Con la crisi economica gli stage sono utilizzati sempre più in modo ”distorto” dalle aziende. Per regolare questo settore, in Toscana sono in arrivo nuove regole: l’idea è quella di prevedere per tutti i tirocini un rimborso spese. La giunta regionale sta lavorando da alcuni mesi a un legge in materia, la prima in Italia. Oggi c’è stato un nuovo passo, grazie alla firma di un’intesa tra Regione, sindacati e organizzazioni delle categorie economiche.
L’ACCORDO. E’ nata così la “Carta dei tirocini e degli stage di qualità”, operativa dal primo giugno. “Per evitare che i tirocini si traducano in forme mascherate di sfruttamento e di precariato come è successo in questi anni – spiega l’assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – abbiamo deciso che ogni tirocinio o strage deve essere accompagnato da un piano formativo individualizzato, la cui applicazione sarà seguita da un tutor”.
BORSE DI STUDIO. “Abbiamo previsto la possibilità di attribuire borse di studio di 400 euro mensili a titolo di rimborso spese – afferma ancora Simoncini – cui la Regione, a fronte dell’impegno garantito dalle aziende, contribuirà per 200 euro, nel caso in cui il destinatario sia un disoccupato fra i 18 e i 30 anni, mentre per i disabili l’importo sarà a totale carico della Regione”.
LE REGOLE. I promotori dei tirocini potranno essere i centri per l’impiego, gli enti bilaterali, le associazioni datoriali e i sindacati, i privati accreditati e le università. La durata potrà variare dal minimo di uno, fino a sei mesi, per arrivare ad un anno per i più qualificati. Per i disabili il tirocinio potrà essere esteso fino ad un massimo di 24 mesi. Nel protocollo è previsto anche che tirocini e stage non possano servire a sostituire i contratti a termine o il personale in malattia, maternità o ferie e neppure per sopperire ad altre necessità aziendali. Ogni impresa non potrà avvalersi per più di una volta dello stesso tirocinante.
I FONDI. Per il progetto la Regione metterà a disposizione 30 milioni di euro in tre anni (nel triennio 2011 – 2013).