi oggi a Firenze con il barbaro assassinio di due lavoratori stranieri”.

RENZI PROCLAMA IL LUTTO CITTADINO. “A nome della città di Firenze ho proclamato il lutto cittadino per domani, 14 dicembre – scrive il sindaco Matteo Renzi sul suo profilo Facebook –  abbiamo annullato le cerimonie e chiediamo ai lavoratori di osservare a inizio turno un minuto di raccoglimento per Mor e Modou. Chiediamo ai commercianti di abbassare dieci minuti le saracinesche dalle 12, orario della sparatoria. Chiedo alle scuole di promuovere un momento di riflessione nelle classi contro il razzismo. Alle 17 con il Ministro Riccardi e le autorità istituzionali incontreremo la comunità senegalese”.

ROSSI. “E’ un gesto efferato e sconvolgente”. Questa la prima reazione del presidente Rossi alla tragedia avvenuta oggi a Firenze. “Tutte le motivazioni sono possibili, ma fra tutte non è possibile non pensare che il colore della pelle delle vittime e un sentimento di odio razziale abbiano avuto il loro peso. Bisognerà capire bene il quadro entro cui è maturata una cultura di questo tipo”. “C’è da chiedersi se non ci siano state da parte di tutti sottovalutazioni di certe espressioni culturali che alimentano xenofobia e razzismo e di circoli che ne fanno espressamente il motivo della loro organizzazione e della loro attività. La vicenda sembra per alcuni aspetti avere analogie con quella di Oslo”. “Esprimo la mia solidarietà alla comunità senegalese, che conosco bene e che so pacifica e particolarmente inserita nella vita lavorativa e civile della nostra regione. Capisco la disperazione e lo sdegno, ma chiedo con fermezza che le manifestazioni e  le proteste rimangano nell’ambito della legalità. Esprimo infine apprezzamento per come le forze dell’ordine hanno gestito questa vicenda”.

CASAPOUND. “In relazione ai tragici fatti accaduti a Firenze nel corso della giornata odierna ci sia consentito di esprimere l’immenso dolore per le vittime ed i loro familiari – spiega il direttivo di casapound Firenze in una nota – tenuto conto, pero’, che alcuni quotidiani hanno evidenziato presunti, nonché inesistenti, legami dell’assassino con CasaPound Italia Firenze teniamo a precisare che il soggetto in questione mai e’ stato un militante della nostra Associazione. Il semplice fatto della sua partecipazione ad una nostra manifestazione non e’ assolutamente sinonimo di impegno politico in e per CPI, come il fatto che fosse iscritto da simpatizzante a Pistoia non vuol dire che partecipasse in alcun modo alle attività organizzative della sezione”.

ARCI. “Quanto accaduto oggi a Firenze ci lascia esterrefatti e preoccupati – spiega il comitato territoriale Arci di Firenze – le circostanze sono tutte da appurare. Ma pur apprendendo che probabilmente si è trattato del gesto di un folle, non riusciamo a toglierci dalla mente la pericolosità di idee tipiche dell’area politica (l’estrema destra) cui faceva riferimento il 50enne killer suicida. Né riusciamo a toglierci dalla testa il clima socio-culturale che purtroppo ha dominato il dibattito sull’immigrazione in questi anni, tra la continua denuncia di un’emergenza sicurezza, il rifiuto da parte di alcuni settori del mondo politico di intraprendere serie politiche di governo del fenomeno, il ‘cattivismo’ razzista, propugnato, per esempio, dall’ex ministro dell’Interno leghista Roberto Maroni. Pensiamo che Firenze, nonostante sia città della convivenza e del dialogo, non possa ritenersi immune dai rischi che questo quadro può generare. E’ necessario creare le condizioni affinchè gli istinti razzisti siano sconfitti. E per fare questo è prioritario aprire una nuova stagione di governo dei fenomeni migratori. Esprimendo la solidarietà di tutta l’associazione alla comunità senegalese fiorentina, ai familiari e parenti delle vittime di questi brutali assassinii, siamo disponibili, qualora lo voglia, a incontrare la comunità stessa nei prossimi giorni”.

