giovedì, 21 Agosto 2025
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Calcioscommesse, ombre sulla A. Siena: ”Estranei”, Viareggio: ”Parte lesa”

Non accenna a fermarsi il nuovo scadalo che ha investito il calcio. Anzi. Dopo gli arresti scattati due giorni fa (eccellente quello di Beppe Signori, finito ai domiciliari), nuove ombra si allungano addirittura sulla serie A, dopo che inizialmente le categorie coinvolte erano risultate essere la B e, soprattutto, la Lega Pro.

SIENA. Intanto, alcune delle società il cui nome era emerso dalle indagini prendono totalmente le distanze dai fatti. “Sono certo che verrà confermata la nostra totale estraneità ai fatti e ribadisco che riponiamo la massima fiducia nell’azione della magistratura, come comunicato ieri con una nota ufficiale della Società – spiega il presidente dell’Ac Siena Massimo Mezzaroma – osservo però quanto sta accadendo con grande amarezza, anche perché provengo da altri sport e sono nel calcio da poco: vedere il nome del Siena associato a vicende come queste, nella consapevolezza dell’estraneità della Società e dei suoi tesserati, è deprimente, tanto da chiedersi se il gioco valga davvero la candela”.

Questa la nota che aveva pubblicato il Siena: “L’A.C. Siena segue con grande attenzione l’evolversi dell’inchiesta della Procura di Cremona, nei cui confronti esprime la massima fiducia, e osserva in primo luogo e come premessa fondamentale che dagli atti nessuno dei propri tesserati figura tra gli indagati. La Società è certa che il lavoro della magistratura consentirà di escludere, con la massima chiarezza, ogni coinvolgimento dell’A.C. Siena. Sarebbe quindi opportuno usare la massima cautela nella valutazione di una vicenda che rischia di gettare inutilmente fango su una Società che ha conquistato sul campo, solo con le proprie forze, il diritto a disputare il prossimo campionato di Serie A. A tale riguardo l’A.C. Siena valuterà nei prossimi giorni l’ipotesi di tutelare la propria immagine anche nelle opportune sedi giudiziarie”.

VIAREGGIO. Ma anche il Viareggio, a cui inizialmente era stato accostato il nome di Gianfranco parlato, una delle persone finite nel mirino degli inquirenti, non ci sta. “In relazione alle notizie pubblicate stamane dagli organi di stampa riguardanti provvedimenti cautelari a carico di persone accusate di aver condizionato i risultati di partite di calcio (cosiddetto “calcio scommesse”), l’FC Esperia Viareggio srl comunica che il sig. Gianfranco Parlato – incluso nell’elenco degli accusati – è stato impropriamente accostato alla società bianconera presso la quale non riveste nessun incarico né tanto meno è mai stato tesserato. L’FC Esperia Viareggio, in relazione a quanto sopra, diffida chiunque ad associare il nome di Gianfranco Parlato a questa società” .  E ancora: “Facendo seguito al comunicato stampa diramato stamane, l’ F. C. Esperia Viareggio Srl, ribadisce fermamente che giammai il sig. Gianfranco Parlato ha svolto o svolge incarichi per conto ed interesse della società esponente, né come collaboratore esterno, né tantomeno come tesserato della stessa”.

La società ha poi ribadito la sua totale fiducia nei confronti dei giocatori. “La nostra società – ha spiegato il presidente Dinelli-  nata 8 anni fa, si è sempre basata sui valori della lealtà, del sacrificio, dell’etica ed è stata portata avanti con la convinzione di creare un modello di società vanto per la nostra città, è per questo che questa mattina mi sono sentito affranto e amareggiato, è stato come vedere il frutto di otto anni di lavoro vanificato in soli due giorni. Noi – prosegue Stefano Dinelli – stiamo vivendo un momento molto delicato, domenica ci giocheremo la permanenza in prima divisione e vedere l’immagine che emerge dai quotidiani di oggi mi disturba molto. L’ Fc Esperia Viareggio non ha alcun coivolgimento con gli atti depositati, come si evince dall’ordinanza stessa, ed è nostra intenzione tutelare in tutte le opportune sedi la nostra immagine e il lavoro di 8 anni. Ad inizio stagione quando il mister Scienza sottoscrisse il contratto gli fu comunicato che avrebbe avuto il nostro staff a disposizione, tutte persone che da anni lavorano con noi. Gianfranco Parlato, amico del mister e suo allenatore in Seconda a Legnano, partecipò solo al ritiro per permettergli di trovare squadra, e non è mai stato tesserato. Pertanto non c’è nessun riferimento diretto che possa giustificare l’accostamento tra la nostra società e questa persona”. E ancora: “Riguardo ai calciatori – ha proseguito Dinelli – vorrei invece chiarire che la società ha piena fiducia nei suoi giocatori, e non ha il minimo dubbio sulla correttezza del loro comportamento. Simone Malacarne, giocatore tirato in ballo, non è mai stato contattato da nessuno e gode della nostra piena fiducia, infatti dalle carte processuali non emerge alcuna comunicazione tra i nostri tesserati e le persone coinvolte. In italia la nostra società è presa a modello, è risconosciuto il nostro sacrificio, il nostro lavoro e ci dispiace che a livello locale la nostra immagine ne esca ‘massacrata’ nonostante voi sappiate chi siamo e come lavoriamo. Noi ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e che emergano le responsabilità, di sicuro  in questo processo l’FC Esperia Viareggio è parte lesa e cercherà di tutelare la propria immagine e quella dei suoi tesserati”.

