sabato, 14 Dicembre 2024
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Bevuto troppo? Ti porta Guido

Una serata in discoteca e qualche bicchiere di troppo. Meglio farsi accompagnare a casa da GUIDO. Parte domani sera il servizio sperimentale, per ora della durata di 2 mesi, promosso dal Comune di Firenze e dalla Società della Salute, una sorta di “autista di scorta” per i clienti del Viper.

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All’uscita del locale ai clienti verrà chiesto di sottoporsi all’alcol test e se il tasso alcolemico risulta superiore ai limiti di legge per la guida (0,5 grammi/litro) verrà proposto loro di essere accompagnati a casa.

Sarà appunto “GUIDO” (da cui prende nome il progetto), l’autista di scorta, a condurre l’auto del cliente direttamente a casa. Un servizio totalmente gratuito che potrà essere attivato anche per giovani “appiedati”: per loro sarà utilizzato il pulmino che seguirà l’auto condotta da “GUIDO” per recuperare l’autista di scorta.

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“Si tratta di un progetto sperimentale che punta alla prevenzione di fenomeni come l’abuso di alcol e di sostanze e alle conseguenze che questi purtroppo possono avere a livello di incidenti stradali – spiega l’assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Stefania Saccardi -. E i dati forniti dalla Polizia Municipale testimoniano come queste problematiche siano più diffuse che mai”.

I DATI DEL 2009. l’anno scorso (dati al 31 agosto) i verbali elevati guida in stato di ebbrezza (articolo 186 del codice della strada) sono stati 200 cui si sommano i 18 per guida in stato di alterazione da stupefacenti (articolo 187).

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“Con il servizio di accompagnamento e con gli altri interventi previsti dal progetto GUIDO vogliamo potenziare la prevenzione puntando soprattutto sulla sensibilizzazione e l’informazione. Perché la repressione – sottolinea l’assessore Saccardi – da sola non dà risultati”.

ACQUA GRATIS E INFORMAZIONE. Tra questi servizi mirati alla prevenzione rientra l’acqua gratuita; ma anche la presenza di una nuova figura di riferimento e mediazione fra operatori della discoteca e clienti; e ancora la formazione di almeno il 50% del personale al primo soccorso, gestione del conflitto e riduzione dei rischi. L’elenco continua con la predisposizione di una sala chillout dedicata con musica a basso volume e bassa luminosità per favorire la decompressione prima dell’uscita dalla discoteca; e infine uno spazio informativo con materiale sulla tutela della salute.

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