giovedì, 25 Aprile 2024
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Asl, in 50mila ”bidonano” le visite: in arrivo una raffica di sanzioni

Enorme la mole di mancate disdette alle visite mediche registrata in due anni dalla Asl di Firenze. In fumo, in questo modo, la riscossione di ticket per quasi un miliardo e mezzo di euro. Adesso, fioccheranno oltre 2mila sanzioni per recuperare una piccola parte di quella cifra.

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Cinquantamila persone i soli due anni. E’ l’esercito dei fiorentini che dal 2010 al 2012 ha dato forfait senza avvertire alle visite mediche e agli esami clinici prenotati all’Azienda sanitaria.

MIGLIAIA DI ‘BIDONI’. Un vero e proprio esercito di mancate disdette (48.600 per l’esattezza) per un totale di 63.691 appuntamenti diversi. In pratica, circa 115 ”bidoni” ogni giorno. Esami, visite o prestazioni che avrebbero fatto attendere di meno ogni giorno in media 87 persone che avevano un appuntamento.

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UN MILIONE IN FUMO. Esami, visite o prestazioni  per le quali era prevista la riscossione di ticket per quasi un milione e mezzo di euro: 1.403.231,73 per la precisione.

IN ARRIVO LE MULTE. Parte di quell’importo ora sarà recuperato perché l’articolo 7 della legge 81 approvata dalla Regione Toscana nel 2012 per razionalizzare la spesa sanitaria prevede che «al fine di consentire una più efficiente gestione delle liste di attesa da parte delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario regionale» l’assistito debba «disdire la prenotazione di prestazioni specialistiche e diagnostico-strumentali, almeno 48 ore prima della data fissata». E, qualora non lo faccia, «anche se esente», deve pagare «una sanzione amministrativa, pari alla quota ordinaria di compartecipazione al costo della prestazione».

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LE SANZIONI. È così che da lunedì 18 novembre l’Azienda sanitaria di Firenze recapiterà a 2.660 assistiti altrettante lettere con cui si chiede di rimediare a quella mancanza che ha costretto un altro cittadino ad attendere più tempo per ottenere la medesima prestazione. Si tratta di un cosiddetto “avviso bonario” nel quale si segnalano al cittadino la prestazione saltata, la data in cui doveva essere erogata e appunto l’importo che è previsto per sanare la propria mancanza. Nella lettera gli si chiede di regolarizzare la propria posizione entro 60 giorni pagando appunto la sanzione amministrativa. Il totale dei crediti derivanti da queste prime 2.660 “infrazioni” ammonterebbe all’incirca a 52 mila euro, per l’esattezza 51.782,40. Sono solleciti di pagamento per prenotazioni fatte da utenti non esenti nei primi 8 mesi del 2011 relative a prime visite con importo pari a euro 18,60.

LA RISCOSSIONE. La Asl 10 ha incaricato la società Nivi Credit Srl di via Odorico da Pordenone di provvedere alla riscossione degli importi. Il pagamento può essere effettuato con un bonifico bancario, mediante bollettino di conto corrente postale o, infine, on-line, collegandosi al sito http://www.nivi.it/pos.aspx. In tutti i casi va indicata la causale riportata nell’avviso bonario.

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LE ”INFRAZIONI”. Osservando nel dettaglio tutte le 48.600 irregolarità, non solo quelle per cui ora parte la lettera, nell’85% dei casi si è trattato di assistiti che non si sono presentati all’appuntamento preso e nel rimanente 15% di assistiti che non hanno revocato entro i tempi previsti. Il 38% delle “infrazioni” sono state commesse saltando una prima visita con uno specialista, il 18% per un esame nel campo della diagnostica per immagini, il 14% nell’ambito della cardiologia, il rimanente 30% per altre prestazioni.

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