Tra i musei civici fiorentini è stato l’ultimo a chiudere con l’arrivo della pandemia poi il primo a riaprire. Considerato a torto un museo “minore”, non certo in riferimento alle opere che racchiude, ma per la percentuale di visitatori che è inferiore rispetto agli altri grandi poli museali presenti a Firenze, oggi il Museo Stefano Bardini rinnova la sua attrattiva con la personale di Kevin Francis Gray.
Una mostra voluta fortemente da Eduardo Secci della Galleria Secci Contemporary, che ha sede nella poco distante piazza Goldoni, ed accolta con entusiasmo dall’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi appassionato di arte contemporanea ad alti livelli. “Avremmo dovuto inaugurare questa mostra a marzo – sottolinea l’assessore Sacchi durante la conferenza stampa del taglio del nastro – ma la pandemia ce lo ha impedito sbarrando le porte di tutti i musei. Ora che il Bardini ha riaperto, siamo felici di accogliere nuovamente visitatori vecchi e nuovi per mostrare loro le opere di uno scultore del nostro tempo che si ispira ai grandi classici fiorentini e italiani, seguendo il fil rouge del percorso intrapreso dalla nostra città nella sua costante apertura e incessante dialogo nei confronti del contemporaneo”.
Ed in effetti il forte contrasto creato tra i marmi (undici tra sculture e bassorilievi ed un bronzo) lavorati mirabilmente da questo giovane scultore irlandese e la storica collezione di Stefano Bardini, incanta ed emoziona. Promossa dal Comune di Firenze e organizzata da Mus.e, la mostra è curata da Antonella Nesi che ha saputo integrare perfettamente le sculture di Gray con le opere della collezione.
Chi è Kevin Francis Gray
Sebbene l’artista già da molti anni sia presente col suo lavoro a Pietrasanta, è la prima volta che espone sul territorio fiorentino, coronando così quel desiderio di voler ricercare un dialogo diretto con i nostri grandi maestri. La devozione di Gray nei confronti dell’arte del passato è testimoniata non solo dall’uso dei materiali (marmo statuario, di Carrara, bardiglio, nero marquina e bronzo) ma anche da quell’amore nei confronti dell’effimero, delle pose classiche e dei soggetti, spesso avvolti magicamente da un velo atemporale.
Tuttavia le statue rivelano la loro natura più contemporanea: l’uso del non finito, la distorsione dei tratti o la loro velatura ci mettono in contatto con la parte più umana e allo stesso tempo misteriosa del lavoro di Gray. E proprio grazie a questa evidente compresenza di passato e presente, il visitatore potrà realizzare come una riconciliazione tra due mondi apparentemente opposti, possa essere non solo possibile, ma sempre più auspicabile.
“Le opere di Kevin Francis Gray richiamano la scultura più classica, fatta di perfezione tecnica e tensione – sottolinea Antonella Nesi, curatrice della mostra – verso una bellezza estetica impeccabile. Per questo motivo le sue sculture possono dialogare con i marmi ellenistici, con le essenziali forme scultoree medievali e con la perfetta forma rinascimentale della collezione plastica del Museo Stefano Bardini. Gray lavora il marmo come una volta, studiando i soggetti con una prima realizzazione di bozzetti in gesso che poi riporta sul marmo con una lavorazione molto plastica non facile da realizzare”.
La mostra di Kevin Francis Gray e la nuova sala del museo Bardini di Firenze
In occasione di questo evento il Museo Bardini inaugura anche una nuova sala, completamente restaurata e climatizzata, l’ultima che rimaneva da aprire. Splendida col suo soffitto a cassettoni e con le pareti tipicamente blu cobalto come il resto del museo, in futuro ospiterà gli antichi strumenti musicali appartenuti a Stefano Bardini danneggiati dall’Alluvione ed alcuni dipinti ancora giacenti nei depositi. In questi giorni, e fino al 21 dicembre, sarà invece tutta per “Young God Standing” una delle sculture dell’artista irlandese: posta al centro di questo spazio esclusivo, il visitatore potrà ammirare la scultura da vicino apprezzando ancora di più il raffinato lavoro di Francis Gray.
Kevin Francis Gray
fino al 21 dicembre 2020
Museo Stefano Bardini, Via dei Renai, 1 | Firenze
Orario mostra: Venerdì / Sabato / Domenica /Lunedì: 11.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
BIGLIETTI
€ 7,00 – Biglietto intero
€ 5,50 – Biglietto ridotto (18-25 anni e studenti universitari)
Gratuito – fino a 18 anni; gruppi di studenti e rispettivi insegnanti; guide turistiche, iscritti al Corso di Guida Turistica 2017 e interpreti; disabili e rispettivi accompagnatori; membri ICOM, ICOMOS e ICCROM.
Card del Fiorentino (€ 10, accesso per un anno ai Musei Civici Fiorentini)
Gli ingressi al Museo Bardini sono contingentati e si consiglia perciò di prenotare collegandosi alla biglietteria ufficiale sul portale dei musei civici di Firenze
Info MUS.E
Tel. +39 055 2768224 [email protected] – www.musefirenze.it