sabato, 14 Dicembre 2024
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Abusi edilizi, 21 indagati a Firenze

perquisizioni e arresti in corso a firenze per un'indagine su aubusi edilizi Gli indagati sono 21, tra cui imprenditori, professionisti ed un dipendente del Comune. Agli arresti domiciliari è finito anche l'ex capogruppo del Pd in Palazzo Vecchio, Alberto Formigli.

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I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Firenze nell’ambito di una inchiesta su presunti abusi edilizi a Firenze. Per entrambi l’accusa ipotizzata dal procuratore Giuseppe Quattrocchi e dai sostituti Giuseppina Mione e Leopolo Di Gregorio sono associazione a delinquere e corruzione.

L’INCHIESTA.
L’inchiesta, partita due anni fa da accertamenti in materia di viabilità, ha portato a un totale di 7 ordinanze di custodia cautelare di cui una in carcere e 6 ai domiciliari, 17 denunce e 21 avvisi di garanzia e perquisizioni. Tra le persone coinvolte ci sono, oltre a Formigli e Barbaro, due dipendenti del comune di Firenze, professionisti e imprenditori nel settore edilizio. I reati ipotizzati, a vario titolo, oltre che quelli di associazione a delinquere e corruzione sono anche truffa ai danni dell’amministrazione comunale, abuso d’ufficio e falso ideologico.

“UN QUARTIER GENERALE”. Commentando i risultati dell’inchiesta il procuratore Quattrocchi ha rilevato che è stato scoperto un sistema “più che di corruzione di vera e propria corrosione rispetto all’etica pubblica che deve funzionare come criterio di orientamento del vivere civile”. Secondo quanto spiegato dai due sostituti, i due dipendenti comunali avrebbero creato un vero e proprio “quartier generale” a disposizione degli imprenditori, anche con la collaborazione se necessario di Barbaro e Formigli. “In una intercettazione telefonica – ha spiegato il sostituto Mione – lo stesso Barbaro ha affermato che non si muove foglia che il capogruppo non voglia”.

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Proprio Formigli, secondo gli inquirenti, “giocava un doppio ruolo di capogruppo del Pd e di vero e proprio socio occulto della società Quadra”, una delle imprese coinvolte nell’indagine. L’inchiesta si  è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali, di riprese video e di acquisizione di documenti.

GLI ABUSI. I presunti abusi edilizi messi in atto dall’organizzazione sarebbero 21, in altrettante aree della città. Tra gli altri casi, ha spiegato la dottoressa Mione, “un episodio ha riguardato un progetto per la realizzazione di alloggi a locazione agevolata. Per costruire gli edifici non sono stati utilizzati materiali di bioedilizia, come previsto, né sono state rispettate le norme sulla sicurezza antincendio”. Anche per questo gli atti sono già stati inviati alla Corte dei Conti che dovrà accertare un eventuale danno erariale.

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Tra gli altri riscontri, hanno spiegato i magistrati, ci sono filmati video in cui si vedrebbero imprenditori che operano direttamente sui Pc dei dipendenti comunali.

CORRUZIONE.
Per quanto riguarda la corruzione, hanno spiegato i magistrati fiorentini, in alcuni casi ci sarebbero state “dazioni” in denaro poi investite in Ucraina, mentre in altri casi i pubblici ufficiali sarebbero stati in “piena, stabile e continua disposizione degli imprenditori” ottenendo in cambio, secondo i magistrati, “favori” o “prestazioni professionali” gratuite o a prezzi ribassati.

“Il Gip Rosario Lupo – ha precisato la dottoressa Mione – ha confermato pienamente il quadro indiziario emerso dall’inchiesta”, condotta dal nucleo di Polizia stradale e dalla Polizia municipale. Formigli, capogruppo del Pd nella scorsa legislatura, si era poi dimesso dall’incarico a seguito della diffusione di alcune intercettazioni sul caso di Castello, pur non risultando indagato. Barbaro, invece, al termine del mandato non si è ripresentato alle elezioni.

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