Realizzate appositamente per questa mostra, le foto sono a tecnica mista, lavorate e stampate in digitale su carta fotografica, tecnica che Thorel utilizza da oltre 20 anni. Superato l’effetto astratto di migliaia di linee sovrapposte, nella messa a fuoco dell’immagine emergono dei volti e di ognuno di questi volti, in un terzo tempo dello sguardo, la specificità di un’espressione.
“I miei lavori – dice Thorel – sono fotografie a memoria. Tolgo tutti i dettagli naturalistici riconoscibili di un volto, ne elimino la forma; quel che rimane è soltanto l’espressione, è ciò di cui mi ricordo, un’espressione priva degli gli strati superficiali del volto, separata e separabile dalla propria materialità e da ogni carattere somatico”
“Paul Thorel – spiega Guido Costa – lavora esclusivamente, e da sempre, in digitale. Questa scelta gli permette un secondo livello di elaborazione, nata dalla composizione e scomposizione dell’immagine secondo modelli matematici. Proprio l’incrocio di queste due prospettive (quella squisitamente teorica, e quella pratica), avvicina i suoi ritratti più alla pittura che alla fotografia tradizionale, di regola meno sottoposta a manipolazioni così profonde e complesse, permettendogli un’elaborazione dell’immagine analoga per certi versi a quella operata con il pennello, con tanto di sovrapposizioni, velature e pentimenti.”
Alcuni cenni biografici sull’artista: artista fotografo, nato nel 1956 a Londra ma di nazionalità Francese, Paul Thorel, dopo alcuni anni di pittura iniziati nel 1970, seguendo un corso da Carla Accardi a Roma, nel 1979 inizia la sua ricerca sulla creazione di immagini elettroniche all’Institut National de l’Audiovisuel di Parigi.
Negli anni successivi, oltre al suo lavoro di artista, lavora su progetti sperimentali collaborando con la Rai, centri di produzione TV, industrie informatiche e università. Realizza progetti per il cinema e il teatro e collabora alla creazione di spot pubblicitari. Dal 1985 si dedica al trattamento digitale della fotografia. I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste internazionali di fotografia come Aperture, Originale, Zoom, Photographies Magazine e su diversi quotidiani e settimanali italiani.
Espone in gallerie private e partecipa a mostre fotografiche in musei francesi, italiani e americani, a due edizioni della Biennale Internazionale della Fotografia di Torino e a diverse rassegne dedicate alla fotografia e ai nuovi media nell’arte. All’Istituto Francese di Firenze presenta 10 ritratti realizzati appositamente per questa mostra con tecniche miste fotografiche e digitali.
Thorel espone all’Istituto Francese
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