sabato, 13 Settembre 2025
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“Lungo il Nilo” a Palazzo Blu di Pisa

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Oltre 200 reperti egiziani, disegni e manoscritti, provenienti dalle collezioni della Biblioteca Universitaria di Pisa, dal Museo Egizio di Firenze, dalle Collezioni Egittologiche dell’Ateneo pisano, dal Museo dell’Opera Primaziale Pisana e dal Museo Botanico di Pisa, ripercorrono la vicenda dell’archeologo pisano e della campagna di ricerca svolta con Jean-François Champollion, tra Alessandria e Abu Simbel.
Per tre mesi il fascino dell’antico Egitto vivrà nelle sale di Palazzo Blu, sul lungarno di Pisa.

L’esposizione, curata da Marilina Betrò, professore di Egittologia all’Università di Pisa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, col patrocinio del Comune di Pisa e dell’Università di Pisa, prodotta da Giunti arte mostre musei, in collaborazione con Coop, SAT – Pisa International Airport, presenterà più di 200 pezzi tra reperti egizi, disegni e manoscritti – conservati nelle collezioni della Biblioteca Universitaria di Pisa, dal Museo Egizio di Firenze, dalle Collezioni Egittologiche dell’Ateneo pisano, dal Museo dell’Opera Primaziale Pisana e dal Museo Botanico di Pisa – scelti tra quanto di più bello e significativo Rosellini riportò in Italia, a seguito della Spedizione Franco-Toscana del 1828-1829. L’impresa fu voluta dal Granduca di Toscana, Leopoldo II, e poi dal re di Francia Carlo X, e vide il giovane egittologo italiano affiancare Jean-François Champollion, cui va il merito di aver decifrato nel 1822 la Stele di Rosetta, che aveva aperto la strada agli studi sull’antico Egitto.
Detentori unici di quella chiave preziosa, lo studioso francese e il giovanissimo professore di Lingue Orientali all’Università di Pisa, Ippolito Rosellini, nel 1828 partono alla volta dell’Egitto, accompagnati da sei francesi e sei toscani. Tra avventure e difficoltà d’ogni tipo, viaggeranno per sedici mesi, riportando un tesoro di annotazioni, scoperte, meravigliosi disegni acquerellati copiati dalle scene rappresentate sulle pareti di tombe e templi, casse di statue, bassorilievi, sarcofagi e oggetti rinvenuti nel corso degli scavi intrapresi in quella terra o acquistati. È il viaggio che è alle origini di tutto quanto oggi sappiamo su quella civiltà.

Il percorso espositivo ricalcherà alcune delle sue tappe più importanti. In mostra si troveranno i disegni e gli acquerelli dei pittori della Spedizione, accostati alle note rapide sui taccuini, alle lettere, agli oggetti. Il brano di un diario che narra, con voce emozionata, la scoperta di una tomba intatta nella necropoli tebana, sarà affiancato dagli oggetti stessi di quel ritrovamento, ovvero il corredo della nutrice della figlia del faraone Taharqa. Gli stupendi acquerelli dei bassorilievi di Abu Simbel disegnati al lume delle fiaccole saranno presentati insieme alle lettere e ai diari che descrivono le condizioni di lavoro in cui furono realizzati.
I documenti che registrano le incombenze quotidiane, le liste degli oggetti personali – libri, strumenti scientifici, pennelli e colori ma anche armi – saranno accostati ai campioni di piante raccolti dal naturalista della Spedizione, Giuseppe Raddi, oltre alla piccola collezione etnografica raccolta in Nubia da Gaetano Rosellini, ingegnere della Spedizione e zio di Ippolito, e ai vasi raccolti negli scavi e documentati con precoce e moderna sensibilità archeologica.
Dopo un’introduzione dedicata alla genesi dell’idea e al tragitto verso l’Egitto, sarà il nastro del Nilo ad accompagnare il visitatore della mostra nella sua sezione centrale, lungo un percorso simbolico da Alessandria fino ad Abu Simbel e alla Seconda Cateratta. Da qui inizia il viaggio di ritorno, con la lunga sosta a Tebe, l’antica capitale dell’impero egiziano, che impressionò la Spedizione con le sue inesauribili meraviglie. Un’apposita sezione racconterà proprio il soggiorno a Tebe – prima nella “principesca” dimora della tomba di Ramses IV, e poi in una vera casa sulle colline della necropoli – in cui si raccolse una messe ricchissima di oggetti, disegni e quaderni manoscritti.
L’ultima parte della mostra è dedicata al ruolo di Rosellini nella diffusione della scienza egittologica: con la morte precoce di Champollion a 42 anni, lo studioso italiano, che a sua volta morì a soli 43, ne restò infatti l’unico erede scientifico. Alla sua opera si deve la formazione di grandi egittologi, come il tedesco Richard Karl Lepsius, e la nascita dell’egittologia italiana.
Accompagna la mostra un catalogo Giunti arte mostre musei

