Aeroporto sì, aeroporto no. Alle aperture verso il progetto di espansione di Peretola di Matteo Salvini, ieri in visita a Firenze per il vertice sulla sicurezza in Prefettura e la cena di auguri dei militanti toscani della Lega, risponde il ministro Toninelli, che accusa Salvini di “non conoscere bene il dossier” su Peretola. E, per il collega di governo e di partito Gian Marco Centinaio, “Lo scalo della Toscana è e rimane Pisa”, posizione condivisa dalla commissaria toscana della Lega Susanna Ceccardi. Replica il sindaco Nardella: “Spettacolo deprimente, siamo alla tragedia”.
Salvini: “Aeroporto di Firenze non toglie nulla a nessuno”
“L'Italia ha bisogno di più porti, più aeroporti, magari coordinati l'un l'altro, e penso che l'aeroporto di Firenze non toglierebbe niente a nessuno”, aveva detto il ministro degli interni e vicepresidente del consiglio Matteo Salvini intervistato da Lady Radio alla vigilia della sua giornata fiorentina. “So che ci sono posizioni diverse – aveva aggiunto – ma dal mio punto di vista più si viaggia meglio è. Più sono le opportunità di lavoro, di business e gli spostamenti veloci in aereo, in macchina, in treno e in nave, meglio è”. “È chiaro – aveva ammesso il vicepremier – che c’è una sensibilità diversa tra Lega e 5 Stelle su alcuni temi”.
La replica di Toninelli: “Salvini non conosce il dossier”
Sensibilità diversa che si è subito manifestata nella replica del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli. “È sempre bello dire ‘costruiamo una cosa nuova’, è suggestivo, ma servono 150 milioni, con i soldi dei cittadini la facciamo solo se serve” ha dichiarato all'Adnkronos.
Su Peretola, ha ricordato Toninelli, “è in corso un'analisi costi-benefici. È un aeroporto collegato con Pisa, perché il piano nazionale fatto dall'allora ministro Delrio considera Pisa e Firenze come unico aeroporto” e quindi ogni investimento dovrà essere fatto “in maniera collegata. Sono aeroporti molto remunerativi, a gestione privata, ovvero con un concessionario privato, e in cui lo Stato per questa nuova pista dovrebbe spendere 150 milioni di euro. Sono tanti soldini – rimarca Toninelli – voglio vederci chiaro perché dobbiamo impegnare tanti soldi, quindi aspetto i risultati dell'analisi costi-benefici, e – ha affondato il ministro – penso che Salvini non conosca molto bene il dossier”.
Salvini ribatte: “Parlo di cose che conosco”
Tanto basta a tenere aperto il dibattito all’interno della maggioranza. Pronta la replica di Salvini: “All’amico Toninelli dico che c’è sempre da imparare: il dossier l’ho letto e me lo rileggo, non è un problema. Di solito parlo di cose che conosco” ha risposto direttamente da Firenze, durante la conferenza stampa a margine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. “Ritengo – ha aggiunto Salvini – che siano i territori che si devono esprimere: se ci sono già i finanziamenti, sono favorevole a finire quello che si è cominciato, lasciare le cose a metà non serve”.
Le diverse anime dentro la Lega
Stesso governo, stesso partito, ma posizione opposta quella del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, secondo il quale lo scalo principale della Toscana “è Pisa e rimane Pisa”. Posizione condivisa dalla commissaria toscana della Lega Susanna Ceccardi, che ha ribadito: “La Lega toscana si è sempre espressa per la messa in sicurezza dell’aeroporto di Firenze”.
L’ultima parola, ha replicato Salvini, spetta però al governo: “Se in conferenza dei servizi non si raggiungerà l'unanimità, si esprimerà il consiglio dei ministri”. Il progetto “può essere aggiornato o addirittura migliorato: poi se si deve allungare la pista, farla storta, lo dicano gli ingegneri e i tecnici, io mi occupo di altro”, ha concluso.
Nardella: “Spettacolo deprimente”
Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Firenze Dario Nardella, che già nell’intervista a Il Reporter pubblicata ieri aveva chiesto a Salvini una risposta chiara, un sì o un no.
“Non mi sorprende – ha dichiarato ieri Nardella – che Toninelli smentisca Salvini, poi Salvini smentisce Ceccardi, Ceccardi smentisce i viceministri, i viceministri smentiscono i parlamentari. Questo è un governo che come attività centrale ha quello di smentire se stesso”. “Siamo alla commedia, per non dire alla tragedia. Noi andiamo avanti per la nostra strada perché è chiaro che quando un ministro dice una cosa ed un altro ministro, il giorno dopo, dice il contrario, con Toninelli che accusa Salvini di non sapere di cosa sta parlando, noi non possiamo rimanere alla finestra ad assistere a questo spettacolo piuttosto deprimente. E quindi andiamo avanti con i nostri strumenti perché la nuova pista dell’aeroporto va fatta, perché abbiamo bisogno di produrre nuovi posti di lavoro, e perché siamo sicuri di quello che abbiamo fatto fino ad ora”.
E sulla conferenza dei servizi, la cui prossima riunione è fissata per il 29 gennaio 2019, Nardella commenta: “Nessuno può in maniera del tutto discrezionale ed arbitraria bloccare la conferenza dei servizi o deviarne il percorso che è disciplinato da una norma entrata in vigore. Firenze si farà sentire nonostante questo imbarazzante spettacolo al quale ci stanno sottoponendo Salvini e Toninelli, protagonisti di questi due giorni”.