INTERROGATORI. Sul fronte delle indagini, prendono il via oggi al palazzo di Giustizia di Cremona gli interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse. Le persone che saranno ascoltate dovrebbero però avvalersi della facoltà di non rispondere.

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Uomo trovato morto a Prato, sul tetto di un parcheggio

Prato, trovato il cadavere di un uomo nei pressi di un centro commerciale.

IL RITROVAMENTO. Il ritrovamento è avvenuto questa mattina: si tratta del corpo di un uomo di circa 40-45 anni, che è stato trovato sul tetto di un posteggio sotterraneo di un centro commerciale. Subito sono scattate le indagini per far luce su quanto accaduto. Tra le ipotesi, c’è quello che l’uomo sia stato ucciso. ma non solo: la vittima potrebbe essere morta dopo aver lottato con l’aguzzino. L’uomo presenterebbe numerosi colpi alla faccia.

INDAGINI. Sul posto sono accorsi i carabinieri che, insieme al sostituto procuratore di Prato Roberta Pieri, stanno cercando elementi utili all’indagine.

Al Forte arrivano le telecamere

Il Forte Belvedere sarà dotato di telecamere di videosorveglianza. Il progetto è stato approvato dalla giunta comunale per un costo di 120mila euro. Ma non solo: la giunta ha anche approvato la realizzazione di un impianto di segnalazione di emergenza e integrazione dell’impianto di illuminazione, per un costo di 150mila euro.

TELECAMERE E LUCI. In particolare, il primo progetto approvato prevede l’installazione di telecamere nell’area esterna del Forte, e le immagini registrate saranno sorvegliate dai custodi che presidieranno la Palazzina medicea. Il secondo progetto approvato prevede l’installazione di colonnine S.O.S. di emergenza nell’area esterna del Forte. Sempre all’esterno, sarà integrato l’impianto di illuminazione artificiale eistente, con nuovi corpi illuminanti da posizionare nelle zone non ancora raggiunte dalle luci esistenti. In totale, dall’avvio dei lavori di messa in sicurezza della struttura, sono stati investiti in illuminazione circa 300mila euro.

SICUREZZA. Il Forte, dissequestrato la scorsa estate dopo due anni di chiusura decisa all’indomani della tragica morte di Veronica Locatelli, è aperto solo ai tecnici e già da questo inverno è interessato da lavori di ristrutturazione rispondenti al Piano generale della sicurezza.

INTERVENTI. Gli interventi più significativi, dal costo di 600mila euro, sono stati quelli per la messa in sicurezza dei bastioni che hanno previsto tra l’altro l’installazione di una ringhiera sull’attuale balaustra in laterizio delle terrazze vicine alla Palazzina, e una riprofilatura del terreno destinato a prato, per ridurre l’eccessivo dislivello originariamente presente.

Conto alla rovescia per le Cascine del futuro

Parco delle Cascine, conto alla rovescia per conoscere il suo futuro.

I PROGETTI. Domenica 5 giugno è infatti in programma l’appuntamento al parco delle Cascine con il sindaco Matteo Renzi per la presentazione dei progetti per recuperare e riconsegnare ai fiorentini l’area verde più vasta di Firenze.

COMMENTI E SUGGERIMENTI. A partire dalle 16, e fino alle 20, nel prato del Quercione saranno allestiti dei pannelli con i vari progetti per le Cascine e dei cubi che racconteranno l’avanzamento di alcuni progetti che interessano altre aree della città. I cittadini potranno lasciare commenti e suggerimenti sui progetti che saranno presentati.

