martedì, 19 Novembre 2024
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Toscana, il turismo batte la crisi

L'anno che sta per finire porta il segno più. In aumento gli arrivi e i pernottamenti nelle città d'arte e non solo. Permanenza media? 3 giorni e mezzo

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Nel 2015 in Toscana si sono registrati 12,8 milioni di visitatori e 44,4 milioni di presenze. Entrambi i dati sono in crescita rispetto al 2014, in particolare di +2,3% gli arrivi e +2,1% i pernottamenti. In valori assoluti l'aumento è di 288 mila arrivi e 894 mila pernottamenti, con una permanenza media di 3,5 giorni.

Queste le stime del Centro Studi turistici di Firenze elaborate per Toscana Promozione e presentate durante la Borsa del turismo online Bto, in corso alla Fortezza da Basso.

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I dati parlano di un chiari rafforzamento degli arrivi dall’estero. Sono, infatti, 2,6% in più gli stranieri in arrivo mentre è pari a +2,3% l'incremento delle presenze. Da segnalare che più della metà dei pernottamenti sono realizzati da stranieri: la percentuale è passata dal 45,1% del 2007 al 53,8% del 2015. In aumento anche il turismo interno: gli arrivi degli italiani segnano +1,9% mentre le presenze +1,8% con un recupero di oltre 360 mila pernottamenti sul 2014.

Bene campagna e città d'arte, le terme invece perdono appeal

Quali i settori che attirano di più i turisti? I principali attrattori risultano essere la campagna (+3,1%), le città d'arte (+2,7%) e il mare (+2,6%). Bene anche la montagna con +1,6%, unico neo le terme che segnano -0,9%. I migliori risultati stimati per il 2015 riguardano le aziende del settore alberghiero (+2,7%), ma un saldo positivo è stato registrato anche dalle aziende extralberghiere (+1,4%). Da segnalare che la quota di mercato dei pernottamenti trascorsi nelle strutture alberghiere è il 53,1% del totale.

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Nel 2016 il mercato turistico della Toscana è stimato in crescita di +1,5% e potrebbe spingere le presenze turistiche ufficiali fino al livello record dei 45 milioni di pernottamenti. Continuerà il recupero del mercato italiano con un incremento stimato del +1,2%, anche se rimarrà quota minoritaria sul totale delle presenze. Assisteremo, inoltre, ad un ulteriore consolidamento del mercato estero stimato al +1,7% mentre stenterà a decollare la destagionalizzazione.

In aumento cinesi e indiani. In calo gli arrivi dal Giappone

Dopo un 2015 con risultati differenziati, il trend per il 2016 si preannuncia altrettanto altalenante. I flussi da Stati Uniti e Canada sono attesi in aumento con valori stimati rispettivamente di +2,1% e al +1%. Nel 2015 l’incremento del mercato USA è stimato tra il +3,5% e il 4,5%, mentre il mercato canadese è rimasto stabile. In leggero calo i flussi dal Giappone che segnano un -0,5%; trend negativo anche nel 2015 con una diminuzione di – 4%. Dopo la flessione del 2015 per i flussi dalla Russia è atteso un assestamento del mercato intorno al +1%-1,5%. Stabilità anche per i flussi dal Brasile con un trend atteso del +0,8%, dopo un 2015 con risultati positivi (tra il 2,5% e il 3,5%). Stime di aumento per i flussi dalla Cina (+7%) e dall’India (+11%), mentre il tasso di crescita dall’Australia è del +1,5%.

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La stima per i flussi dalla Germania nel 2016 è di +1,2%. Nel 2015 l’aumento stimato del mercato è di oltre il 2%. Per il 2016 si attende il recupero dei Paesi Bassi (+0,8%) e del Belgio (+0,5%). La stima per l’anno in corso segna una netta flessione per entrambi. La crescita attesa per i flussi dalla Francia è del +1,1%, dopo un 2015 di lieve crescita. Per la Spagna è attesa una crescita del +1,5%. Le stime di crescita del 2015 dovrebbero segnare valori a doppia cifra. Aspettative migliori per il mercato della Svizzera (+2%), dopo un 2015 di crescita vigorosa. Per il Regno Unito è atteso un trend di stabilità (+0,6%), con un allineamento molto vicino a quello dell’anno che si sta concludendo.

Tendenze e prospettive 2016-2020

Sia secondo l'European Travel Commission che per il World Travel & Tourism Council, il settore turismo manterrà il segno ‘+’ da qui al 2020. Anche per la Toscana continuerà ad essere un settore basilare per l’economia. Al 2020 il Centro Studi Turistici stima una crescita media annua del +0,9%. I maggiori protagonisti saranno i viaggiatori della generazione Millennials che utilizzano lo smartphone come strumento principale.

La priorità per andare incontro alle loro esigenze sarà quella di modellare i canali di vendita sulle loro abitudini di consumo, che abbia alla base tecnologia e social network. Tra le prime cinque tipologie di prodotti turistici per le quali è prevista una crescita troviamo cultura, enogastronomia, shopping, lusso accessibile e proposte sportive.

Web e social network

Si confermano le buone performance della Toscana online. Il Portale ufficiale del turismo www.turismo.intoscana.it – punto di riferimento dell’ecosistema digitale di promozione della regione – negli ultimi 6 mesi ha registrato 1.113.412 visitatori unici e 2.565.125 visualizzazioni. Le visite da mobile fanno segnare un incremento del +69% sullo stesso periodo del 2014, e un +8% per i tablet. Collegato al sito del turismo, la piattaforma www.toscanaevents.it, che racchiude il panorama di eventi in programma ogni giorno in Toscana (nell’ultimo anno 12.000 quelli recensiti).

Ottimi risultati anche sul fronte dei social network gestiti dal team di Fondazione Sistema Toscana. Con 730.000 fan su Facebook, distribuiti tra le 7 fanpage tematiche, e 65.000 follower su Twitter, la Toscana è tra le regioni più seguite online. Primati confermati anche dai principali metamotori che piazzano la nostra regione sempre tra i primi posti. La Toscana occupa, infatti, il secondo gradino a livello globale tra le regioni italiane per pagine viste (fonte TripAdvisor) e Firenze è la terza destinazione italiana più gettonata dopo Milano e Roma (fonte Trivago).
 

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