mercoledì, 5 Febbraio 2025
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Il Museo Marini e la doppia mostra di Rob Johannesma

In piazza San Pancrazio l'esposizione dell'artista olandese che ha il suo proseguimento ideale all'ar/ge kunst Galerie Museum di Bolzano

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Organizzata dal Museo Marino Marini di Firenze e dall’ar/ge kunst Galerie Museum di Bolzano e ospitata contemporaneamente nelle due istituzioni, World-Wielding di Rob Johannesma è la prima personale dell’artista olandese in Italia. A cura di Alberto Salvadori e Luigi Fassi, la mostra, suddivisa nelle due sedi espositive, è pensata come un progetto unico e complementare che offre la possibilità di esibire, oltre a un lavoro completamente nuovo, le opere realizzate nel periodo dal 1997 al 2011.

LA DOPPIA MOSTRA. Sarà al Museo Marino Marini dal 4 febbraio al 20 aprile 2012 e all’ar/ge kunst di Bolzano dal 28 gennaio al 17 marzo 2012. Johannesma è concentrato da alcuni anni in un’esplorazione delle possibilità simboliche e narrative della riproduzione fotografica, mediante la messa punto di una sofisticata metodologia comparativa di lettura delle immagini, volta a istruire un rapporto di risonanza tra icone del patrimonio storico-artistico occidentale e materiali dell’universo mediatico globalizzato. Oggetto della sua ricerca sono i codici formali e narrativi che hanno caratterizzato l’immaginazione visiva occidentale dall’età rinascimentale fino ad oggi, al fine di interrogare la natura delle immagini fotografiche contemporanee e la loro ipotesi di veridicità come evidenza storica. Le immagini fotografiche privilegiate dalla ricerca di Johannesma sono quelle che accompagnano la cronaca del giornalismo internazionale e costituiscono una risorsa di informazione in presa diretta sulle vicende globali.

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L’ARTISTA E GLI SCATTI. L’artista focalizza e conserva tali immagini per la loro natura di materiali visivi di consumo iperaccelerato, destinate a invecchiare e scadere nell’arco di poche ore dalla loro pubblicazione. Si tratta prevalentemente di scatti di guerra, immagini di violenza e scene segnate da un forte contenuto geopolitico. Johannesma riunisce comparativamente nelle sue installazioni la riproducibilità meccanica delle immagini con la costruzione ideale della storia attraverso i paradigmi visivi della grande tradizione pittorica europea, da lui individuati nella matrice della cultura rinascimentale olandese e fiamminga.

LE OPERE. In mostra compare un nuovo monumentale lavoro fotografico, World-Wielding (2012), prodotto dalle due istituzioni, che riflette sul rapporto tra fotografia contemporanea e storia dell’arte a partire dalla riproduzione giornalistica di uno scatto pubblicato da un quotidiano olandese nel maggio del 2011. L’immagine raffigura i resti di un corpo umano a Srebrenica, città divenuta nota come il teatro del genocidio dei mussulmanibosniaci compiuto ad opera dell’esercito serbo nel 1995, durante la Guerra Bosniaca. L’artista ha sottoposto l’immagine a un processo di scomposizione e ricomposizione rifotografandola innumerevoli volte, sino a trasformarla in un esercizio di analisi testuale dei suoi possibili significati in rapporto alla storia della cronaca, alla storia dell’arte e al potenziale concettuale della fotografia nel mondo contemporaneo

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