L’integrazione degli scali di Pisa e Firenze è possibile e la fusione delle due società in una unica è “praticabile e probabilmente con soddisfazione di tutte le parti in causa”. A parlare è Michele Gremigni, presidente dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze, in seguito alla proposta lanciata dal governatore Enrico Rossi.
POLO AEROPORTUALE. L’Ente Cassa detiene il 17,5% del capitale di Aeroporto di Firenze, società che gestisce lo scalo fiorentino. “L’evoluzione delle cose, sia pure lenta, mi sembra positiva”, ha affermato Gremigni, a margine di un convegno promosso dall’Ente sul tema dei mestieri d’arte. Nei giorni scorsi Rossi ha nuovamente ribadito l’intenzione della Regione di comprare alcune quote di Adf.
VARIANTE. Nel frattempo va avanti l’iter burocratico per la variante del Pit che permetterà di realizzare una nuova pista a Peretola. Obliqua, parallela, ancora non è dato sapere, “quella migliore possibile”, ha assicurato Rossi. Con questa nuova pista, secondo Rossi, Firenze potrebbe essere in grado di assorbire l’85% dei voli di Pisa.
FUSIONE. In ogni caso la prospettiva rimane quella di una sempre maggior integrazione tra il Vespucci e il Galilei. Con il preciso disegno di un’unica società che gestisca entrambi gli scali. “Al netto di Venezia – dichiara Rossi – sarebbe il terzo polo aeroportuale d’Italia”.