IL PROGRAMMA. Il pomeriggio di domenica sarà dedicato anche a bambini e ragazzi. Tante le iniziative in programma: animazione, sport e baby-eventi. Dalle 16 alle 19 ci sarà “La città dei bambini, installazione urbana per famiglie con bambini di tutte le età”, mentre alle 17 arriverà “Dal cielo. Una mongolfiera per tutti”. Ogni 30 minuti partirà “Esplorando il Parco. Percorso di scoperta per famiglie con bambini 8/13 anni” e, sempre dalle 16, si terranno i “Racconti in erba. Storie di flora e di fauna per famiglie con bambini 5/8 anni”. Nel prato del Quercione anche tanto sport con pony, cavalieri e amazzoni del Centro ippico toscano, prove di difesa personale e lezioni di judo per bambini a cura della Fijlkam ed esibizione di capoeira a cura di Zumbi Firenze. Due i tornei: pallavolo a cura di Olimpia Poliri e scacchi a cura di Dlf. Possibilità di noleggio pattini e biciclette presso la piscina Le Pavoniere, da dove partirà anche l’allenamento guidato di corsa e la pedalata intorno al Parco.

DI’ LA TUA. Cosa vorresti nel futuro delle Cascine? Manda la tua proposta a [email protected]

Operazione tappa-buche, cantieri dal tramonto all’alba per tutta l’estate

Legge sull’omicidio stradale, superate le 2.500 firme

Omicidio stradale, oltre 2.500 firme.

LE FIRME. Sono oltre 2.500 le firme raccolte per la proposta di legge di iniziativa popolare sull’omicidio stradale, che punta a inasprire le pene per chi guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti.

COSA PREVEDE. La proposta di legge, presentata mercoledì dal sindaco Matteo Renzi e dalla famiglia Guarnieri dell’associazione Lorenzo Guarnieri, morto esattamente un anno fa in un incidente stradale alle Cascine, prevede, per chi guida ubriaco e drogato e causa un incidente mortale, un aumento delle pene attualmente previste (che passerebbero da 3-10 anni a un minimo di 8 a un massimo di 18 anni), l’arresto in flagranza di reato e il cosiddetto “ergastolo della patente”, che sarà tolta definitivamente dopo il primo omicidio mentre ora è prevista solo la revoca temporanea.

ADESIONI. Chi vuole aderire può firmare sul sito www.occhioallastrada.it.

COSA NE PENSI? Manda la tua opinione a [email protected]

Fiaccolata e raccolta firme in ricordo di Lorenzo

La Repubblica festeggiata a Firenze

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Celebrazioni a Firenze per il 2 giugno, nell’anno del 150° anniverrsario dell’Unità d’Italia

La Repubblica festeggiata a Firenze / FOTO

Una Festa della Repubblica speciale, quest’anno, che si è svolta in un’atmosfera di particolare solennità per la concomitanza con il 150° anniversario dell’Unità nazionale.

COMMEMORAZIONI. La giornata ha preso avvio con la commemorazione dei caduti e la deposizione della corona in piazza dell’Unità Italiana, ed è proseguita con la cerimonia dell’Alzabandiera in piazza della Signoria alla presenza delle autorità civili e militari. Qui il prefetto Paolo Padoin, dopo aver letto il messaggio del Capo dello Stato, ha tenuto il suo discorso nel quale ha sottolineato che “da Firenze capitale ha preso avvio il processo di fusione e trasformazione unitaria del nostro Paese, quel processo che iniziò a raggiungere i suoi obiettivi senza asprezza, senza intemperanza, con toscana civiltà e urbanità”.

PALAZZO VECCHIO. La manifestazione è continuata nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per la consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” (OMRI) e delle medaglie ai cittadini, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti o destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Sul palco, insieme al prefetto Padoin e al sindaco Matteo Renzi, che hanno rivolto un saluto, le bandiere delle 58 delegazioni consolari a Firenze, per sottolineare la partecipazione degli altri Paesi alla ricorrenza nazionale, portate dai cadetti della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet”, i sindaci dei comuni nei quali risiedono gli insigniti e le associazioni degli ex internati, tra cui l’ANEI con il suo presidente provinciale Dino Vittori.

