Si presentava come nuova inquilina dello stabile preso di mira spiegando alla vittima di essere rimasta fuori di casa ed in attesa del fabbro. Portafoglio, bancomat e libretto degli assegni della ragazza erano, naturalmente, rimasti a casa ed il fabbro voleva essere pagato in anticipo.
I malcapitati ‘vicini’ sborsavano, così, un prestito che andava dagli 80 ai 150 euro nell’attesa, del tutto vana, che la ragazza ritornasse col fabbro. E invece, si dileguava coi soldi.
Ieri, quando i militari l’hanno individuata ad una fermata del bus in via della Scala, ha provato a scappare ma è stata subito raggiunta e portata nel carcere di Sollicciano.