Con tre diverse delibere la Giunta regionale ha autorizzato la preapertura della caccia, il prelievo in deroga dello storno e ha regolamentato la mobilità dei cacciatori all’interno degli ambiti territoriali.
Per il vicepresidente Federico Gelli l’impegno del governo regionale sulla caccia non si esprimerà soltanto attraverso le delibere approvate oggi: «Intendiamo affrontare la questione della caccia con il governo – ha sottolineato Gelli -al quale chiediamo una concreta prova di federalismo. E quindi di lasciare alle Regioni le ingenti risorse che ogni anno i cacciatori versano allo Stato per poter svolgere l’attività venatoria. Chiediamo insomma che queste risorse non finiscano più nel calderone del fondo nazionale, ma possano essere direttamente utilizzate per la valorizzazione e la tutela dei territori faunistici, chiamando a collaborare anche il mondo ambientalista».
Il preavviso della stagione, che si aprirà ufficialmente domenica 21 sette mbre per protrarsi fino al 31 gennaio, sarà quindi possibile a partire dalle 6.30 e fino alle 19 di lunedì 1 settembre e, nella stessa fascia oraria, anche domenica 7 settembre. Tortore, colombacci, merli (ad esclusione che nella provincia di Grosseto), gazze, ghiandaie e cornacchie grigie, sono le specie che sarà possibile cacciare da appostamento. Negli stessi giorni nelle provincie di Arezzo, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena sarà permesso cacciare da appostamento fisso nei laghi e nelle altre superfici allagate artificialmente, sia l’alzavola, che il germano reale e la marzaiola, mentre in provincia di Livorno questo tipo di caccia sarà possibile soltanto il 1 settembre.
La Regione ha, in sostanza, accolto le indicazioni e le richieste pervenute dalle varie Amministrazioni provinciali. Per prevenire gravi danni alle coltivazioni agricole, ha anche autorizzato, solo per i cacciatori residenti in Toscana, il prelievo in deroga delo storno, fino ad massimo di 20 capi al giorno e di 100 nell’intero periodo. Per lo storno la deroga sarà possibile, oltre che il 1 e il 7 settembre, su tutto il territorio regionale (ad eccezione dei boschi e delle zone vietate) anche da domenica 21 settembre a domenica 19 ottobre.
Da lunedì 20 ottobre a domenica 14 dicembre, il prelievo in deroga sarà possibile solo nei vigneti e nei frutteti dove non sarà terminata la raccolta dei frutti e negli uliveti, nonché in un raggio di 100 metri da questi.
Sono state varate anche le regole per assicurare la mobilità venatoria all’interno dei 19 ambiti territoriali di caccia di cui si compone il territorio regionale. I cacciatori residenti fuori Toscana potranno accedere al sistema di prenotazione venatoria dopo aver versato 25 euro come contributo per le spese di gestione del servizio, mentre i dettagli per la gestione operativa della mobilità saranno resi noti nei prossimi giorni.
Da quest’anno oltre alla possibilità di prenotare telefonicamente le giornate di caccia in mobilità, sarà possibile farlo anche tramite sms e attraverso il sito web della Regione.
Con circa 110.000 cacciatori la Toscana è la regione italiana a più alta densità di doppiette. Tra il mese di settembre e la fine di gennaio di ogni anno si sviluppa la loro attività nei 19 ambiti territoriali di caccia in cui è distribuito il territorio, mentre vi è invece divieto assoluto di esercizio dell’attività venatoria nel 25% del territorio regionale.
Sempre nella giornata odierna è stato siglato il patto di scambio riguardante gli ambiti territoriali di caccia (ATC) tra Regione Toscana, Regione Lazio e Regione Umbria. In pratica si ampliano le possibilità di movimento per i cacciatori residenti nelle tre regioni.