LUNGO IL NILO. Ippolito Rosellini e la spedizione Franco-Toscana in Egitto (1828-1829)
Pisa, Palazzo Blu (via Pietro Toselli 29)
28 aprile – 25 luglio 2010
Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 20.00;
(la biglietteria chiude un’ora prima)
lunedì chiuso
Biglietti: intero € 8,00; ridotto € 6.50; gruppi € 6.00 ; scuole € 4.50
Sito internet: www.mostraegittopisa.it
Servizio prenotazioni, informazioni e prevendite:
Vivaticket: tel. 199.285141 (servizio a pagamento)

Informazioni BLU Palazzo d’Arte e Cultura: tel. 050.500197

Informazioni e prenotazioni gruppi:
Impegno e Futuro, tel. 050 28515, Fax 050 503532; [email protected]

Carlo Bastiani a Palazzo Medici Riccardi

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L’opera e la biografia di Carlo Bastiani si muovono sincronicamente. Ogni sua tela, ogni suo impulso artistico prende vita a partire da un dialogo con la realtà storico-politica in cui vive. Fin dal 1966, all’età di 16 anni, fonda con altri pittori la galleria “Il Fondaccio” dove si parla d’arte e si fa arte. Di questo periodo sono i paesaggi valdarnesi, nei quali inizia a delinearsi il cromatismo emotivo che rimarrà un elemento caratterizzante nell’opera del pittore fiorentino.

Nel 1968 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Questo momento storico è molto importante nella formazione di Bastiani, che rimarrà fedele alla linea, condividendo sempre l’esigenza sartriana sessantottina dell’immaginazione al potere, schierandosi contro le riletture dei detrattori del movimento. Gli anni Settanta vedono in Bastiani non solo un acuto osservatore ma un artista che con le proprie opere si fa attivista politico.

Negli anni Ottanta fonda, con altri artisti fiorentini, il collettivo Neosituazionista che, in linea con la poetica del movimento originario e con il pensiero di Debord, agisce direttamente sul contesto urbano, attraverso performance e installazioni nell’area fiorentina. Nel 1998 il Situazionismo di Bastiani assume una connotazione politico-ambientale, schierandosi contro la speculazione edilizia e la distruzione dei paesaggi tradizionali. In questo periodo espone a New York e nel contesto della Biennale di Venezia. Prende parte anche a numerose mostre in Italia e all’estero. Fonda in questi anni il movimento XL’A, cioè Per L’arte Contemporanea, organizzando performance nei giardini pubblici.

La mostra presentata offre una panoramica di tutto il percorso artistico di Bastiani, lasciando emergere la dura critica che fin dagli anni Sessanta l’artista rivolge ad un mondo umano poco attento all’uomo e alla Terra ed offrendo una via d’accesso all’interiorità del pittore.

Da rifiuti a opere d’arte, apre la mostra alle Oblate

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L’iniziativa è organizzata dall’associazione Pop-Point of presence nell’ambito del calendario di eventi “Se non ora quando 2010” dello Sportello EcoEquo. Nella sala contemporanea al primo piano il 22 aprile si terrà l’incontro “Rifiuti con affetto” con l’intervento di Maddalena Vantaggi. A seguire Rossano Ercolini del centro ZeroWaste di Capannori parlerà di “Rifiuti zero”. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 aprile.

