Immediate le reazioni degli ambulanti di San Lorenzo alle dichiarazioni del sindaco Renzi, intenzionato a ridurre notevolmente il numero dei banchi per dare nuovo prestigio alla zona del mercato di San Lorenzo.
“NON SIAMO UN ACCESSORIO PITTORESCO”. “L’azienda ambulante – affermano le associazioni di categoria – è una componente essenziale del tessuto commerciale, e come tale deve essere considerata, perché produciamo ricchezza, diamo lavoro, non siamo un accessorio pittoresco”.
RESTYLING? PERCHE’ NO. I commercianti e i loro rappresentanti sindacali hanno ribadito, inoltre, la loro massima apertura alla valutazione di eventuali proposte concrete da parte dell’amministrazione per dare nuovo slancio alla zona del mercato. Non escludono, ad esempio, la possibilità di avviare un “restyling” dei banchi adeguandoli a un modello scelto dal Comune o dalla Sovrintendenza (un po’ come è avvenuto per i dehor). Ma per affrontare un simile investimento ci vogliono delle certezze.
L’ABUSIVISMO. Ridisegnare le strutture di vendita, ma anche riqualificare la merce e la professionalità degli esercenti. Sono questi, sostanzialmente, i 3 punti intorno ai quali ruota il piano di rilancio proposto dalla categoria. Parte integrante e condizione irrinunciabile perché possa essere avviato questo piano, però, è un incremento dei controlli contro ogni forma di abusivismo. Gli operatori ambulanti autorizzati attualmente sono 245, e quasi 300 le presenze abusive che, ad ogni angolo della strada – e spesso anche di fronte ai banchi – vendono oggetti contraffatti e di scarsa qualità, a discapito del prodotto “Made in Florence”. “E’ una situazione non più sostenibile – continuano le associazioni di categoria – Siamo consapevoli che si tratta di un problema serio e di difficile soluzione che non si riduce ai soli aspetti di concorrenza sleale ma ha implicazioni più complesse legate a forme di criminalità diverse”.