CGIL. “Quanto successo stamattina a Firenze al mercato di Piazza Dalmazia e, poi, nel primo pomeriggio, al mercato di San Lorenzo, è un fatto gravissimo”. La Cgil Toscana condanna duramente questo fatto che si caratterizza come un’azione di razzismo omicida. Nulla cambia, se come sembra,  l’autore del gesto alla fine abbia deciso di togliersi la vita. La Cgil Toscana tutta si stringe al dolore di parenti ed amici delle vittime e di tutta la comunità senegalese ed esprime loro il massimo di solidarietà attiva. I suoi uffici e le sue competenze sono fin d’ora a disposizione dei familiari delle giovani vittime per ogni loro esigenza ed è disponibile, fin dalle prossime ore, ad incontrare i rappresentanti della comunità senegalese presente a Firenze ed in Toscana.

BARDUCCI. “Ho seguito oggi da Roma l’incredibile crescendo di violenza che si è abbattuto sulla nostra città. Un fatto che faticherà non poco a trovare una sua giustificazione”: così commenta il Presidente della Provincia di Firenze i terribili episodi avvenuti oggi a Firenze. “Ma non si può non prendere atto – ha aggiunto Andrea Barducci – che le motivazioni di quello che è accaduto risiedono in una cultura basata sul pregiudizio, sull’odio, sulla violenza e sull’esaltazione della razza”. “Tutta la nostra società dovrebbe sentire l’esigenza di isolare e di annientare questo modo di pensare, a cominciare dalle associazioni che, se oggi prendono le distanze, ieri avrebbero dovuto anche essere in grado di mettere in circolazione gli anticorpi necessari ad evitare che ciò accadesse. Trovo infatti molto ambiguo  negare un legame tra ciò che è avvenuto oggi e la cultura che certe associazioni alimentano, quando all’autore dell’eccidio di oggi  viene offerta l’opportunità di presentare il proprio libro, i cui contenuti non fatico ad immaginare”. “In attesa di un incontro che mi impegno ad organizzare nel più breve tempo possibile, voglio esprimo alla comunità senegalese tutta la mia solidarietà e vicinanza, e li invito a non dimenticare che  proprio loro sono la prova che l’integrazione e la convivenza si possono e si devono raggiungere ovunque pacificamente, e ad aiutarci ad ostacolare qualsiasi ulteriore degenerazione della terribile giornata vissuta oggi”. “Da stasera la bandiera della Provincia sarà listata a lutto, e invito tutti i sindaci del nostro territorio a fare altrettanto, a stare vicino alla città di Firenze”.

CONFESERCENTI. In seguito ai fatti di oggi, i commercianti di Piazza Dalmazia e del Mercato di San Lorenzo hanno espresso immediatamente la loro solidarietà e i banchi sono stati chiusi anticipatamente, in segno di rispetto per le vittime e di vicinanza alla città ferita. La Confesercenti, facendosi interprete delle migliaia di imprese rappresentate, ha manifestato sentimenti di profondo cordoglio per le vittime di questo folle gesto, ed ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine e alle istituzioni cittadine sconvolte da un fatto di sangue scatenato dalla follia razzista che poco si addice alla città di Firenze, da sempre faro di civiltà e di accoglienza.

Mercato di San Lorenzo: via 84 bancarelle e arriva il bussino

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Nei piani di Palazzo Vechio, da tempo, c’è il mercato di San Lorenzo. Un progetto, non esente da polemiche, che l’amministrazione vuole portare avanti. Il vicesindaco Dario Nardella ha esposto gli interventi che verranno fatti al mercato centrale, affermando che i lavori termineranno entro febbraio. Per quanto riguarda il mercato turistico, sono 84 i banchi interessati dallo spostamento.

