Sarà Bersani il candidato premier del centrosinistra. Poco dopo le 21.30, Matteo Renzi sale sul palco del suo comitato, spostato per l’occasione alla Fortezza, per “ufficializzare” la vittoria del segretario del Pd, a scrutinio ancora aperto. “Ho chiamato Pierluigi per complimentarmi con lui – dice sul palco – la sua è una vittoria netta, al di là di tutte le regole”. Nessuna polemica, dunque.
SUL PALCO. Sale sul palco sulle note della canzone “La strada” dei Modena City Ramblers, mentre sullo schermo scorrono le immagini della campagna elettorale, degli incontri e dei dibattiti. Sale sul palco tra gli applausi del suo popolo, qualcuno piange, qualcuno gli stringe la mano, altri sventolano le bandiere col suo nome.
IL VIDEO:
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LE SCUSE. Saluta e ringrazia il suo popolo, a cui chiede anche scusa. “Voglio chiedervi scusa per alcune cose per cui non siamo stati in grado di vincere. Noi volevamo sinceramente tentare di realizzare il sogno di una rivoluzione della democrazia. Non sono riuscito, fuori della Toscana, a scrollarmi di dosso l’immagine di un ragazzetto ambizioso”, analizza.
LEALTA’. Renzi si toglie anche un sassolino: “Usciamo da questa battaglia con la lealtà con cui siamo arrivati a Verona. Se avessimo avuto più capacità di portare più italiani al gazebo oggi avremmo raccontato un’altra storia”. E ora, continua Renzi, “avremo con Pierluigi una lealtà che è la stessa che abbiamo avuto in questa campagna elettorale e che qualcuno dei suoi ha messo ingiustamente in discussione”. Ricorda che “ho perso io, se vincevamo era una vittoria di tutti, ma a perdere sono stato io”. Coro di “noooo” dalla platea.
UN PRIVILEGIO. Si rivolge ancora al suo popolo: “Dovete avere la convinzione che ne valeva la pena”. Poi ai 16enni, esclusi dal voto tra mille polemiche: “Non siete pericolosi per ciò che votate, ma preziosi per ciò che rappresentate”. Parla ancora a tutti quelli che l’hanno accompagnato, seguito e appoggiato in questa campagna elettorale. “E’ stato un privilegio per me accompagnare la vostra speranza, fare questo tratto di strada insieme. Abbiamo provato a cambiare la politica, non ce l’abbiamo fatta, adesso sarà meraviglioso dimostrare che la politica non riuscirà a cambiare noi. Abbiamo dalla nostra parte entusiasmo, tempo e libertà. Ho ricevuto molto più di quello che ho dato. Vi ringrazio e vi abbraccio”, conclude Renzi prima di scendere dal palco e farsi un altro bagno di folla. Parcheggiato fuori dalla sala c’è il camper con cui ha girato l’Italia. Ma il viaggio, questa volta, è davvero finito. Almeno per ora.
LE IMMAGINI:
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