Formaggio senza denominazione di origine controllata spacciato dalla Camorra per Provolone doc. E’ quello che è successo a Scandicci, dove Giuseppe Mandara detto anche “Il re della mozzarella” e arrestato oggi nel corso dell’operazione denominata ”Bufalo”, ha provato a vendere una partita di falso provolone del Monaco, distribuito ad una nota catena di supermercati e poi ritirato dal mercato.
I FATTI. Si trattava, in realtà, di un formaggio prodotto nella zona di Agerola senza nessuna certificazione garantita, la cui produzione veniva finanziata coi soldi del clan camorristico casertano dei La Torre. Non appena fu chiaro che era in corso un’indagine, Mandara e i suoi collaboratori si fecero mandare indietro i formaggi e mostrarono ai militari del Noe fatture contraffatte. Oltre a Mandara stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento Giovanni Divozzi, responsabile amministrativo della Ilc, Luigia Letizia, addetta al controllo qualità della società e Vincenzo Musella, braccio destro di Mandara al quale era affidato il delicato compito di pagare tangenti ai clan camorristici quando venivano venduti prodotti al di fuori di Mondragone, territorio controllato dal clan La Torre.