RIQUALIFICAZIONE DEL MERCATO CENTRALE. Il progetto di riassettato del mercato centrale prevede lo spostamento al piano terra di sedici ortolani che erano situati al primo piano, sotto al tendone. “Verranno create entro gennaio due isole verdi, la prima con 10 banchi e la seconda con 2 banchi – ha spiegato Nardella – saranno inoltre adeguate due pescherie oggi libere, per realizzare ulteriori 4 postazioni per gli ortolani”. Il primo piano, invece, sarà ristrutturato, creando una sorta di “piazza Firenze”. “L’ispirazione- afferma- è nata guardando ad altri mercati internazionali come quello di Barcellona. Sarà un luogo d’incontro, dove poter assistere a mostre, prendere un caffè, o visitare i mercatini che si terranno provvisoriamente”. Per la gestione del primo piano, lunedì partirà un bando su come animare la nuova piazza.

MERCATO TURISTICO. Sul fronte, caldo, dei venditori ambulanti “le sorti del mercato turistico sono giunte ormai al termine – ha detto Nardella- la riqualificazione di piazza di San Lorenzo comporta la lotta all’abusivismo e alla contraffazione, ma non solo. E’ necessario – continua – tutelarla e valorizzarla, anche grazie all’introduzione di una linea C di Ataf ”. Quindi gli 84 banchi che oggi si trovano nell’area compresa fra piazza San Lorenzo, Canto dei Nelli e piazza Madonna degli Aldobrandini dovranno essere spostati, per tutelare la piazza e la basilica e per consentire il transito della linea Ataf da piazza San Marco alla Stazione.

TRE COLLOCAZIONI. L’intenzione dell’amministrazione è di far restare gli ambulanti nell’area mercatale, concentrandoli in piazza del Mercato Centrale, ma sono state individuate anche due collocazioni alternative, in piazza Annigoni e piazza Piave. “Non ritireremo nessuna licenza e nessuno perderà il lavoro – sottolinea Nardella – ma non possiamo accettare la posizione degli ambulanti che ritengono non negoziabile l’occupazione delle piazza, che un bene pubblico e che è nostro dovere tutelare. Siamo comunque disponibili ad accettare altre soluzioni, purchè rispettino questo nostro obiettivo”.

I precedenti:

La battaglia di San Lorenzo. Il Comune: ”Via i banchi”, no dei commercianti

San Lorenzo, rivoluzione in tre mosse / VIDEO

IL RITRATTO / Casseri, ”intellettuale nero appassionato di fantasy”

“Proiettili e libri hanno il loro destino”. Queste parole, tratte da Ernst Junger, incombono spettrali sul giorno di ordinaria follia che ha sconvolto Firenze. Sono le stesse parole che Gianluca Casseri (nella foto) scelse un anno fa per aprire il suo romanzo “La chiave del caos”, scritto a quattro mani con il fiorentino Enrico Rulli. Oggi quella frase risuona in città come una tragica premonizione.

DA POCO A FIRENZE. Casseri, cinquantenne, era nato a Ciriegio, in provincia di Pistoia, era ragioniere e da poche settimane si era trasferito a vivere a Firenze.

AUTORE DI SAGGI E ROMANZI. Era noto da tempo alle forze dell’ordine per essere stato fermato due volte durante cortei di estrema destra. Il sito FascinAzione.info lo definisce un “intellettuale nero appassionato di fantasy”, con il pallino di Tolkien e della cultura celtica. Sul sito di Casapound Italia fino a poco fa si potevano trovare molti articoli recanti la sua firma. Ma nel giro di alcuni minuti, poco dopo gli omicidi, sono scomparsi. Autore di trattati, saggi e romanzi, i suoi scritti compaiono anche su altri siti riconducibili agli ambienti di destra, ispirati a teorie negazioniste, antisemite e antisionistiche. Sulla pagina del Centro studi la Runa è riportato il suo trattatello “Dracula, il guerriero di Wotan”. Quella di Olodogma, “Biblioteca” revisionista su OloCa$h e truffa $terminazioni$ta”, ospita una sua confutazione in chiave antisemita delle teorie contenute ne Il Cimitero di Praga di Umberto Eco. Tra gli autori di riferimento di Casseri, oltre all’ideatore del Signore degli anelli, Ezra Pound e Nietzsche.