Musica, arte, readings. Ecco la Notte Bianca fiorentina

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In programma una quarantina di eventi, in gran parte vincitori del bando pubblico di selezione pubblicato nel marzo scorso che ha messo a disposizione 60 mila euro per la realizzazione delle iniziative. Altri progetti sono invece contributi di vari soggetti che si sono offerti volontari o che sono stati scelti dall’amministrazione. In totale, il Comune ha disposto un budget di circa 100 mila euro.

“Non ci interessa – ha detto il sindaco Matteo Renzi – puntare a mega-eventi e non vogliamo neppure una Notte Bianca che sia una scusa per avere più turisti o consumatori, per sistemare qualche tavolino in più, per fare semplicemente confusione. L'”Insonnia creativa” dell’amministrazione vuole essere prima di tutto un momento di provocazione culturale, vuole riuscire a offrire tanti piccoli luoghi in cui offrire opportunità creative, nel rispetto dei residenti, e vuole essere l’occasione per dimostrare che Firenze è una città profondamente viva e attenta alla cultura, non solo quella, immensa, eredita dal passato ma anche quella che vogliamo costruire noi”.

“Con il bando – ha aggiunto l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli – sono arrivate tantissime idee e suggestioni, così che il 30 aprile ognuno possa ritagliarsi il suo spazio e vivere la sua Notte Bianca su misura, magari scoprendo luoghi poco conosciuti che con questa edizione abbiamo voluto valorizzare, cercando di organizzare eventi anche negli spazi meno deputati al divertimento“.

L’evento si svolgerà dalle 19 del 30 aprile alle 6 del 1 maggio. Per conoscere tutti i dettagli si può visitare il sito www.unbacioneafirenze.net/maggiofiorentino.

Lavori notturni sui lungarni al via il 21 aprile

Saranno eseguiti lavori di asfaltatura nei tratti più deteriorati della semicarreggiata in uscita città lato Arno. Si inizia in  in lungarno del Tempio per poi proseguire in lungarno Colombo e poi in lungarno Aldo Moro (fino alla piscina di Bellariva. Previsti restringimenti di carreggiata, ma i ltraffico non sarà interrotto.

Venduta la Torre dei Ramaglianti

Il primo bando d’asta, presentato dal Comune di Fiesole lo scorso autunno, era andato deserto. Stavolta invece l’amministrazione è riuscita a chiudere per oltre 900mila euro. E il misterioso compratore è riuscito a concludere un affare di non poco conto. Presto sarà completato il rogito per la cessione.

Rugby,arriva la capolista. Sugli spalti la pallanuoto fiorentina

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“Abbiamo bisogno del sostegno della città per questo importante incontro – ha detto il consigliere comunale Stefano di Puccio – che rappresenta l’occasione per conoscere da vicino il rugby, incontrare i protagonisti di questo sorprendente campionato e condividere con loro il ‘terzo tempo’ dopo la partita”.

Arno, palestra per pescatori amatoriali

Si concretizza così un’idea portata avanti dalle Associazioni dei Pescatori Fipsas e Arci pesca-Fisa, con l’obiettivo di formare una nuova generazione di giovani pescatori. La Scuola di Pesca avrà come “palestra” l’Arno fiorentino, nell’ambito di un’azione di tutela della biodiversità e dell’ambiente fluviale.

L’iniziativa sarà illustrata nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà lunedì 19 aprile, alle ore 11.00, nella sala stampa Oriana Fallaci di Palazzo Medici Riccardi, in via De’ Ginori 8 a Firenze. Saranno presenti: Laura Cantini, Vicepresidente della Provincia di Firenze con delega alla Caccia e alla Pesca e i rappresentanti della Regione Toscana e delle associazioni pescatori Fipsas e Arci pesca-Fisa.

Finiti i lavori, riapre via Villamagna

Da domani mattina alle 8 la strada sarà quindi riaperta alla circolazione.

Piazza delle Cure diventa ecologica

Cassette di legno, scarti vegetali, carta e cartone, prodotti multimateriale da domani potranno essere conferiti dunque in piazza delle Cure. E anche la piazza ne guadagnerà in termini in ordine e pulizia.

All’inaugurazione saranno presenti il presidente del Quartiere 2 Gianluca Paolucci, il presidente di Quadrifoglio Spa Giorgio Moretti e l’amministratore delegato Livio Giannotti. Info, 055 2767820 / 055 73391.