martedì, 16 Aprile 2024
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Calcio storico, lettera aperta del sindaco Nardella

La lettera del sindaco alla città in seguito alla decisione di interrompere il torneo prima della finale

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Lettera aperta del sindaco Nardella sul calcio storico, dopo la decisione di annullare il torneo 2014 prima della finale. Il primo cittadino ha scritto alla presidente del consiglio comunale Caterina Biti.
 
 

LA LETTERA INTEGRALE

 
Cara Presidente Biti,
 
come sa nella scorsa settimana ho preso la difficile decisione di annullare la finale del Calcio Storico Fiorentino di fronte ai gravissimi episodi di ripetuta violazione delle regole che hanno portato alla sospensione della seconda gara e ad una serie di ricorsi che avevano di fatto compromesso il risultato del campo della prima. La tensione montante che ha colpito sia la vigilia che lo svolgimento del torneo, come da molti rilevato, non ne ha consentito un suo epilogo in un clima agonistico di lealtà e correttezza come dovrebbe sempre accadere. La stessa commissione disciplinare, nel comminare sanzioni esemplari ai calcianti dei colori coinvolti nei comportamenti irregolari e rilevare lacune nel regolamento, ha stigmatizzato la degenerazione di un gioco che da confronto maschio si è trasformato in “vile gazzarra”. Tutto ciò conferma in me la convinzione, come ho detto fin dall'inizio, di lavorare da subito ad un nuovo capitolo del Calcio in costume che parta dalla riconquista dello spirito autentico di questa grande tradizione guidata da autorevoli personalità e da un generale ripensamento delle regole. Mi riferisco, ad esempio, al recupero di un bel gioco, aspro, ma sempre fondato sul rigoroso rispetto delle regole; alla partecipazione di calcianti effettivamente legati all'identità fiorentina e ai valori culturali, territoriali e comunitari che essa esprime; al coinvolgimento dell'intera città nei mesi precedenti la competizione attraverso manifestazioni culturali nei quartieri che prendano il posto delle solite insostenibili polemiche che rendono incerta fino alla fine l'iscrizione delle squadre. Anche il Calcio Storico come altre simboliche competizioni agonistiche deve essere esemplare e godibile da famiglie, giovani, e comunicare le qualità morali e sportive dei fiorentini agli appassionati e turisti che apprezzano con la loro presenza tra gli spalti lo spettacolo.
Per questi motivi Le propongo di aprire in tempi rapidi un confronto nel Consiglio Comunale, unico organo preposto alla scrittura delle nuove regole, con la finalità di rilanciare una manifestazione alla quale tutti noi siamo profondamente legati. Per favorire questo lavoro ho incaricato alcune personalità – Eugenio Giani, Luciano Artusi, Federico Bagattini, Michele Pierguidi – di redigere entro un mese una proposta di modifica puntuale del regolamento e di iniziativa culturale da offrire all'attenzione della Presidenza e del Consiglio. Tali personalità potranno contare sulle migliori energie presenti tra i vertici dei quattro Colori, che già in questi anni si sono adoperate per rilanciare i valori portanti del Calcio in costume, tra cui lo stesso Presidente dei Bianchi Marco Baldesi che ha avuto la cortesia di scrivermi. Sono infatti del tutto consapevole che non basta annullare la manifestazione e sanzionare i responsabili per risolvere problemi annosi, ma sia indispensabile realizzare un progetto nuovo come da molti auspicato. Un progetto che porti tutti i fiorentini a sentirsi davvero orgogliosi del Calcio Storico, che riporti questa manifestazione ad essere uno dei volti più belli e veri della tradizione storica popolare fiorentina, che ci faccia vivere ogni anno la sfida di San Giovanni con gioia e senso di appartenenza e non con l'ansia e il terrore dell'incertezza dell'evento e del rischio che questo finisca nell'ennesima gazzarra.
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