CASA POUND. Casa Pound smentisce che Casseri fosse militante dell’associazione. Intanto gli articoli dell’uomo presenti fino a poche ore fa sul sito ufficiale di Cpi sono scomparsi. Casseri, autore di 2 omicidi (e un’altra persona è gravemente ferita), è invece celebrato come “eroe” sul sito “Stormfront”, dove si aspetta “la guerra etnica come aveva previsto Freda”.

Spari ai senegalesi in piazza Dalmazia e San Lorenzo: due morti

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Sparatoria intorno alle 13 nell’affollato mercato di piazza Dalmazia. Le vittime sono due, una terza persona è grave.

Spara ai senegalesi in piazza Dalmazia e San Lorenzo: due morti, poi si uccide / FOTO – VIDEO

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Sparatoria intorno alle 12,00 nell’affollato mercato di piazza Dalmazia. Le vittime sono due, una terza persona è grave. Si tratta di tre venditori abusivi di orgine senegalese.

DINAMICA. Le prime testimonianze raccolte raccontavano che a far fuoco era stato un uomo  sulla sessantina di carnagione bianca, arrivato con una macchina nella piazza alla periferia nord di Firenze. Sceso dalla vettura, l’uomo si è diretto verso i tre, che avevano allestito le loro bancherelle poco lontano dagli ambulanti autorizzati. Poi ha estratto un’arma da fuoco e ha sparato quattro colpi. Due nordafricani sono morti sul colpo, il terzo si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Careggi.

LA SPARATORIA IN PIAZZA DALMAZIA:

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“FERMA”. Al momento della sparatoria la piazza era affollata di persone. Uno dei passanti avrebbe tentato di bloccare l’omicida, che a quel punto avrebbe puntato l’arma contro l’uomo, intimandogli di allontanarsi. L’aggressore è poi rimontato in macchina ed è fuggito. 

IL RACCONTO. “Ho sentito degli scoppi, all’inizio credevo fossero petardi – racconta una residente di piazza Dalmazia, la cui abitazione si affaccia sul luogo della sparatoria – ho sentito un po’ di trambusto. All’inizio pensavo si trattasse di un furto, poi ho visto i tre corpi a terra”.

LA TESTIMONIANZA:

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INDAGINI. Sul posto sono in corso i rilievi dei carabinieri. E’ subito scattata la caccia al killer: alcuni testimoni sarebbero riusciti a prendere la targa della macchina, una Polo di colore chiaro, mentre alcune persone avrebbero fotografato con il cellulare l’uomo.

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LA RABBIA DELLA COMUNITA’ SENEGALESE. A seguito del fatto, in piazza Dalmazia sono accorse numerose persone appartenenti alla comunità senegalese. Scene di rabbia e disperazione, per quella che viene descritta dai testimoni come una vera e propria esecuzione.

SAN LORENZO. E spari ci sono stati nel pomeriggio anche nella zona del mercato di San Lorenzo, dove due persone, sembra senegalesi, sono rimaste ferite. A sparare la stessa persona che ha ucciso in piazza Dalmazia. Dopo aver fatto fuoco e ferito i due, l’uomo è fuggito nel parcheggio sotterraneo dove aveva lasciato la sua auto, inseguito da due poliziotti. Una volta dentro l’auto si è sparato togliendosi la vita. Anche la polizia avrebbe fatto fuoco, dopo che l’uomo, prima di uccidersi, avrebbe fatto il gesto di tirar fuori l’arma.

