Parte dal Teatro dell’Affratellamento la campagna elettorale di Antonella Bundu, la prima candidata di colore alla poltrona di sindaco di Firenze per le prossime elezioni comunali del 26 maggio. È sostenuta dalla sinistra fiorentina: Sinistra italiana, Mdp-Articolo 1, Potere al popolo, Rifondazione Comunista, Firenze città aperta, Possibile e Firenze riparte a sinistra.
Dal palco del teatro di Firenze sud, il 26 marzo Bundu ha presentato ufficialmente la sua candidatura in un dialogo-intervista con Cecilia Strada, ex presidente di Emergency, unito a uno spettacolo che ha messo insieme immagini, musica e interventi di personaggi cittadini che sostengono la candidatura. Due i temi al centro della campagna, diritti civili e ambiente.
“Ho deciso di candidarmi a sindaca di questa città perché penso che ognuno di noi abbia il dovere di partecipare al bene comune, il dovere di dare il proprio contributo a Firenze – ha spiegato durante la serata Bundu – Ognuno deve impegnarsi, anche nel proprio piccolo, per arginare la deriva di destra e autoritaria che stiamo attraversando in tutta Italia”.
Chi è Antonella Bundu, candidata sindaco
Antonella Bundu, nata a Firenze nel 1969 da padre della Sierra Leone e madre fiorentina, si definisce “una donna nera, fiorentina e di sinistra”. Suo fratello è Leonard Bundu, ex campione di pugilato. Impegnata con la no profit per i diritti umani Oxfam, in passato ha sostenuto anche il referendum sull’acqua pubblica.
Ha passato l’infanzia e l’adolescenza tra Firenze e la Sierra Leone e all’età di 20 anni si è trasferita a Liverpool, lavorando come bibliotecaria, poi nel 1989 è tornata a Firenze e ha studiato alla scuola interpreti e traduttori, lavorando in diversi ambiti dai locali notturni, alle case discografiche fino all’editoria. E’ stata anche compagna del leader dei Litfiba Piero Pelù, da cui ha avuto una figlia.