DECORAZIONE. Sono 35 i cittadini della provincia di Firenze che hanno ricevuto la decorazione OMRI che il presidente della Repubblica conferisce per le “benemerenze acquisite nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. Commendatori: Massimo Bontempi. Ufficiali : Bruno Gemelli, Nicoletta Gerla, Alessandro Signorini. Cavalieri: Roberto Ariani, Antonio Arrighi, Pietro Avella, Donata Baldi, Sergio Baviello, Alfredo Becagli, Andrea Berti, Luigi Bertini, Loretta Bignardi, Giuseppe Botrugno, Felice Brandani, Eleonora Campani, Giuseppe Cantarero, Andrea Cantile, Paolo Capacci, Enrico Caproni, Giuseppe Carfora, Loretta Casalvalli, Fabiano Casini, Giuseppe Cenisio, Ivano Del Bianco, Luigi Doria, Mario Faraco, Laura Folli, Paola Guasconi, Stefano Lulli, Valter Misuri, Stefano Pizzorno, Roberto Raccampo, Mario Rinaldi, Francesco Spatola.

MEDAGLIE D’ONORE. Sono state assegnate quest’anno, in occasione della Festa della Repubblica, anche le medaglie d’onore a 11 cittadini della provincia di Firenze (o ai loro familiari), che sono stati deportati e internati nei lager nazisti o destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra: Luciano Bucelli, Angiolo Fontani, Amerigo Giovannelli, Remo Alvaro Guasti, Arnolfo Longhi, Vasco Marroncini, Angiolo Pacini, Armando Pagnini, Luigi Porcinai, Pietro Puggelli e Alfredo Signorini. Al termine è stato consegnato a Gian Carlo Mantovani il decreto con il quale presidente della Repubblica gli ha conferito la medaglia d’oro quale vittima del terrorismo, che l’interessato aveva ritirato al Quirinale in occasione del “Giorno della Memoria” il 9 maggio scorso.

CONCERTO. A conclusione della giornata, in piazza della Signoria alle 21, si  tenuto il concerto del complesso bandistico dell’Associazione Musicale Fiorentina, diretto dal maestro Marco Mangani. Musiche di Rameau, Boccherini, Verdi, Ponchielli, Musorgskij, Offenbach e Gershwin.

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Bus: quando il biglietto costava una lira / FOTO

Di strada ne hanno fatta tanta. E anche il prezzo si è adeguato ai tempi. Il biglietto Ataf è cambiato nel corso degli anni: dalla tessera multipla che costava una lira, a quella da da cento lire, ecco i titoli di viaggio che hanno fatto storia, molto meno pratici dei moderni biglietti, ma di sicuro molto più affascinanti.

DAL BUS AL WEB. Le immagini dei vecchi titoli di viaggio riemergono adesso dagli archivi dell’azienda di trasporto pubblico fiorentino e viaggiano anche su internet. Ataf ha da poco inaugurato un nuovo profilo su Facebook, tramite cui fornire informazioni agli utenti, aggiornamenti sul servizio, oltre a riservare alcune sorprese come questa.

GUARDA LE FOTO.

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Operazione tappa-buche, cantieri dal tramonto all’alba per tutta l’estate

Al via la prossima settimana l’operazione “tappa-buche”, la più grande tranche di riasfaltature in programma nel periodo estivo. Coinvolti tra gli altri viale Strozzi, viale Lavagnini e ponte al Pino, snodi fondamentali del traffico cittadino. Ma i cantieri si aprono al tramonto.

BY NIGHT. Considerato che alcuni interventi interessano assi portanti della circolazione cittadina, sarà privilegiato il lavoro notturno e i cantieri saranno concentrati in modo da ridurre i disagi. In alcuni casi, avvisano dagli uffici della mobilità, data l’entità degli interventi in programma, per rendere le strade transitabili al mattino sarà necessario anticipare l’avvio dei lavori notturni alle prime ore della sera chiedendo quindi agli automobilisti di utilizzare itinerari alternativi.

FORTEZZA. Si inizia lunedì 6 giugno con la zona intorno alla Fortezza da Basso, anche in vista dell’avvio delle manifestazioni di Pitti Immagine previsto per la settimana successiva. I lavori di ripristino della carreggiata saranno effettuati di notte: ovvero nella notte tra il 6 e il 7 giugno, dalle 21 alle 6, verranno chiusi al traffico viale Lavagnini (carreggiata in direzione di viale Strozzi) e viale Strozzi (nel tratto fra l’incrocio con viale Lavagnini e largo Martiri delle Foibe) nelle tre corsie di destra con divieti di sosta con rimozione forzata. Rimane una corsia per i veicoli provenienti da via Ridolfi e diretti verso Statuto mentre il transito dei mezzi in arrivo dal sottopasso non avrà conseguenze a livello di provvedimenti. I veicoli in transito sui viali dovranno quindi utilizzare viale Milton e via Lorenzo il Magnifico.