LA SPARATORIA AL MERCATO CENTRALE:

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L’OMICIDA. Autore del gesto è Gianluca Casseri, di Pistoia, 50enne (nato nel 1961), legato ad ambienti destra, un uomo di elevato livello di studi. Ecco il suo ritratto.

CORTEO. Intanto, nella zona di piazza Dalmazia si è formato un corteo di senegalesi che si è mosso verso via Corridoni, per protestare per quanto successo questa mattina al mercato. Il corteo ha raggiunto il mercato centrale, con momenti di tensione tra i manifestati e le forze dell’ordine. Il corteo si è mosso poi per le vie del centro.

Gianluca Rocchi riceve minacce: ma è un omonimo!

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La commissione arbitrale decide di sospendere per due turni l’arbitro Gianluca Rocchi, a causa della pessima condotta di gara durante il match Bologna-Milan di domenica scorsa. ma la notizia curiosa non è questa. Rocchi, pur essendo internazionale, è spesso soggetto a critiche pesanti. Ma ha le spalle grosse. Non così per un suo omonimo “vicino di casa”. Panorama riporta, infatti, una situazione un po’ grottesca. C’è, infatti un Gianluca Rocchi da Limite sull’Arno più preoccupato. Non il fischietto finito nuovamente nella bufera per i disastri di Bologna, ma lo sfortunato omonimo che puntualmente, ad ogni direzione contestata del suo quasi concittadino, è costretto a staccare il telefono per non essere travolto da insulti e minacce. L’ultima volta gli era capitato in ottobre dopo Inter-Napoli. Sconsolato aveva raccontato di esserci abituato e che, proprio per questo, ogni domenica sera si informa su come si è comportato il Rocchi famoso. Questa volta gli è andata male e le scuse che l’arbitro ha fatto a Pioli unite al comportamento da gentlemen dei due tecnici attenuano solo in parte le polemiche. Gianluca Rocchi, arbitro in corsa per rappresentarci agli Europei , è uomo avvezzo ai temporali: di errori ne ha commessi… mentre per l’omonimo di Limite due domeniche tranquille, nervi più distesi! In bocca al Luppo Gianluca Rocchi di Limite, ancora la carriera del fischietto fiorentino è lunga!

 

Un altro toscano per il Grande Fratello

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Sette tatuaggi, un amore per il surf e il karate, single. Ma la sua vera passione è quella per il mare: ha la patente nautica e il brevetto da sub. Originario di Viareggio ma vive a Massa. Fabrizio Conti è uno dei tre nuovi concorrenti della casa più chiacchierata d’Italia.

PASSIONI. Fabrizio Conti, trentunenne viareggino, è un rappresentante di caffè ma anche tatuatore. E di tatuaggi ne ha ben sette e tutti con un preciso significato, alcuni rimandano alla famiglia, altri alla sua più grande passione: il mare. Ma la famiglia è al primo posto. Con la madre ha un forte legame, così come con il fratello. Ma il suo vero punto di riferimento era suo padre. Partecipa al Grande Fratello perchè “è un gioco che vorrei vincere per dedicare la vittoria a mio padre”.

ANIMO ROCK. All’età di vent’anni parte per un viaggio con un amico alla volta di Messico, Guatemala ed altri paesi del centro America. Il ragazzo dal fisico scultoreo è schietto e verace, qualità che ricerca anche nella sua metà che non ha ancora trovato. Ma sembra che i cuori della casa si siano già iniziati a sciogliere. I suoi più grandi sogni? Aprire un negozio di tatuaggi e ovviamente, vincere il Grande Fratello.

