Circa 100 dollari per una protesi di mano robotica: 350 grammi di alta tecnologia, direttamente connessa con il cervello. E’ il prototipo su cui stanno lavorando i ricercatori dell’Istituto di Biorobotica del Sant’Anna di Pisa, già autori della mano-robot.
LOW COST. La sfida adesso è la realizzazione di una protesi low cost, di facile costruzione e che richieda poca manutenzione. L’obiettivo è quello di riuscire così ad esportare la mano-robot laddove ce n’è più bisogno, nei paesi emergenti e in quelli dove sono in corso conflitti.
80% NATURALE. “Stiamo sviluppando una protesi di mano robotica – ha spiegato la direttrice dell’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa Maria Chiara Carrozza – che ha l’obiettivo di replicare l’80% delle funzionalità di una mano naturale”. Il Sant’Anna sta lavorando su questo progetto da circa 10 anni, in collaborazione con università di diversi paesi e grazie a finanziamenti europei. Il prototipo è dotato di 4 motori e permettere di scrivere, bere, usare la carta di credito. Non solo: dotato di 40 sensori, la mano robotica permette alla persona che la usa di percepire la sua posizione nello spazio.