VIALE STROZZI. I lavori continueranno in viale Strozzi anche nella notte tra l’8 e il 9 giugno, sempre dalle 21 alle 6, con restringimenti di carreggiata nel tratti da largo Martiri delle Foibe al sottopasso Strozzi-Belfiore. Tra il 10 e l’11 giugno sarò la volta del tratto l’incrocio con via Alamanni a circa 20 metri dopo la fine del sottopasso ferroviario Rosselli-Strozzi (lato Fortezza da Basso). Prevista la presenza della Polizia Municipale e la riorganizzazione dei tempi semaforici.
Nelle settimane successive sarà la volta dei lavori notturni (sempre in orario 21-6) di risanamento della carreggiata in via dei Vanni e via Giovanni della Casa.

PONTE AL PINO. A metà giugno inizieranno anche gli interventi, più volte rinviati, di ristrutturazione e consolidamento di Ponte al Pino. Il cantiere prenderà il via lunedì 13 giugno, data obbligata per riuscire a terminare i lavori (durata circa 90 giorni) entro la riapertura delle scuole. L’intervento è stato articolato in tre fasi. Nella prima, dal 13 giugno per 40 giorni, verrà chiusa una corsia: restano due corsie, una per ogni senso di marcia. La seconda fase, dal 20 luglio fino metà agosto, è quella più delicata: il ponte diventerà infatti a senso unico restando transitabile soltanto una corsia in direzione centro città. Infine nella terza fase, da metà agosto per 35-40 giorni, tornerà il doppio senso di marcia (ma non ancora la corsia preferenziale).

Un Bisonte vola sopra il cielo di Firenze: non è un sogno!

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 IL BISONTE SAN CASCIANO: Rubini (L), De Fonzo 13, Savelli ne, Bellini ne, Cheli ne, Porzio 6, Sostegni ne, Vannini 5, Zago 16, Guerrini 9, Vujko ne, Babbi 7. All. Masacci.

 ROTA: Piccione 9, Inglese ne, Mangini 3, Paolini 11, Gentile (L), Fastellini 6, Macedo 2, Mutti 4, Giogli ne, Rynk, Flammini 3. All. Giandomenico.
Note: parziali 25-18, 25-14, 25-22.

Vincere era l’obiettivo, stravincere così è una gioia per tutti gli appassionati di volley toscani. San Casciano vola in finale regalando una pallavolo perfetta per 2/3 di gara. Casalmaggiore dovrà aver paura di essere calpestato da questo Bisonte, non il contrario. Sicuramente la miglior giocatrice dell’Azzurra nei primi due parziali è stata una straripante Zago, gemella di quella vista a San Severino: Vannini alzava e lei con una forza da uragano spazzava via le avversarie. Niente di più facile, che ci vuole a demolire una difesa come quella delle ragazze di coach Giandomenico? forse proprio la Zago ammirata in questa partita. Ma sarebbe ingiusto dare il merito di una vittoria così “secca” a una sola giocatrice. Porzio, infatti, è un concentrato di grinta: una Red Bull naturale (suo il punto in muro che ha consentito la “Fuga per la vittoria”), Babbi è una macchina che dà il meglio nelle finali play-off, Rubini è un gioiellino. Il centro, come sempre, ha risposto presente: la reginetta De Fonzo con 13 punti e il 60% in attacco è stata perfetta. Carattere ne ha da vendere. Guerrini si è ‘limitata’ a mettere a terra il pallone della vittoria, quelli medicinali e a sporcare decine di attacchi. Vannini? Stremata a fine gara ma sorridente: la vittoria passa dalla sue mani. A coach Masacci un applauso: mai una squadra aveva giocato così bene a San Casciano, comunque vada.

L’unico Blackout. L’unica nota stonata sono i punti recuperati da San Severino nel quarto set (nove in pochi minuti, dal 16-6 al 23 a 22). Con Casalmaggiore squadra più forte non sono ammessi cali di concentrazione. Squadra più forte di Rota ma non di questo Bisonte! Domenica il grande volley dà appuntamento a San Casciano per la finale. La battaglia sportiva deve ancora iniziare…