Grande Fratello: esce il nobile ”fancazzista” Leone Guicciardini

Grande Fratello: il conte tra i belloni della casa, silurato l’altro fiorentino

Un nobile ”fancazzista” al Gf 12: Leone Guicciardini, da Firenze

I fratelli Guicciardini, tra Gf e pittura

Niente neve all’Abetone? Ecco i posti dove sciare costa meno

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Per il momento di neve all’Abetone proprio non se ne parla (anche se presto le cose potrebbero cambiare), e allora per gli amanti dello sci ecco una “classifica” stilata dal sito di recensioni di viaggio Tripadvisor, che ha messo a confronto i prezzi di 34 popolari destinazioni sciistiche di tutta Europa, dalla Bulgaria alla Germania, presentando oggi per la prima volta ”TripIndex Ski”, un indicatore di costo basato sul confronto fra i prezzi medi delle più note località sciistiche del Vecchio Continente. Il valore del TripIndex Ski – spiega tripadvisor – si basa sulla valutazione incrociata del costo per un pernottamento in hotel, del prezzo  giornaliero dello Ski Pass, del prezzo giornaliero per il noleggio dell’attrezzatura da sci, del costo medio per un pasto base e per una bottiglia di birra.

BULGARIA, GERMANIA E ANDORRA. E allora ecco cosa è emerso. A Bansko, in Bulgaria, il miglior rapporto qualità prezzo fra le perle “bianche” d’Europa. Con recensioni entusiaste su TripAdvisor.it, come “Grandi piste!” e “Il miglior ski resort dell’Europa dell’Est!”, la vetta bulgara di Bansko, con un valore TripIndex di 129,96 euro, guida la lista delle destinazioni più accessibili per lo sci. Ma la Germania e il Principato di Andorra – con ben tre destinazioni nella Top Ten – scalano la classifica aggiudicandosi il podio fra le regioni più a buon mercato per gli amanti dello sport bianco.

ETNA. Anche se Livigno e Courmayeur – continua Tripadvisor – svettano nella lista delle mete sciistiche meno abbordabili in Europa in termini di costi –  rispettivamente con un indice TripIndex di 265,48 e di 300,75 euro – è proprio una stella italiana a brillare nel firmamento delle località più interessanti per rapporto qualità-prezzo: il Monte Etna. Con recensioni come “Magia fra fuoco e mare” e “Ideale per lo sci”, la vetta siciliana si posiziona al secondo posto nella Top 10 con un costo totale TripIndex di 137,65 euro, superando così anche la vetta tedesca di Berchtesgaden, con un valore TripIndex complessivo di  175,58 euro.

SVIZZERA E FRANCIA. E ancora, spiega Tripadvisor, l’indice TripIndex conferma che le località sciistiche della Svizzera restano in assoluto quelle meno accessibili per gli sciatori in termini di costo. St Moritz, con un valore combinato di 473,70 euro – pari a ben quattro volte quello di Bansko, in Bulgaria – conquista il podio fra le mete più esose, seguita da Zermatt a Gstaad, con un valore TripIndex superiore ai 456 euro. Ma fra le piste con i costi più “salati” non mancano alcune note località francesi, come Courcheval, con un TripIndex di 371,72 euro, Meribel (365,10 euro), Val d’Isere (340,40 euro) e Tignes (338,99 euro).

ALPI. Spesso associate all’idea di destinazioni care ed extra-lussuose, le perle bianche della regione alpina sono ingiustamente accusate di essere esose, ma TripIndex rivela alcune eccezioni: Serre Chevalier, in Francia, con un indice del valore di 179,60 euro, spicca al quarto posto fra le mete più convenienti. Ma non solo: Les Deux Alps, con un costo combinato di 221,77 euro, conquista la 12^ posizione per rapporto qualità-prezzo – più caro del 23% rispetto a Serre Chevalier. “Abbiamo messo a punto l’indicatore TripIndex Ski per identificare le regioni europee con il miglior rapporto qualità-prezzo per gli sciatori nella stagione invernale”, ha spiegato Lorenzo Brufani, Portavoce di TripAdvisor in Italia. “La Bulgaria, il Principato di Andorra e la Germania spiccano fra le migliori destinazioni per lo sci, ma anche l’Italia vanta una delle vette più convenienti, il Monte Etna. E ancora: fra le mete alpine, va segnalata Serre Chevalier”.