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Cene galeotte, ultimo appuntamento

Per l'ultima cena di venerdì 23 aprile sarà Leonardo Romanelli, insegnante e volto noto della trasmissione televisiva “Chef per un giorno” in onda su La7, ad entrare nella cucina del carcere di Volterra e ad aiutare i detenuti nella preparazione di una cena speciale.

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Sarà Leonardo Romanelli, noto giornalista enogastronomico, ad aiutare i detenuti del carcere di Volterra nella realizzazione dell’ultimo appuntamento che conclude il ciclo delle Cene Galeotte 2009/10.

All’interno della casa di reclusione di Volterra una volta al mese le Cene Galeotte hanno trasformato la cappella sconsacrata del carcere in un luogo suggestivo dove i carcerati hanno preparato e servito al pubblico un menù d’autore realizzato con la collaborazione di un grande chef. Per l’ultima cena di venerdì 23 aprile sarà Leonardo Romanelli, insegnante all’istituto alberghiero “Buontalenti” di Firenze e volto noto della fortunata trasmissione televisiva “Chef per un giorno” in onda su La7, ad entrare nella cucina del carcere e aiutare i detenuti nella preparazione di una cena speciale.

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Questo il menu della cena galeotta del 23 aprile, che vedrà in abbinamento i vini dell’azienda toscana “Podere La Regola” (www.laregola.com):

STUZZICHINI DA APERITIVO
Crostini con baccalà mantecato
Crostoni di pane integrale con pecorino e baccelli
Insalata di cozze su pane toscano
Crostini con gamberi e carciofi  

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ANTIPASTI
Sformatino di ricotta e parmigiano con zucchine trifolate e mandorle sfilettate
Farro tiepido con pesto alla genovese e fagiolini

PRIMI
Polenta con fonduta di fontina e salsiccia
Maccheroni gratinati con mozzarella, pomodoro e melanzane

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SECONDO
Bocconcini di manzo con funghi e pancetta
Purè di patate

DOLCE
Panna cotta con fragole saltate

Un appuntamento unico che da settembre 2009 ad aprile 2010 ha permesso ad oltre ottocento persone di vivere un’esperienza intensa come quella di entrare in un carcere e avvicinarsi ai detenuti, per l’occasione chef e camerieri di un “ristorante” veramente speciale. Un momento importante soprattutto per gli stessi carcerati, che, grazie anche all’esperienza formativa in cucina con gli chef, e in sala con la Fisar di Volterra, sono riusciti in ben otto casi a trovare un impiego in veri ristoranti secondo l’art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.

Promossa come sempre da Unicoop Firenze, che come ogni anno ha fornito le materie prime e assunto i detenuti retribuendoli regolarmente, l’evento è stato realizzato in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, Fisar, la direzione della Casa di reclusione di Volterra e l’organizzazione dello Studio Umami (www.studioumami.com).

Come ogni anno il ricavato è stato integralmente devoluto alla campagna internazionale “Il Cuore si scioglie” (www.ilcuoresiscioglie.it), che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze, insieme al mondo del volontariato laico e cattolico. Come accaduto per gli oltre 25.000 euro della passata stagione, il denaro raccolto sarà impiegato in progetti di solidarietà per realizzare scuole e centri di accoglienza, per garantire cure mediche, per creare opportunità di lavoro e per promuovere l’adozione e l’affidamento a distanza dei bambini in otto paesi del Sud del mondo: Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù.

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